Tutti gli articoli relativi a: cultura

"Matera è la capitale", di Stefano Baia Curioni e Gabriele Messineo – Il Sole 24 Ore 19.10.14

  E se non ci fosse un solo vincitore? Ha vinto Matera la fase finale della corsa per essere nominata Capitale Europea della Cultura 2019. Si tratta per diverse ragioni di una affermazione importante per una città ricca di storia e di capacità artigianali, ma colpita da un diffuso processo di crisi industriale. È in primo luogo una sorta di miracolosa inversione di tendenza nel rapporto con la propria storia. Alcide De Gasperi, nella seconda metà degli anni Cinquanta, era uscito da una visita ai Sassi persuaso che la parte antica di Matera, con le sue abitazioni grotta, strappate alla montagna, costituiva l’esempio principe di ciò che la modernizzazione del paese doveva sconfiggere: promiscuità, povertà, mancanza di speranza, arretratezza. La conseguenza è stata un esodo forzato, una “eviction” (come si dice negli studi urbani) epocale: i Sassi si sono svuotati, la loro proprietà assegnata al demanio, la città moderna è cresciuta su nuove case, a volte anche con sperimentazioni architettoniche importanti, e ha letteralmente girato le spalle alla città antica i cui accessi sono stati …

"Cronache emiliane d'epica geografia artistica", di Vasco Brondi – Pagina 99 16.10.14

Lungo lo stradone una fila di negozi con tutti i sacramenti moderni, e donne che vanno a far la spesa pedalando come se il tempo per loro non avesse peso. Una chiesetta in stile gotico d’epoca fascista, fioriture di antenne televisive sui tetti, e anche qui quel tono da vita nelle riserve. È un po’ come essere sotto il livello standard del progetto finanziario di vita universale Gianni Celati, Verso la foce  Mi sono accorto all’improvviso di vivere in Emilia attraverso le cose che leggevo, le canzoni che ascoltavo, i film che guardavo. Sono cresciuto a Ferrara e sembrava normale tutta quella pianura attorno, il fiume enorme vicino alla città, l’accento, la simpatia, le lamentele, il dialetto, le strade strette, i campi arati, i cieli bianchi, i paesaggi geometrici, le bestemmie, le preghiere, il silenzio di mattina, di pomeriggio e di sera. Probabilmente da piccolo credevo che tutto il mondo fosse più o meno così. La mia cartina geografica dell’Emilia è stata disegnata dai libri, dai dischi e dai film che rendevano protagonisti quei posti che sembravano anonimi, …

Beni culturali, Ghizzoni “Bonus fiscale già da quest’anno” – comunicato stampa 14.10.14

           Con la circolare attuativa dell’Agenzia delle entrate, il bonus fiscale per chi investe nel recupero del nostro patrimonio architettonico e culturale è operativo già da questo esercizio finanziario. Ne dà notizia la parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni che pensa a questa opportunità come volano per i beni culturali danneggiati dal sisma: “Ora non ci sono più alibi per rinunciare a un’opportunità non solo di risparmio fiscale – dice Manuela Ghizzoni – ma soprattutto di condivisione sociale di un obiettivo fondamentale per una comunità, la tutela del suo patrimonio culturale”. Già per le erogazioni liberali del 2014 sarà possibile ottenere il 65% di credito d’imposta previsto dal decreto Art bonus. L’Agenzia delle entrate ha, infatti, emanato la relativa circolare attuativa. “Si tratta di una misura fiscale attesa da danni – spiega la deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni, componente della Commissione Cultura della Camera – che consente la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale di proprietà pubblica anche attraverso il mecenatismo e che costringe lo Stato …

"Tanti, longevi (e trascurati) Ecco i vecchi giovani di oggi", di Claudio Magris – Corriere della Sera 08.10.14

  «E dunque, o vecchio, non dire/che troppi sono i tuoi anni;/oggi,degli anni passati,/nessuno, più, vecchio, è con te». Così si dice in una splendida lirica dell’ Antologia palatina , la raccolta poetica ellenistica grande e concisa nel parlare di amore e di morte, che tanti secoli più tardi avrebbe ispirato un’altra celebre opera, Spoon River dell’americano Edgar Lee Masters. Come spesso accade alla poesia ed è suo diritto che accada, quei versi di Pallada dicono una cosa vera e insieme non vera. Ognuno si porta tutto dietro, consapevole o no; il suo vissuto, la sua salute e la sua malattia, il suo coraggio e la sua paura, le sue fedi e quella buia palude interiore in cui sembra che ogni certezza e ogni speranza si dissolvano. Ma è anche vero che in certi istanti la vita sembra raccogliersi in un unico punto ignaro di tutto il resto e l’individuo sente di esistere nell’epifania di quell’istante, sente che esiste solo quell’istante. Può essere l’attimo della morte, l’attimo in cui Saulo cade da cavallo per diventare …

