Tutti gli articoli relativi a: economia

"Sono oltre 8 milioni gli italiani che vivono al di sotto della soglia di povertà. Quanto peserà sulle elezioni il disagio sociale" di Carlo Buttaroni

La cattiva notizia è che la crisi è ancora in corso e farà sentire ancora a lungo i suoi effetti. Quella buona è che sembra affermarsi la consapevolezza che politiche economiche eccessivamente restrittive rischiano di aggravarla. È questo il parere di molti economisti, tra i quali il premio Nobel Paul Krugman. Ultimo, in ordine di tempo, il capo economista del Fondo Monetario Internazionale, Olivier Blanchard, il quale ha recentemente dichiarato che le politiche del rigore richieste agli Stati con i conti pubblici non a posto, hanno prodotto la più grave crisi recessiva che si ricordi. Per l’Italia l’anno si preannuncia dalle prospettive tutt’altro che rosee. Le stime, già negative, sono state corrette al ribasso e non è escluso che si presenti la necessità di una nuova manovra di aggiustamento dei conti pubblici già nel primo semestre, se il quadro economico dovesse mostrare i segni di un ulteriore deterioramento. Il prezzo della crisi è salato: disoccupazione, riduzione del valore dei redditi da lavoro e delle pensioni, diminuzione del potere d’acquisto, aumento della povertà. E più passa …

"Incubo miseria, 12 milioni di italiani vivono ai margini", di Raffaello Masci

«I poveri li avrete sempre con voi» dice il Vangelo di san Marco (14,7) e l’Istat dà sostanza numerica a questa verità consacrata, rilevando (l’ultima volta nel luglio scorso) che in questo paese c’è uno zoccolo duro di famiglie che proprio non ce la fa. Sono l’11,1% e il dato – salvo lievi oscillazioni – è costante negli ultimi anni. In termini assoluti significa che ci sono oltre 8 milioni di italiani (8 milioni 173 mila) che arrancano in una condizione di «povertà relativa», cioè campano in due con mille euro al mese. Poi ci sono quelli che stanno ancora peggio e vivono nella condizione che l’Istat definisce di «povertà assoluta» per i quali il reddito mensile è di 785 euro al mese, e sono il 5,2% delle famiglie, cioè 3 milioni e 400 mila italiani. Anche qui l’oscillazione numerica e percentuale è minima negli ultimi anni: chi non ce la fa, non ce la fa: in tutto quasi 12 milioni di persone. E basta. Ma la crisi non ha certo aiutato. Il dato medio …

“Un altro anno di recessione la ripresa sarà lenta e difficile e disoccupati al 12% nel 2014”, di Elena Polidori

Nessuna illusione: anche il 2013 sarà un anno «difficile », con l’economia che ristagna e la disoccupazione che avanza. Lo preannuncia il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, parlando all’università di Firenze tra le contestazioni degli studenti. Lo confermano con dati e previsioni i suoi esperti nel tradizionale «Bollettino economico». Perciò, poiché il contesto globale è quello, le stime vengono riviste al ribasso. Ora indicano un Pil 2012 a quota meno 2,1% e per il 2013 è previsto ancora un rosso, a meno 1% , ben più giù di quel che sperava la Banca d’Italia oltre un anno fa (+1,3%). Nel secondo semestre si comincerà a vedere qualche segno di miglioramento, ma non sufficiente a invertire la rotta. La ripresa sarà «lenta e difficile », secondo l’analisi di Visco. E infatti il segno più davanti al Prodotto interno lordo arriverà solo nel 2014 quando è previsto un rimbalzo positivo dello 0,7%. In quell’anno, però, la disoccupazione avrà raggiunto il 12%, falcidiando soprattutto i giovani. Perciò, c’è poco da stare allegri: la recessione continuerà a mordere. …

