"Aziende, in 52 mila non ce la fanno un terzo chiude per mancati rimborsi", di Valentina Conte
“Serve un segnale forte. C’è un senso di disperazione che sta affliggendo tanti imprenditori”. La mancanza di speranza arriva sul tavolo di una politica in stallo. E lo fa con un appello forte di Giorgio Squinzi. Ieri il presidente di Confindustria ha ricordato a tutti – saggi, partiti, Parlamento – che le imprese hanno il fiato corto, gli imprenditori sono allo stremo, il Paese allo sbando. “Il senso di disperazione” degli imprenditori in crisi di liquidità per i ritardi nei pagamenti della Pubblica amministrazione chiede che “le ragioni delle imprese vengano riconosciute”, ha ripetuto Squinzi. Basta “false promesse”, ha rincarato il presidente di turno di Rete Imprese Italia, Carlo Sangalli, deluso dallo slittamento del decreto. La crisi peggiora, ordinativi e fatturato a gennaio sono crollati del 3,4% rispetto al 2012, il credito erogato alle imprese si è assottigliato ancora del 2,5%, Pil e consumi non rialzeranno la testa neanche quest’anno. Così le imprese muoiono. IMPRESE fallite per crediti. Imprenditori suicidi. Altri disperati a caccia di prestiti per pagare il fisco. La crisi sta uccidendo le …