Tutti gli articoli relativi a: economia

“Oltre i luoghi comuni Il video sulla vera Italia”, di Beppe Severgnini – Corriere della Sera 24.01.15

Ieri è accaduta una cosa strana. Al secondo posto tra i video più visti di Corriere.it , subito dopo una scenata isterica su un traghetto canadese, un filmato del governo italiano, mostrato al World Economic Forum di Davos per smontare i luoghi comuni sul Paese, e spiegare in cosa siamo bravi. Un ottimo video promozionale? Del governo italiano? In inglese?! Ci dev’essere un errore. L’ho subito guardato: mi è piaciuto. L’ho twittato («Per raccontare l’Italia un ministero produce video impeccabile: sogno o son desto?»). In mezz’ora cento persone l’hanno messo tra i preferiti e molte altre l’hanno commentato per tutta la giornata. Di cosa si tratta? Di un’operazione intelligente, che parte da una riflessione: inutile negare gli stereotipi sull’Italia, meglio rovesciarli (con sottofondo pianistico). Pizzaioli? «L’Italia è un leader mondiale nella creazione di grandi infrastrutture — 1.000 costruzioni in 90 Paesi». Latin lover? «L’Italia ha il 5° surplus commerciale di prodotti manifatturieri». Amanti della dolce vita? «L’Italia è il leader indiscusso nella produzione di super-yacht, con il 40% degli ordini mondiali». E così via. Per …

“La Ue investe sulle imprese creative”, di Maria Adele Cerizza – Il Sole 24 Ore 16.01.15

  Dalle traduzioni letterarie al settore dei media, sono tutti declinati alla cultura i bandi di Europa Creativa lanciati dalla Ue e in scadenza il mese prossimo. Come l’invito a presentare proposte per i “Progetti di traduzione letteraria”, che chiuderà i battenti il 4 febbraio. O le iniziative per l’arte e per i media. Ma andiamo per ordine. Traduzione letteraria. Le priorità di questo invito sono promuovere la diffusione della letteratura europea, per garantire la massima accessibilità possibile; sostenere la promozione della letteratura europea, tra cui l’uso corretto delle tecnologie digitali sia nella distribuzione che nella promozione delle opere e incoraggiare la traduzione e la promozione della letteratura europea di qualità a lungo termine. Una priorità supplementare sarà di pubblicizzare i traduttori: per cui gli editori saranno invitati a includere una biografia del traduttore per ogni opera. I candidati eleggibili per questo invito sono gli editori o le case editrici presenti in uno dei Paesi dell’Ue. che sono attivi nel settore dell’editoria e che hanno una personalità giuridica da almeno due anni dalla data di …

“La favola milionaria di Gianluigi “Dal Salento agli Usa l’eolico per tutti”, di Riccardo Luna – La Repubblica 7.1.15

La Befana, nella calza di un ragazzo salentino, ha infilato cinque milioni e mezzo di euro; e quando è ripartita, per l’America o chissà dove, invece della scopa, era a cavallo di una mini turbina eolica fatta in Puglia. Questa storia è una fiaba da raccontarci la sera per credere ancora che non è tutto perduto. Non è tutto perduto se esistono ragazzi come Gianluigi Parrotto che, senza chiedere un euro a nessuno, si è inventato un prodotto innovativo, ci ha costruito attorno una azienda e ha avuto così successo che in un anno appena ha venduto tutto ad un misterioso gruppo americano non con l’obiettivo di diventare ricco, ma per continuare a produrre turbine – e non solo – nella sua terra: «Voglio far nascere altre startup nel Salento» dice con la sua parlantina sicura, e per un attimo dimentichi che lui stesso è nato soltanto nel 1994: ha vent’anni. Ma chi è davvero? E come ha fatto? «Sono nato a Poggiardo, in ospedale, ma i miei stavano a Casarano, in provincia di Lecce. Dopo …

“Un futuro per vecchi”, di Federico Fubini – La Repubblica 6.1.15

Dopo le due guerre e il trauma della disfatta militare del 1940, la Francia della quinta Repubblica prese una decisione per sempre: finanziare con generosità le famiglie per ogni nuovo nato, in modo da non avere mai più una popolazione e dunque un esercito meno numerosi della Germania. La scommessa è riuscita, osserva Thomas Piketty nel suo libro «Il capitale nel XXI secolo». Secondo lo scenario di base delle Nazioni Unite, alle tendenze attuali la popolazione francese dovrebbe superare quella tedesca prima del 2050. La prima a 77 milioni di abitanti, in crescita di circa dieci, la seconda a 71 milioni e in decrescita di altri dieci. Jens Weidmann, il quarantaseienne presidente della Bundesbank, a quel punto sarà un venerabile pensionato: uno dei 67 che la Repubblica federale dovrà mantenere per ogni cento persone in età da lavoro (l’Italia avrà uno squilibrio simile). Per adesso però Weidmann è ancora uno dei più giovani banchieri centrali d’Europa e nella sua recente intervista a Repubblica ha parlato anche di questo, benché pochi in Italia sembrino essersene accorti: …

