Tutti gli articoli relativi a: economia

Taddei: "Rinegoziare il Fiscal compact, delicato ma inevitabile", di Andrea Carugati

Filippo Taddei, 38 anni, economista bolognese e responsabile economico Pd da tempo proponeva una riduzione dell`Irpef come primo passo necessario. L`aveva fatto alle primarie con Civati, a Renzi l`idea era piaciuta e l`ha chiamato in segreteria. Ora quel disegno sta muovendo i primi passi. «Non voglio certo prendermi meriti non miei. La decisione è di Renzi. Sono ben felice di osservare che la sinistra di questo Paese si impegna con la più grande riduzione fiscale degli ultimi vent`anni e parte dai lavoratori dipendenti, che sono i contribuenti più fedeli e vanno premiati. La stella polare è questa, i loro interessi vengono messi davanti a tutto e il resto si muove di conseguenza. In passato, nei momenti di difficoltà, lo Stato metteva le mani nelle tasche di queste persone per tappare le falle: c`è un ribaltamento della logica. L`obiettivo primario è premiare il lavoro, poi certo ci aspettiamo dei vantaggi sulla crescita. La Cgia di Mestre stima che il 90% di questa restituzione vada in consumi: io sono più prudente, però la stragrande maggioranza di quei …

"Meno istruzione meno Pil: è crisi capitale umano", di Carlo Buttaroni

​​In Italia,negli ultimi cinquant’anni,la crescita dei livelli di scolarizzazione e l’andamento del Pil sono andati di pari passo. Negli anni Sessanta, i diplomati nelle scuole secondarie superiori sono cresciuti del 105% rispetto al decennio precedente, con una crescita del Pil del 56%. Negli anni Settanta, il numero di diplomati è cresciuto del 91% e il Pil del 45%. Tendenza positiva proseguita fino al 2000, anno in cui è iniziata un’inversione di tendenza che ha visto, nella decade 2000-2010, un calo del numero dei diplomati del 6% rispetto al decennio precedente e il Pil fermo sotto il 3%. Un caso? Non proprio. L’istruzione, nelle economie avanzate, è il più importante fattore di crescita. Proprio come per gli investimenti in «capitale fisico», un Paese investe in istruzione e formazione per migliorare il proprio «capitale umano» sostenendo dei costi che in futuro si trasformano in maggiori guadagni. Se si analizza la capacità di creare valore aggiunto, cioè l’incremento di valore che si verifica nell’ ambito dei processi produttivi a partire dalle risorse iniziali, ci si rende conto che …

"Gli stipendi. Manager di stato 500 milioni in meno tetto 248mila euro senza deroghe", di Roberto Mania

In una delle schede preparate dal commissario per la spending review, Carlo Cottarelli, c’è scritto che i tagli alle retribuzioni statali dovranno riguardare anche quelle dei dirigenti delle «società pubbliche». Vuol dire allargare la platea, andare ben oltre i dirigenti dei ministeri o delle Regioni, i primari degli ospedali, in vertici delle forze armate. La burocrazia in senso stretto. E d’altra parte solo così si può pensare di raggiungere l’obiettivo indicato dal premier, Matteo Renzi, di ottenere 500 milioni di euro di risorse da utilizzare per finanziare il piano di redistribuzione del reddito annunciato mercoledì pomeriggio da Palazzo Chigi. Perché se è vero che i dirigenti della pubblica amministrazione italiana guadagnano mediamente più dei rispettivi colleghi di Francia, Gran Bretagna e Germania, è anche vero che sono pochi (quelli di prima fascia tra i ministeriali sono circa 300) e che, dunque, per raggiungere un risparmio così imponente bisognerebbe più che dimezzare il loro stipendio. Una strada impervia che permetterebbe di conseguire un risultato del tutto al di sotto delle necessità. Vale la pena ricordare che …

