Tutti gli articoli relativi a: economia

Allarme cassa integrazione “Per quella in deroga manca ancora un miliardo”, di Roberto Mania

Il governo non sta preparando alcun intervento di correzione sui conti pubblici, ma entro quest’anno dovrà, tra l’altro, reperire un miliardo di euro per fronteggiare l’emergenza dei lavoratori in cassa integrazione e in mobilità in deroga. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, spiega che ancora non è stata presa una decisione su come attuare quella parte della riforma Fornero sul mercato del lavoro che fissa criteri più rigidi per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga (quelli pagati dalla fiscalità generale e non dai versamenti delle imprese) e ne limita la durata anche con l’obiettivo di ridurne gli abusi. La Cgil stima che, da qui alla fine dell’anno, c’è il rischio che perdano il sostegno al reddito circa 50 mila persone. Si aggraverebbe ulteriormente la situazione occupazionale. Fronte delicatissimo anche sul piano politico. Poletti ribadisce che il Jobs Act non prevede alcun intervento diretto sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori come invece propongono alcuni settori della maggioranza. E alla affermazioni del ministro dello Sviluppo, Federica Guidi, ex presidente dei Giovani di Confindustria, secondo cui la legge …

"Made in Italy, la nostra forza in Europa", di Valeria Fedeli

Siamo vicini a profondi cambiamenti, ed è il momento di incidere sulla nuova fase partendo da chi siamo e da quello che sappiamo fare. Ma l’Italia non può immaginare di isolarsi. Dobbiamo avere il coraggio di lanciare davvero un dibattito sugli Stati Uniti d’Europa Legalità, etica, innovazione, ricerca, sostenibilità, paesaggio, bellezza, comunità, coesione: sono parole d’ordine che ispirano una visione di futuro legata al rilancio del “Sistema paese”, ai nostri talenti, alla qualità che è e deve essere il nostro principale biglietto da visita. Abbiamo faticato troppo, come paese, a riconoscere che la competizione si gioca oggi, nei mercati globali, sulla reputazione, sulla credibilità, sulla qualità come fattore reale, complesso, vincente. Lo raccontano le esperienze di tutte quelle imprese e produzioni che hanno continuato a crescere anche durante la crisi, grazie alla capacità di stare nei cambiamenti e nei mercati internazionali puntando proprio sui valori e sulla qualità dei prodotti made in Italy e sulla forza con cui raccontano il nostro paese, la nostra bellezza, quello stile di vita che noi non riusciamo a valorizzare …

"Senza sanzione la regola nasce azzoppata", di Paolo Baroni

Introdurre un obbligo senza poi prevedere una sanzione ha senso? Visto dalla parte dei consumatori, che da domani possono pretendere di pagare col Bancomat ogni spesa superiore ai 30 euro, ovviamente no. E’ chiaro che senza una multa per i «renitenti al Pos» questo obbligo, peraltro pure abbastanza blando, viene meno. Il cittadino/cliente potrà insomma pure chiedere, rivendicare, magari battere i pugni sul tavolo, dopodiché se il Pos non è installato ci sta ha poco da fare. Dovrà pagare comunque, in contanti, con un assegno o un bonifico a seconda degli importi. Il «buco» nel Decreto Sviluppo varato nel 2012 dal governo Monti è evidente. E come al solito lascia spazio alle solite ondate di populismo all’italiana: per gli avvocati è solo un «onere» non certo un obbligo giuridico, e poi c’è chi grida al «regalo alle banche» con la speranza di affondare una delle poche misure che se applicata per davvero una mano nel contrasto all’evasione certamente la può dare. «E’ chiaro che l’assenza di un profilo sanzionatorio indebolisce la cogenza della norma», ammette …

