Tutti gli articoli relativi a: economia

"Quattro giovani su dieci restano senza occupazione", di Luigina Venturelli

La realtà dei numeri, punto più punto meno, continua ad essere drammatica. L’Istat ha diffuso ieri i dati provvisori di marzo che, ancora una volta, raccontano di un’emergenza occupazionale da livelli record, con un tasso di disoccupazione pari al 12,7%, in calo dello 0,1% rispetto al mese precedente, ma in aumento dello 0,7% rispetto ad un anno fa. Variazioni decimali che non cambiano l’ordine di grandezza del fenomeno e fotografano una situazione «sconvolgente», per usare le parole scelte dal premier Matteo Renzi. Ma se il quadro generale è stabile, ed è caratterizzato dal lavoro che non c’è, soprattutto per i giovani che si ritrovano con una disoccupazione ferma al 42,7% – vale a dire, quasi un giovane su due tra quelli che hanno dai 15 ai 24 anni cerca inutilmente lavoro – si vede anche qualche piccolo segnale di ripresa. Per la prima volta in questa fase della crisi, infatti, si registra un’inversione di tendenza nell’andamento dell’occupazione, il cui tasso si assesta ora al 55,6%. A marzo gli occupati sono saliti 10 a 22 milioni …

"Se la Cina sorpassa un’America distratta", di Gianni Riotta

Thomas Polgar, ultimo capo della Cia a Saigon e uno degli ultimi americani a lasciare la capitale del Vietnam nei giorni della disfatta 1975, scomparso da poche settimane a 91 anni, amava dire: «Abbiamo perso la guerra in Vietnam per il golpe in Cile e la guerra del Kippur». A chi chiedeva stupito, come un colpo di Stato in America Latina e una guerra in Medio Oriente del 1973, avessero innescato una sconfitta nel Sud-Est asiatico, Polgar spiegava tranquillo che il Congresso, furioso per l’appoggio della Cia e del segretario di Stato Kissinger al golpe di Pinochet, non concedeva più spazi di manovra, civili o militari, al Vietnam, e che l’impegno economico per sostenere Israele dopo il Kippur, nel pieno della crisi energetica del petrolio, impedì ogni resistenza in Vietnam. Avesse torto o ragione su Saigon, il metodo della vecchia spia Polgar è spesso utile. Fatti lontani nel presente, si rivelano cruciali causa ed effetto nella storia. Noi viviamo giorni storici, il mondo che ne nasce sarà diverso da quel che immaginiamo. Ma dobbiamo almeno …

"Gli stipendi e il mercato", di Michele Ainis

Il nostro premier ha bisogno d’un ombrello. In questi giorni gli stanno piovendo sulla testa scomuniche e anatemi, è a rischio di bernoccolo. Mittenti: manager pubblici, vertici militari, alti magistrati, authority . La crema dello Stato, cui il decreto Irpef ha ridotto gli stipendi: adesso il tetto è 240 mila euro, pari all’indennità del presidente della Repubblica. E vale per tutti, senza eccezioni. Ma l’eccezione è quel decreto: l’unico precedente risale a Mussolini, che nel maggio 1927 tagliò del 10% le retribuzioni dei dipendenti pubblici. Tuttavia quella volta ci andarono di mezzo i soldatini, stavolta i generali. D’altronde, in tempi di vacche magre, nessuno accetta il pascolo d’alcune vacche grasse. E semmai resta da chiedersi come sia potuto accadere, quale demone sindacale abbia permesso (per esempio) che il capo di Stato maggiore dell’Aeronautica percepisse 460 mila euro, dieci volte rispetto al ministro della Difesa (che è il suo diretto superiore), il doppio rispetto al capo dello Stato (che ha il comando delle Forze armate). Avevamo perso la misura, insieme alla decenza. Viceversa nel 1985 Sandro …

"Il contrasto all'evasione accelera in cinque mosse", di Valentina Maglione e Giovanni Parente

