Tutti gli articoli relativi a: economia

"Il ritorno a casa del made in Italy", di Maurizio Ricci

A volte ritornano. Dalla Cina, dal Bangladesh, dalla Romania, eccoli di nuovo sulla Riviera del Brenta, sull’Appennino tosco-emiliano, intorno a Firenze, come se il vento della globalizzazione fosse girato di colpo. Soprattutto dopo la crisi del 2008, un numero crescente di imprese italiane sta rinunciando alle strategie di delocalizzazione e rimpatriando intere linee produttive. IL FENOMENO è mondiale, dall’America all’Europa. Negli Stati Uniti, fa addirittura parlare di rinascita dell’industria manifatturiera nazionale. Forse, gli americani esagerano. I numeri, però, cominciano ad essere indicativi, dice Luciano Frattocchi, dell’università dell’Aquila. Insieme a colleghi di Catania, Udine, Bologna, Modena e Reggio, Frattocchi ha costruito un gruppo di ricerca — UniCLUB MoRe — che tiene il conto. Negli Usa, sono ormai 175 le decisioni di rimpatrio, totale e parziale, di produzione. Ma dopo gli Usa, la classifica mondiale dei ripensamenti vede le aziende italiane, con un’impennata a partire dal 2009. Sono 79 unità produttive, che coinvolgono una sessantina di aziende. Circa il doppio di quanto si registra in Germania, in Gran Bretagna o in Francia. In un momento di diffusa …

"Il cuneo fiscale è sempre troppo elevato", di Luigina Venturelli

Del recentissimo taglio dell’Irpef deciso dal governo c’era un disperato bisogno. Una verità che risulta non solo dall’analisi del Paese reale, di cui ben si conoscono stati di crisi e situazioni di malessere sociale in larghi strati della popolazione, ma anche dalle ultime ricerche dell’Ocse: incrociando i dati relativi all’economia, al fisco e alla retribuzione del lavoro in Italia, infatti, la distorsione salta subito all’occhio. La nostra è la terza economia dell’area euro, eppure i nostri stipendi medi si fermano ai posti bassi della classifica, al nono per l’esattezza. Rispetto ai colleghi europei, i lavoratori italiani sono fra i più tartassati dal fisco, eppure il cuneo tra il lordo e il netto di quel che guadagnano ha continuato a salire fino a pochi mesi fa. Almeno per le persone single e senza figli. Le uniche variazioni positive registrate dall’organizzazione parigina nel 2013 hanno riguardato le famiglie, ma in ogni caso la pressione sulle retribuzioni resta elevatissima, di gran lunga superiore alle medie Ocse. In dettaglio, l’Italia nel corso dell’anno scorso ha ridotto il cuneo fiscale …

«Meno burocrazia, più idee E l’agricoltura darà lavoro», di Jolanda Buffalini

Un settore in cui l’export vale 33 miliardi di euro, che nel 2013 ha esportato prodotti di punta del made in Italy per il 5 per cento in più, rispetto allo stagnare di altri ambiti, è un settore, quello agricolo, su cui spingere l’acceleratore e puntare. È quello che sta provando a fare il ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina, forte anche del fatto che nella Pac, politiche agricole comuni, 2014-2020 ci sono 52 miliardi di euro, «belle risorse», chiosa il ministro, «che serviranno a progettare l’agricoltura italiana del futuro». Ministro, con il suo hashtag “Campolibero” lei chiama alla partecipazione i cittadini. È una iniziativa inconsueta in un campo in cui la politica è piena di tecnicismi, non le pare? «Credo sia in assoluto la prima volta che si fa una “call” aperta in campo agro-alimentare per raccogliere idee e ipotesi di lavoro. Ho lanciato l’hashtag a Vinitaly proprio per la carica simbolica che il settore vitivinicolo ha in Italia. Attraverso il sito del ministero delle politiche agricole, tutti avranno tempo sino al 30 aprile, …