“Expo, l’assalto ai cantieri della mafia imprenditrice “Scoperte infiltrazioni in una azienda su otto”, di Piero Colaprico – La Repubblica 5.1.15

Telo confidano a mezza voce i penalisti: «Ci sono aziende che ormai non possono più lavorare perché uno dei soci è pregiudicato, e ci chiamano per un consiglio, ma che possiamo fare?». Lo sussurrano informalmente i poliziotti: «I mafiosi qui hanno finito di scherzare e sentirsi impuniti, li possiamo toccare sui soldi, come insegnava Giovanni Falcone». Chi ufficialmente potrebbe parlare, tace in pubblico. Ma il dato di fatto è certo. È cominciata nei territori del Nord una guerra dura e silenziosa alla mafia imprenditrice, alla “zona grigia”. E l’Expo di Milano è la trincea più avanzata. Repubblica ha potuto osservare alcuni documenti riservati. Ne ha tratto cinque episodi, sufficienti a raccontare un “sistema”. Un’impresa di costruzioni era entrata nella White List delle aziende affidabili per i cantieri Expo e poteva stare tranquilla. Invece è finita “out”: mandava sul cantiere della Tangenziale est esterna auto, camion e ruspe con le targhe clonate. Cioè affidava ad altri imprenditori, molto meno “puliti”, gli importanti lavori che aveva ottenuto. E per evitare i controlli, aveva ideato la “furbata”: mettere le …

"Nella cultura l’Italia fa il pieno di risorse", di Maria Adele Cerizza – Il Sole 24 Ore 29.12.14

Per la sezione “cultura” del programma di fondi europei per le imprese “Europa creativa”, nel 2014 l’Italia è al primo posto in quanto a numero di progetti di cooperazione “piccola scala” finanziati nel 2014 (quattro su 62 inviati) e al secondo posto per il numero di progetti di cooperazione “larga scala” (tre selezionati su 13 inviati) dopo la Francia. Buoni risultati anche nei programmi legati all’innovazione delle Pmi. “Europa creativa” raccoglie gli attuali programmi “Cultura 2007”, “Media 2007” e “Media Mundus” –  giunti al termine della loro operatività il 31 dicembre 2013 – in un unico programma quadro, che comprende un nuovo strumento finanziario per migliorare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese attive nei settori culturali e creativi. Per la sezione cultura l’Italia è al primo posto in quanto a numero di progetti di cooperazione “piccola scala” finanziati nel 2014 (quattro progetti selezionati su 62 inviati) e al secondo posto – insieme a Belgio, Germania e Austria – per il numero di progetti di cooperazione “larga scala” (tre selezionati su 13 inviati) dopo …

"L'Europa salvata dai ragazzi di Erasmus", di Timothy Garton Ash – La Repubblica 09.12.14

Mario, studente italiano, mi dice che ce l’aveva con me. Si era arrabbiato per l’articolo che scrissi dopo le europee di maggio, in cui criticavo la candidatura di JeanClaude Juncker alla presidenza della Commissione europea definendola la risposta più sbagliata al diffuso scontento emerso da quell’elezione. Ora che Juncker tira fuori dal cilindro un pacchetto di investimenti a sostegno della traballante economia europea e l’ex primo ministro polacco Donald Tusk si prepara a presiedere il primo vertice dei capi di governo dell’Ue, vale la pena di tornare a chiedersi chi salverà il progetto Europa. La mia risposta è che non si può salvare senza un più attivo coinvolgimento di Mario e dei suoi contemporanei, la generazione Erasmus e Eeasyjet. Ovviamente il salvataggio esige anche valide politiche dall’alto. Ma Super Mario cioè Draghi, il presidente della Bce, non può farcela da solo, neppure con un altro migliaio di miliardi di dollari in bilancio. Serve anche il giovane Mario. Non ho mai visto tanto pessimismo intellettuale riguardo al futuro dell’Ue tra chi (come me) ne è stato appassionato …