"Così è cambiata la spesa degli italiani", di Ettore Livini

Il decreto Salva-Italia? Una passeggiata da Abc dell’economia. Il salvataggio della Grecia? Un lavoretto alla portata di uno studente di ragioneria. Il vero capolavoro finanziario del 2012, roba da Nobel dell’economia, è un altro: la silenziosa finanziaria – valore 50 miliardi – con cui le famiglie tricolori hanno tappato i buchi nei conti di casa, ridisegnando la loro vita in versione “low-cost”. Le forbici di questo gigantesco fiscal-compact fai-da-te non hanno risparmiato nessuna voce dei bilanci domestici: abbiamo limato le spese per la tavola, mandato in spending review carie e otturazioni, siamo andati a caccia di mini-polizze sul web, di sigarette in saldo e di distributori di benzina no-logo per tagliare i costi del pieno. Risultato: un’austerity autogestita che sta rivoluzionando un euro alla volta i nostri consumi. Ingredienti: venti miliardi di risparmi sulle spese ineludibili (cibo e salute in primis) e di 30 di tagli su quelle rinviabili (tipo l’acquisto di casa o auto). La necessità aguzza l’ingegno. E davanti a un bilancio familiare gravato nel 2012 da 288 euro di tasse in più …

"Patrimoniale: quella tassa che divide la politica italiana", di Massimo Riva

«Il miracolo che l’imposta patrimoniale è chiamata a compiere in Italia è davvero grande: niente meno che mutare a fondo la psicologia del contribuente». Queste parole scritte dal campione liberale Luigi Einaudi nel 1946 restano tuttora una prima e indispensabile chiave di lettura per cercare di spiegarsi il furore politico e la strumentalità demagogica che agitano oggi la campagna elettorale attorno al tema di un prelievo sulla ricchezza accumulata. Da economista acuto lo studioso, che sarebbe diventato governatore di Bankitalia e poi capo dello Stato, soggiungeva che con questa riforma fiscale si doveva porre fine della lunga era di incrementi continui delle imposte ordinarie sul reddito. C’era, insomma, nel disegno einaudiano una duplice razionalità. La più evidente di stampo economico: prelevando più dai patrimoni che dai redditi, lo Stato avrebbe creato le condizioni migliori per un aumento della domanda ovvero di quei consumi che restano la fonte principale di stimolo alla crescita di investimenti e occupazione. Non meno importante, però, era anche la matrice etica della sua proposta che sottintendeva la necessità di riaggiustare nel …

"L'economia lumaca", di Giorgio Ruffolo e Stefano Sylos Labini

C’è un’attesa spasmodica per la crescita dell’economia ma ancora non è chiaro in quali modi essere suscitata. La politica non riesce a dare l’impulso capace di determinare l’inversione del ciclo per far ripartire una nuova fase di sviluppo. Occorre mettere in moto un meccanismo virtuoso in grado di autoalimentarsi. Per questo sono essenziali aspettative ottimistiche che possano rompere il clima di sfiducia che paralizza l’economia. Ma, per affermarsi, tali aspettative hanno bisogno di azioni concrete ed efficaci. Finora le maggiori banche centrali hanno praticato una politica di espansione monetaria. Ma la maggiore offerta di moneta non è stata accompagnata da un aumento equivalente della velocità di circolazione. Dalla fine del 2008 la velocità di circolazione, cioè la frequenza media con cui un’unità di moneta è spesa in beni e servizi, è letteralmente crollata su valori più bassi di quelli che si ebbero dopo la Grande Crisi del 1929. Di conseguenza, la maggiore quantità di moneta immessa nell’economia non ha prodotto finora un significativo recupero dei consumi delle famiglie e degli investimenti delle imprese. La moneta …

"Il fisco nell'urna", di Massimo Giannini

Plasmati da quasi vent’anni di berlusconismo, tra demagogia fiscale e idolatria dell’anti-Stato, gli italiani si sono abituati a votare con il portafoglio in mano. È fatale che anche questa campagna elettorale sia dunque dominata dalla battaglia sulle tasse. Siamo il Paese dove il «total tax rate» raggiunge il 68,8% (contro il 65,8 della Francia e il 48,2 della Germania), la pressione fiscale raggiunge il 45,3% (contro il 31,4% del 1980) e dove su 41,5 milioni di contribuenti solo lo 0,9% dichiara più di 100 mila euro l’anno. Viviamo il tempo di ferro della crisi globale e del «rigore necessario». L’economia non produce più ricchezza. C’è molta spesa da tagliare, e poco reddito da redistribuire. La pecora di Olof Palme è ormai tosata fino all’osso per molti, mentre resta intonsa per il famoso 1 per cento evocato dalle proteste di «Occupy Wall Strett». È naturale che gli schieramenti in lotta si combattano sul campo minato del fisco, dell’equità e della progressività del prelievo, delle ricette contro l’evasione. Gli italiani sono provati, e chiedono chiarezza ai partiti: …