Tutti gli articoli relativi a: economia

"Taranto specchio d'Italia", di Gad Lerner

Smettessimo di guardarla da lontano come una città polveriera – nel senso del veleno e dell’esplosivo – Taranto ci apparirebbe per quel che è: lo specchio, neanche troppo deformato, del degrado in cui sta precipitando l’Italia tutta. Puntuale degenera anche lo scontro istituzionale fra magistratura e governo tecnico, con la Procura che detta tempi ultimativi per lo spegnimento degli altiforni e il ministro Clini che accelera il varo di un’autorizzazione somigliante a una deroga mascherata. È proprio quel che speravano i padroni del Nord arricchitisi oltre misura, la famiglia Riva, che non appena la giustizia li ha perseguiti e ha sequestrato loro gli impianti, si sono messi a cavalcare la rivolta operaia. Mai vista prima dell’Ilva una borghesia industriale cimentarsi così sfacciatamente nel paternalismo protestatario. Rifornendo le maestranze impegnate nei blocchi stradali con i viveri dalla mensa aziendale. Chiamando allo sciopero i lavoratori senza tessera sindacale attraverso i capireparto. Facendo pervenire all’esterno i comunicati dei dipendenti asserragliati a 60 metri d’altezza sul nastro di carico dell’Altoforno 5, indovinate da chi? Direttamente dall’ingegnere responsabile della struttura, …

Camusso: "la politica si occupi del paese il lavoro è la priorità assoluta", di Rinaldo Gianola

Niente politica industriale, disattenzione alle emergenze del lavoro, zero investimenti, crescita pericolosa delle diseguaglianze. Questo autunno propone un’Italia in piena emergenza economica e sociale, una situazione che viene fronteggiata dal governo con politiche inadeguate, insufficienti. Per questo Susanna Camusso chiama la Cgil a una nuova stagione di mobilitazione e di impegno. A partire dalla giornata del 20 ottobre, in piazza San Giovanni a Roma, la piazza delle grandi sfide sindacali. Spiega: «Chiediamo al governo scelte chiare di politica industriale, difesa degli insediamenti produttivi, detassazione delle tredicesime, sostegno ai lavoratori esodati, ai dipendenti delle aziende in difficoltà. C%%è bisogno di una svolta profonda di politica economica perchè il Paese non ce la fa». Segretario Camusso, qual è la situazione del lavoro e dell’industria? «Assistiamo con enorme preoccupazione alla scomparsa di pezzi importanti del tessuto industriale. Siderurgia, auto, alluminio, distribuzione sono settori a rischio. Siamo un Paese che non investe. Per richiamare l’attenzione i lavoratori devono mettere in pericolo la propria vita salendo sui tetti, sulle torri, sui campanili. Il governo e il Paese forse non comprendono …

Camusso: "la politica si occupi del paese il lavoro è la priorità assoluta", di Rinaldo Gianola

Niente politica industriale, disattenzione alle emergenze del lavoro, zero investimenti, crescita pericolosa delle diseguaglianze. Questo autunno propone un’Italia in piena emergenza economica e sociale, una situazione che viene fronteggiata dal governo con politiche inadeguate, insufficienti. Per questo Susanna Camusso chiama la Cgil a una nuova stagione di mobilitazione e di impegno. A partire dalla giornata del 20 ottobre, in piazza San Giovanni a Roma, la piazza delle grandi sfide sindacali. Spiega: «Chiediamo al governo scelte chiare di politica industriale, difesa degli insediamenti produttivi, detassazione delle tredicesime, sostegno ai lavoratori esodati, ai dipendenti delle aziende in difficoltà. C%%è bisogno di una svolta profonda di politica economica perchè il Paese non ce la fa». Segretario Camusso, qual è la situazione del lavoro e dell’industria? «Assistiamo con enorme preoccupazione alla scomparsa di pezzi importanti del tessuto industriale. Siderurgia, auto, alluminio, distribuzione sono settori a rischio. Siamo un Paese che non investe. Per richiamare l’attenzione i lavoratori devono mettere in pericolo la propria vita salendo sui tetti, sulle torri, sui campanili. Il governo e il Paese forse non comprendono …