"Lavoro, nessuna controriforma", di Luigi Mariucci

I titoli del «piano lavoro» di Renzi hanno avuto un primo svolgimento. Di chiaro e positivo c’è la riduzione del prelievo fiscale dei redditi da lavoro e assimilati fino ai 25mila euro lordi. Sono poi annunciate sotto il titolo “semplificazione” alcune misure di immediata attuazione con decreto legge. Sono misure in tema di apprendistato e contratto a termine. Rilevante è in particolare il tema del lavoro a tempo determinato, che è oggi la forma di assunzione largamente prevalente, nonostante che la legge italiana e le direttive dell’unione europea affermino che “il contratto di lavoro a tempo indeterminato costituisce la forma comune di rapporto di lavoro”. L’istituto del lavoro a termine è stato soggetto a partire dal 2001 a una serie di innumerevoli interventi che hanno reso la normativa particolarmente aggrovigliata e contorta, a seguito di modifiche di volta in volta orientate nel senso della liberalizzazione ovvero della restrizione o, meglio, della disincentivazione. Tanto da essere oggetto di reiterati interpelli, pareri e circolari ministeriali. L’intervento annunciato introduce due modifiche molto rilevanti: vengono aboliti sia l’obbligo di …

"Tagli Irpef sui redditi bassi risorse da spending e una tantum Interventi anche sull’Irap", di Roberto Petrini

Matteo Renzi tira dritto e assicura: «Il 27 aprile ci saranno 100 euro in più in busta paga». Dopo una giornata al cardiopalma alla ricerca della quadra sulle coperture e sui dettagli delle misure, Palazzo Chigi è ottimista. «Ci sono fino a 20 miliardi, il doppio del necessario». «La più impressionante operazione politica mai fatta a sinistra per il recupero del potere d’acquisto per chi non ce la fa», manda a dire con un tweet il presidente del Consiglio in tarda serata e conia un nuovo hashtag “lasvoltabuona”. L’attesa è per il consiglio dei ministri di oggi pomeriggio alle 16, dopo una mattinata occupata dal rituale preconsiglio e soprattutto dall’ultimo incontro decisivo con il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Dopo le febbrili consultazioni alcuni punti sembrano fermi: l’aumento sarà sulle detrazioni e, dopo il pressing della Confindustria, torna nel menù anche un taglio all’Irap per le imprese. Il piatto forte sarà tuttavia l’annuncio e l’impegno sul taglio delle tasse (anche se non sarà formalizzato in un articolato) e si metterà in piedi un meccanismo a …

"Cercando la crescita", di Raffaella Cascioli

Esordio del ministro Padoan all’eurogruppo dove ha illustrato il piano del governo. Il nodo delle coperture per il taglio fiscale e sui conti pubblici una parola definitiva. Domani il consiglio dei ministri sui provvedimenti shock per l’economia. Con il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan da ieri a Bruxelles, per l’Eurogruppo prima e l’Ecofin poi, la ricerca delle coperture per l’annunciato taglio delle tasse sta diventando ora dopo ora sempre più frenetica. Entro domani il taglio del cuneo fiscale, annunciato dal premier Renzi, dovrà essere messo nero su bianco in uno dei provvedimenti che il governo si accinge a varare in quello che è già stato ribattezzato un mercoledì da leoni. Un pacchetto shock in grado di rilanciare la crescita e aumentare il numero degli occupati. Un debutto inusuale tra i colleghi europei per il ministro conosciuto solo fino a qualche settimana fa con un altro ruolo. L’obiettivo per Padoan è stato quello di illustrare a grandi linee «il programma di governo basato su aggiustamenti strutturali» improntati «su orizzonti temporali di medio termine, cioè l’orizzonte che …

"Parte il nuovo Fondo di garanzia per le Pmi", di Giulia Pilla

Il credit crunch è uno delle conseguenze peggiori della crisi, se non altro per l’effetto domino che suscita nelle vita di un’impresa. Una risposta viene dal Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese che da oggi inizia una nuova fase dopo le novità e il potenziamento deciso con il cosiddetto «decreto del fare». Sono stati in- fatti ampliati e semplificati i criteri per accedervi, ampliata anche la platea e alzato il tetto massimo di copertura del debito garantito dallo Stato che può salire fino all’80%. L’obiettivo è sostenere circa centomila pmi. ADDIO ALLA CARTA Questa mattina apriranno gli sportelli telematici attraverso i quali poter presentare le domande. Tra le novità c’è infatti quella del superamento della carta: il portale di riferimento www. fondidigaranzia.it resta lo stesso, del tutto nuova invece la piattaforma online per la presentazione e la gestione delle operazioni che consentirà la «de- materializzazione» dei relativi documenti e permetterà di monitorare in tempo reale lo stato delle richieste. Tutte le comunicazioni da e verso il Fondo dovranno essere inviate esclusivamente tramite …