"Le nuove geometrie delle disuguaglianze", di Chiara Saraceno

Un benessere fragile, poco equo, perciò difficilmente sostenibile. È il quadro che emerge dal secondo rapporto, appunto, sul Benessere equo e sostenibile preparato dall’Istat e dal Cnel sulla base di 134 indicatori distribuiti su 12 aree rilevanti per il benessere degli individui e la tenuta della società. È un benessere fragile, non solo perché non si vede ancora la fine della crisi, l’occupazione continua a diminuire e la povertà, specie tra i minori, i giovani e le loro famiglie tende ad aumentare. Anche i miglioramenti che pure ci sono stati, ad esempio sul piano dell’istruzione, con l’aumento dei diplomati e laureati, o nell’utilizzo delle nuove tecnologie, sono insieme troppo lenti per colmare il gap con gli altri paesi europei, che anzi continua ad allargarsi, e non sostenuti da investimenti in ricerca e innovazione che consentano di valorizzarli. È un benessere poco equo perché la crisi ha rafforzato le disuguaglianze tradizionali nel nostro paese — a livello territoriale e di classi sociali — e ne ha create di nuove. La disoccupazione ha colpito più duramente il …

"Occupazione, la politica è debole", di Walter Passerini

Pessima notizia quella del flop del bonus assunzioni per gli under 29 che, nonostante la ricca dotazione (quasi 800 milioni di euro), non riesce a decollare. Vi sono almeno due ragioni: la prima è la mancata risposta del Mezzogiorno, a cui è dedicata gran parte della provvista (500 milioni), segno del distacco sempre più marcato del Sud rispetto al resto d’Italia, i cui vagoni sono lontani dalla locomotiva, per quanto lenta sia; la seconda è un campanello d’allarme per il decollo dell’altro provvedimento, sempre per under 29, che si chiama Garanzia giovani, che a due mesi dall’avvio registra notevoli ritardi da parte delle Regioni e l’assenza di una cabina di regia nazionale e di una rete di servizi all’impiego, in grado di reggere l’obiettivo di coinvolgere 900 mila giovani, nonostante la dote ricca di 1,5 miliardi. Il flop del bonus, che qualcuno propone di usare a questo punto anche per la Garanzia giovani, rivela la debolezza di una politica del lavoro basata su incentivi temporanei, che non riesce ad affrontare i nodi strutturali dei costi …

"Falso in bilancio e autoriciclaggio, per un’economia sana ", da redazione Unità

Fa parte del pacchetto giustizia – penale e civile – le cui linee-guida verranno discusse nella riunione del Consiglio dei ministri prevista per lunedì, 30 giugno. Si tratta del rafforzamento delle sanzioni per il falso in bilan- cio. Secondo le anticipazioni, la pena detentiva verrebbe portata da 2 a 5 anni; si prevederebbe la possibilità di procedere d’ufficio; conseguenza dell’innalzamento della pena sarebbe la possibilità di effettuare intercettazioni per il perseguimento di questo reato (ma anche la materia delle intercettazioni sarebbe sottoposta a revisione, principalmente per l’introduzione di alcuni limiti alla di- vulgazione dei colloqui intercettati). Non è chiaro quale sarebbe la sorte delle soglie di esenzione, né se si inciderebbe sui caratteri costitutivi del reato che da sempre sono l’”immutatio veri” e la “ scientia fraudis”. È crescente l’importanza nel campo societario e, più specificatamente, bancario della rappresentazione del bilancio per l’affidamento di terzi, per la tutela del risparmio, per la trasparenza e la correttezza negoziale, per la visibilità nel mercato, mentre, a fronte del maggior rigore che nei diversi paesi occidentali si è …

"Giovani, emergenza di tutti", di Luigi La Spina

C’è un’emergenza nazionale, urgente e grave, che determinerà il futuro dell’Italia: quella dei giovani. Se la classe politica e dirigente non avrà la consapevolezza di quanto sia drammatica la loro condizione e non provvederà a un drastico spostamento di risorse, pubbliche e private, per affrontare quello che è davvero il primo problema nazionale, la sorte dell’Italia è già segnata. E’ quella di un Paese nella serie B del mondo. Dove i giovani più fortunati, quelli nati in famiglie abbienti, saranno costretti a emigrare e, per gli altri, il destino è quello della sottoccupazione, sempre più precaria e meno qualificata. Abbiamo già tradito una volta i nostri figli e i nostri nipoti, durante gli ultimi due o tre decenni dello scorso secolo, quando abbiamo riversato sulle loro spalle il più grande debito pubblico di uno Stato occidentale, un cappio al loro collo che li sta soffocando, perché ha ridotto in maniera intollerabile l’investimento sulla loro vita. Se non riconosciamo l’enorme responsabilità di questo primo tradimento nei loro confronti, se non cercheremo urgentemente di limitare i danni …