"Crollano ancora consumi e fatturato. La recessione italiana è senza fine", di Valentina Conte
Il 2013 è diventato dall´anno della ripresa a quello delle stime da rivedere in fretta. E tutte al ribasso. A gennaio secondo le rilevazioni Istat le vendite al dettaglio sono calate del 3 per cento. Palazzo Chigi la chiama «notevole debolezza». Le agenzie di rating la usano per minacciare declassamenti. Il Paese la subisce come una guerra. Ma il punto è che la recessione non molla. Anzi rialza la testa anche in questo 2013, l´anno della luce in fondo al tunnel, diventato l´anno delle stime da rivedere in fretta. E tutte al ribasso. Il governo Monti l´ha scritto in una relazione che ha inviato qualche giorno fa al Parlamento, in previsione del nuovo Def, il Documento di economia e finanza da presentare entro il 10 aprile. «L´attuale fase è ancora contrassegnata da una notevole debolezza». Tradotto, il Pil scenderà ancora: -1,3% (dopo il -2,4% del 2012) anziché -0,2% che l´esecutivo prevedeva appena sei mesi fa. Sintomo di un quadro deteriorato, lo stesso sul tavolo di Moody´s, che potrebbe costare all´Italia l´ingresso nei Paesi spazzatura, quelli …