"È una stangata uscire dall’euro", di Nicola Cacace

In queste elezioni europee si fronteggiano due linee, «Si euro ma con più Europa» e «No euro e quindi No Europa». Mentre per i primi l’euro doveva essere il viatico per l’unione politica, come testimonia il motto «money first» lanciato da Jenkins e Delors a sostegno del progetto euro, per i secondi si invoca sovranità monetaria e quindi l’uscita dall’euro e dall’Europa. Sono due linee legittime ma devono essere declinate correttamente. Cosa che non avviene quando gli antieuropeisti utilizzano le critiche all’euro senza Europa politica, fatte da premi Nobel come Krug- man, Stiglitz, Amartya Sen, o da illustri italiani come il professor Savona, a sostegno delle loro tesi. O come i fautori dell’uscita tendono ad ignorare i costi, enormi, che graverebbero sui cittadini. Il professor Savona è quello più citato a sproposito dai fautori dell’uscita dall’euro, Lega in testa, che ha messo la scritta «no euro», nel simbolo per le elezioni europee. Vediamo cosa scrive Savona in merito (Milano finanza, 28.12.2013): «Uscire dall’euro? Mai detto, ma ciò non può significare che non si debba essere …

"L’unica strada possibile", di Emilio Barucci

Dopo tanti proclami fatti per lo più per consolidare il consenso in vista delle elezioni europee e qualche depistaggio costruito ad arte, il governo Renzi vara il suo primo Documento di economia e finanza. Un Def che si fonda su ipotesi realistiche (almeno per i primi tre anni), rispetta i vincoli imposti dall’Europa e ci propone (a saldo quasi nullo) un riequilibrio tra le entrate e le uscite con l’obiettivo di rilanciare l’economia. Chi si aspettava fuoco e fiamme può attendere. Rispettiamo il vincolo europeo sul 3% del deficit e ci incamminiamo lungo la strada di rientro dal debito imposto dal fiscal compact. Il confronto con l’Europa è rimandato. A differenza di quanto auspicato in modo un po’ irrealistico da qualche commentatore, non siamo in grado di proporre una manovra espansiva significativa di stampo keynesiano. Dati i vincoli si fa quello che si può nella direzione che ad oggi appare essere l’unica medicina possibile: rilanciare i consumi e gli investimenti con un occhio all’equità. La strada non è facile, vediamo nel dettaglio la proposta del …

"A Mirandola il tecnopolo al servizio del biomedicale", di Ilaria Vesentini

Dalla ricostruzione all’innovazione hi-tech. Potrebbe essere il sottotitolo del nuovo Parco scientifico e tecnologico presentato oggi a Mirandola, comune del Modenese culla del secondo distretto biomedicale d’Europa – 94 aziende, 3.500 occupati oltre 900 milioni di fatturato – e simbolo del sisma che qui due anni fa ha paralizzato il 95% delle attività. Un investimento da oltre 4,5 milioni tra edifici (800 mq) e attrezzature dei tre laboratori (biologia, tossicologia e bio-misurazioni) e 20 nuovi posti di lavoro per ricercatori. All’interno di un campus, targato sempre dalla Fondazione Democenter, che offrirà corsi di alta formazione post diploma e post laurea (il primo master partirà il 10 aprile) e un incubatore di start-up da 1.100 mq. Quello che diventerà prima dell’estate l’undicesimo tecnopolo della rete Alta tecnologia regionale è oggi il testimonial di un distretto «che ha ormai digerito la fase del terremoto, perché sono tutti ripartiti, ma è costretto a fare i conti con un mercato domestico falcidiato dalla spending review che ci rende meno ottimisti di quanto fossimo sei mesi fa», afferma Giuliana Gavioli, …

"L'antiriciclaggio svela l'evasione", di Marco Mobili e Giovanni Parente

Il contrasto al riciclaggio «accende» sempre più la lotta all’evasione. Le segnalazioni di operazioni sospette (Sos) sull’utilizzo di denaro sporco arrivate al nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza nel 2013 hanno superato quota 91mila, in aumento del 47,5% rispetto all’anno precedente e addirittura del 384,3% (quasi quintuplicate) nei confronti del 2009. Ma c’è di più: l’attività di contrasto al riciclaggio ha messo in luce un reimpiego di denaro proveniente da diversi reati per 3,4 miliardi di euro, con un aumento del 29% rispetto al 2012. E il 56% (1,9 miliardi) deriva da frodi a carattere fiscale. Il tetto al contante La crescita continua delle segnalazioni di operazioni sospette, sottolinea il comandante del terzo reparto operazioni della Guardia di Finanza, Francesco Mattana, trova una sua giustificazione soprattutto con il passaggio da 5mila a mille euro della soglia oltre la quale banche, intermediari e professionisti sono chiamati a effettuare le segnalazioni antiriciclaggio. Non si tratta solo di una crescita quantitativa. Le Sos, aggiunge Mattana, ormai rivestono un ruolo più che strategico nell’attività della Guardia di …