"Europa dei meriti, non capro espiatorio", di Beppe Severgnini – Corriere della Sera 08.10.14

  Potremmo chiamarla, o chiamarlo, «The Million Euro Baby», se il titolo non fosse così cinematografico. La Commissione europea ha calcolato che un terzo degli studenti Erasmus ha conosciuto il partner durante l’esperienza all’estero. «Stimiamo che da queste coppie, a partire dal 1987, sia nato un milione di bambini», ha dichiarato Androulla Vassiliou, commissaria uscente per l’Istruzione, la Cultura e la Gioventù. Secondo voi, quanti leader politici hanno commentato la notizia con orgoglio? Quanti hanno capito che altri programmi Ue producono norme europee, mercati europei, prodotti europei; mentre il programma di scambi universitari Erasmus, da ventotto anni, produce europei. Un sostantivo, senza aggettivi. E costa lo 0,7% della politica agricola comune. «The Million Euro Baby». Nessun governante, nei 28 Paesi, ha ricordato il traguardo, che io sappia. Tanti, invece, sono impegnati a scaricare sull’Unione responsabilità e colpe: anche responsabilità nazionali, anche colpe che i governi dovrebbero assumersi. La Conferenza di alto livello sul lavoro, in programma oggi a Milano, offrirà probabilmente ulteriori, malinconici esempi di questa tendenza. L’Europa è diventata il capro espiatorio delle inadempienze …

"E in quel piccolo mondo siamo cittadini e compaesani", di Ilvo Diamanti – la Repubblica 07.10.14

L’esodo dalle città verso la provincia non è un fenomeno solo italiano. Riflette il deterioramento della qualità della vita e dell’ambiente soprattutto nelle periferie urbane. Dove si addensano i flussi migratori. Dove, al tempo stesso, il sistema residenziale e il paesaggio si sono degradati. Così, quelli che possono, se ne vanno. Per echeggiare il linguaggio dell’ecologia sociale: “evadono” dalle città e si “rifugiano” nei paesi più piccoli. Possibilmente, non lontano dai centri urbani, perché, comunque, le città restano il principale luogo di offerta di servizi. L’Italia, d’altronde, è un Paese di compaesani (come ha osservato il sociologo Paolo Segatti). La “provincia”, il mondo dei piccoli paesi e delle piccole città, d’altronde, è, ancora, fonte di soddisfazione, personale e sociale. Anzitutto, perché offre una rete di relazioni più fitta. Tra coloro che risiedono in comuni con meno di 10 mila abitanti, 7 persone su 10 affermano di avere legami e conoscenze con i vicini di casa. Oltre i 30 mila abitanti, la quota scende a poco più del 50% e negli agglomerati metropolitani, con più di 500 …

"La cultura non è ancora il nostro petrolio, solo il 50% dei laureati in beni culturali trova lavoro ed è anche sottopagato" – Scuola 24 06.10.14

Da sempre sentiamo ripetere che i beni culturali rappresentano il nostro petrolio, un bene prezioso su cui investire, anche perché possediamo il giacimento più ricco nel mondo visto che metà del patrimonio è in Italia. Eppure la conferma di come non si valorizzi per nulla come si dovrebbe questa risorsa arriva dal nuovo focus di AlmaLaurea sui laureati in beni culturali che mostra come il lavoro c’è ma meno di quanto registrato sul complesso dei laureati. Ed è anche poco pagato. La fotografia degli occupati a un anno e a cinque anni dalla laurea  A un anno dal conseguimento del titolo magistrale, il tasso di occupazione dei laureati in beni culturali coinvolge 50 laureati su cento. Tuttavia, di questi solo il 27% ha un lavoro stabile (tempo indeterminato o lavoro autonomo effettivo). La fotografia scattata da AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati nell’ambito dei beni culturali, all’interno del XVI Rapporto sulla Condizione occupazionale, mostra che il dato migliora nel lungo periodo: a cinque anni dalla laurea magistrale sono occupati 72 laureati su cento contro l’87% …