"Tobin tax, il governo frena. E il Pd prepara la mozione", di Bianca Di Giovanni

È un fiume in piena quello dei fautori della Tobin tax. Ieri le adesioni all’appello dell’Unità sono arrivate a oltre ottomila, con la presa di posizione tra gli altri del gruppo Idv della Camera, di Angelo Bonelli dei Verdi, di Legambiente, del sindaco Luigi De Magistris. Peccato che sia il governo italiano a chiamarsi fuori, mettendo in serio rischio la possibilità che la tassa anti-speculatori entri in vigore in Europa entro quest’anno. Rispondendo a un’interpellanza dei deputati Pd Andrea Sarubbi e Federica Mogherini, il sottosegretario all’Economia Vieri Ceriani ha lanciato segnali a dir poco deludenti. Tanto che il Pd annuncia per la prossima settimana una mozione da votare in Aula in vista del prossimo vertice europeo. «Il ministro dell’Economia Grilli la prossima setti-a in occasione dell’Ecofin tenga conto che il Parlamento si è già espresso a favore di questa misura con una mozione dello scorso gennaio», spiega Francesco Boccia (Pd). Ma il sottosegretario Ceriani definisce «prematura» ogni previsione in merito all’adozione entro dicembre 2012, «perché la richiesta di cooperazione rafforzata deve essere presentata da almeno …

"Tobin tax, il governo frena. E il Pd prepara la mozione", di Bianca Di Giovanni

È un fiume in piena quello dei fautori della Tobin tax. Ieri le adesioni all’appello dell’Unità sono arrivate a oltre ottomila, con la presa di posizione tra gli altri del gruppo Idv della Camera, di Angelo Bonelli dei Verdi, di Legambiente, del sindaco Luigi De Magistris. Peccato che sia il governo italiano a chiamarsi fuori, mettendo in serio rischio la possibilità che la tassa anti-speculatori entri in vigore in Europa entro quest’anno. Rispondendo a un’interpellanza dei deputati Pd Andrea Sarubbi e Federica Mogherini, il sottosegretario all’Economia Vieri Ceriani ha lanciato segnali a dir poco deludenti. Tanto che il Pd annuncia per la prossima settimana una mozione da votare in Aula in vista del prossimo vertice europeo. «Il ministro dell’Economia Grilli la prossima setti-a in occasione dell’Ecofin tenga conto che il Parlamento si è già espresso a favore di questa misura con una mozione dello scorso gennaio», spiega Francesco Boccia (Pd). Ma il sottosegretario Ceriani definisce «prematura» ogni previsione in merito all’adozione entro dicembre 2012, «perché la richiesta di cooperazione rafforzata deve essere presentata da almeno …

"Lettera a Monti sulla nuova tassa, già oltre 6mila le firme raccolte", da unita.it

Il 18 e il 19 ottobre i capi di Stato e di governo della Ue discuteranno, nel Consiglio europeo convocato a Bruxelles, l’istituzione della tassa sulle transazioni finanziarie (Ttf): un’imposta dello 0,1% da applicare sugli acquisti e le vendite degli strumenti finanziari di carattere speculativo e dello 0,01% da applicare sui cosiddetti derivati, «colpevoli» come si sa di gravissime distorsioni sui mercati. Si tratta di quella che è stata chiamata la «Tobin tax europea», sulla quale si discute da anni senza che si sia potuti arrivare a una conclusione a causa delle opposizioni di alcuni Paesi dell’Unione, capitanati dal Regno Unito. Eppure, più di un anno fa il Parlamento europeo, con una iniziativa partita dal gruppo dei Socialisti e Democratici, ha votato l’istituzione dell’imposta e diversi parlamenti nazionali, tra cui quello italiano, hanno discusso in varie forme la proposta: ma il mancato consenso nelle istituzioni comunitarie ha fin qui impedito di raggiungere il risultato. Il valore economico dell’iniziativa è evidente. L’imposta, secondo i calcoli del Parlamento europeo, frutterebbe circa 60 miliardi di euro l’anno: una …

"Lettera a Monti sulla nuova tassa, già oltre 6mila le firme raccolte", da unita.it

Il 18 e il 19 ottobre i capi di Stato e di governo della Ue discuteranno, nel Consiglio europeo convocato a Bruxelles, l’istituzione della tassa sulle transazioni finanziarie (Ttf): un’imposta dello 0,1% da applicare sugli acquisti e le vendite degli strumenti finanziari di carattere speculativo e dello 0,01% da applicare sui cosiddetti derivati, «colpevoli» come si sa di gravissime distorsioni sui mercati. Si tratta di quella che è stata chiamata la «Tobin tax europea», sulla quale si discute da anni senza che si sia potuti arrivare a una conclusione a causa delle opposizioni di alcuni Paesi dell’Unione, capitanati dal Regno Unito. Eppure, più di un anno fa il Parlamento europeo, con una iniziativa partita dal gruppo dei Socialisti e Democratici, ha votato l’istituzione dell’imposta e diversi parlamenti nazionali, tra cui quello italiano, hanno discusso in varie forme la proposta: ma il mancato consenso nelle istituzioni comunitarie ha fin qui impedito di raggiungere il risultato. Il valore economico dell’iniziativa è evidente. L’imposta, secondo i calcoli del Parlamento europeo, frutterebbe circa 60 miliardi di euro l’anno: una …