"Disoccupazione giovanile Italia ai vertici in Europa", di Laura Matteucci
Ripresa economica ancora con il fiato corto in Europa, mentre i rischi per le prospettive di crescita «continuano a essere orientati al ribasso». Il bollettino mensile della Banca centrale europea sottolinea come pesino le incertezze dei mercati mondiali, in particolare dei Paesi emergenti, ed anche domanda interna e un export che potrebbero deludere le attese. Ma, soprattutto, la Bce lancia l’allarme sulla disoccupazione giovanile, il cui tasso resta altissimo soprattutto in Italia, Grecia e Spagna. L’Italia detiene pure il triste primato di essere il Paese dell’eurozona con il maggior numero di giovani Neet (persone di età compresa tra i 15 e i 24 anni che non sono né occupate, né impegnate in attività di studio o formazione): dal 2007 al 2012 i Neet italiani sono passati da circa il 16% a oltre il 21% del totale, con un incremento percentuale inferiore solo a quelli di Grecia, Spagna e Irlanda (che sono oltretutto sotto il 20%). ALTROVE GLI OCCUPATI CRESCONO Per il tasso di disoccupazione generale, le previsioni per quest’anno restano invariate al 12,1%, riviste al …