La lotta all’evasione cerca il cambio di passo. Il decreto Renzi sul bonus degli 80 euro punta a recuperare 2 miliardi in di euro in più di tasse non pagate nel 2015. In campo ci sono cinque possibili mosse. Entro giugno il Governo dovrà presentare una relazione al Parlamento sui risultati dei controlli 2013 e sulle prospettive per il 2014. Ma c’è anche l’attuazione della delega fiscale e si punta a migliorare l’incrocio delle banche dati per mirare le verifiche sui contribuenti a più alto rischio di evasione e a potenziare la tracciabilità con la fattura elettronica. Senza dimenticare l’input al rientro dei capitali. La lotta all’evasione alza il tiro e mette nel mirino un obiettivo potenziale: riportare imposte non pagate (insieme a sanzioni e interessi) per 2 miliardi in più nel 2015. A conti fatti, se si considera che il recupero dell’agenzia delle Entrate (almeno quello annunciato dal direttore Attilio Befera) è stato di poco più di 13 miliardi nel 2013 significherebbe voler alzare l’asticella fino all’ambizioso traguardo di 15 miliardi di incassi. Un …

"Le famiglie sono precarie ma vedono uno spiraglio", di Giuseppe Caruso

Le Famiglie italiane sono sempre più povere e sfiduciate. È un quadro negativo quello che emerge da due inchieste, condotte rispettivamente da Confcommercio-Censis nel primo caso e da Coldiretti nel secondo. Due inchieste che hanno avuto come oggetto proprio la fiducia delle famiglie del Belpaese e le loro crescenti difficoltà economiche nei consumi, in modo particolare quelli alimentari. CRISI Nell’indagine condotta da Confcommercio-Censis emerge con forza come il protrarsi della crisi, la mancanza di lavoro, il peso delle tasse continuino ad alimentare lo stato di forte difficoltà in cui si trovano le famiglie italiane, che rispetto alla propria situazione economica e capacità di spesa avvertono in quasi l’80% dei casi una sensazione di precarietà e instabilità. Solo un quinto delle famiglie ritiene invece di essere in una condizione di solidità. L’incertezza è il sentimento prevalente, con una quota di quasi il 40% dei nuclei familiari che vive adottando un comportamento di attendismo, in attesa dell’evolversi degli eventi. L’inchiesta sottolinea come, nonostante tutto, ci sia comunque attesa nei confronti del nuovo esecutivo guidato da Matteo Renzi: …

"Otto famiglie italiane su dieci sono in difficoltà economica", da lastampa.it

Il rapporto Confcommercio-Censis: c’è un leggero miglioramento del clima di fiducia. Il 66% ritiene che il Governo sia in grado di far superare al paese la lunga fase di crisi economica. Otto famiglie su dieci vivono «una sensazione di precarietà e instabilità», solo una su cinque «ritiene invece di essere in una situazione di solidità». Dati dell’outlook Confcommercio-Censis sul primo semestre 2014. C’è comunque «un leggero miglioramento del clima di fiducia», legato ad «ottimismo sulle riforme Renzi»: emerge che «ben il 66% del campione ritiene che il Governo sia in grado di far superare al paese la lunga fase di crisi economica». Il rapporto rileva «un miglioramento del clima di fiducia, il primo dal 2011 ad oggi», ma sottolinea che comunque «l’incertezza è il sentimento prevalente con una quota di quasi il 40% delle famiglie che vivono adottando un comportamento di attendismo, in attesa dell’evolversi degli eventi». «Il protrarsi della crisi , la mancanza di lavoro, il peso delle tasse», evidenzia l’outlook Confcommercio-Censis su consumi e clima di fiducia per il primo semestre 2014, «continuano …

"In bilico sul crinale tra rilancio e ricaduta", di Fabrizio Galimberti

Nel giorno della Liberazione, è arrivato anche l’annuncio di una “liberazione” dell’economia italiana dalle catene del deficit e della recessione? L’annuncio di una delle tre grandi agenzie di rating – la Fitch – di un passaggio delle prospettive del debito pubblico italiano da negativo a stabile è senz’altro una buona notizia. I giudizi delle agenzie sui debiti sovrani sono da prendere sul serio, dato che sono esenti dal “peccato originale” del loro modus operandi: nessuno le paga per i giudizi sui Paesi, mentre sono invece pagate dalle emittenti stesse dei titoli per le obbligazioni private, creando un chiaro conflitto di interessi. Il giudizio della Fitch, ampiamente motivato ed equamente assortito di fattori positivi e negativi, conferma le luci e le ombre che erano andate stagliandosi negli ultimi mesi. Il miglioramento dello spread e il tasso medio sul debito italiano ai minimi storici non sono banali conseguenze dell’abbondanza di liquidità nella finanza internazionale. Sono stati meritati attraverso una politica di bilancio che ha portato i fondamentali della finanza pubblica italiana in una situazione migliore di quella …