“La sfida di Letta al Cavaliere”, di Ninni Andriolo
Una proposta politica: «prendere o lasciare» per un patto di governo che «non venga rimesso in discussione dopo il voto di fiducia». Né per la decadenza di Berlusconi dal Senato, che la giunta voterà nelle prima decade di ottobre, né per un nuovo eventuale problema giudiziario che possa investire il Cavaliere. Letta va all’attacco: «Non tiro a campare». E sulla stessa linea si schierano il Pd e i ministri democratici che si riuniscono per chiedere «un chiarimento totale e definitivo» con il Pdl. In attesa di questo salta il decreto per congelare l’aumento dell’Iva. «Inutile con la crisi incombente aumentare le tasse – spiega Letta ai ministri – Non è possibile esaminare alcun provvedimento economico senza un preventivo chiarimento politico». E Berlusconi si assume così anche la responsabilità di bloccare misure per non far lievitare il debito pubblico oltre la soglia del 3% e di lasciare senza risposte emergenze come l’Ilva, Telecom e Alitalia. Berlusconi incita i parlamentari a dimettersi? Cerca di determinare la paralisi del Parlamento? Gioca con il Paese facendo credere che la …