Tutti gli articoli relativi a: cultura

“La Ue investe sulle imprese creative”, di Maria Adele Cerizza – Il Sole 24 Ore 16.01.15

  Dalle traduzioni letterarie al settore dei media, sono tutti declinati alla cultura i bandi di Europa Creativa lanciati dalla Ue e in scadenza il mese prossimo. Come l’invito a presentare proposte per i “Progetti di traduzione letteraria”, che chiuderà i battenti il 4 febbraio. O le iniziative per l’arte e per i media. Ma andiamo per ordine. Traduzione letteraria. Le priorità di questo invito sono promuovere la diffusione della letteratura europea, per garantire la massima accessibilità possibile; sostenere la promozione della letteratura europea, tra cui l’uso corretto delle tecnologie digitali sia nella distribuzione che nella promozione delle opere e incoraggiare la traduzione e la promozione della letteratura europea di qualità a lungo termine. Una priorità supplementare sarà di pubblicizzare i traduttori: per cui gli editori saranno invitati a includere una biografia del traduttore per ogni opera. I candidati eleggibili per questo invito sono gli editori o le case editrici presenti in uno dei Paesi dell’Ue. che sono attivi nel settore dell’editoria e che hanno una personalità giuridica da almeno due anni dalla data di …

Geologia, Ghizzoni “Investiamo su una disciplina strategica” – comunicato stampa 16.01.15

  «Come testimonia la bassa modenese, tuttora impegnata nella ricostruzione a più di due anni dal sisma e ad uno dall’alluvione, il nostro Paese ha bisogno di investire nella formazione di professionisti esperti, in grado di confrontarsi con tematiche quanto mai attuali quali il dissesto idrogeologico e il rischio sismico. Opportuno dunque mettere in campo azioni in grado di favorire lo studio delle Scienze geologiche, attualmente penalizzate da limiti normativi che ne ostacolano l’autonomia dipartimentale, come accaduto anche alle Scienze della terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia» Spiega la deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni, relatrice in Commissione Cultura di una proposta di legge a favore della formazione e delle ricerche nelle discipline geologiche.   “Il lavoro parlamentare sta producendo risultati concreti per diffondere una coscienza alla tutela ambientale e una cultura della prevenzione dei rischi attraverso il sostegno della formazione e della ricerca nelle scienze geologiche – spiega la deputata modenese Manuela Ghizzoni, relatrice in commissione Cultura di una apposita proposta di legge, presentata dalla collega toscana Raffaella Mariani – L’Italia ha mostrato …

“La cultura si mangia e fa tanto bene. Ai conti”, di Paolo Conti – Corriere La Lettura 11.01.15

Raramente uno slogan coniato dalla politica si è rivelato più falso, fuorviante e avulso dalla concreta realtà economica del nostro Paese. L’idea che «con la cultura non si mangia» non solo è lontana dalla verità ma nega il nucleo più vitale e maggiormente rivolto al futuro della nostra imprenditoria. La recente ricerca Io sono cultura. L’Italia della qualità e della bellezza , realizzata da Symbola, la Fondazione per le qualità italiane, con Unioncamere in collaborazione con la Regione Marche dimostra il contrario. Prendiamo le quote di turismo. Nel Nord-Est l’8,6% del flusso turistico ha una motivazione culturale, nel Nord-Ovest è dell’11,6%, al Centro siamo a quota 21,6% e al Sud al 14,8%. È chiaro che nel peso del Centro c’è Roma, con tutto ciò che rappresenta (prima tra tutte la presenza della Santa Sede, con Papa Bergoglio formidabile catalizzatore mediatico). Ma sono cifre importantissime. Prendiamo il caso dei turisti giapponesi: il 68,8% dei loro arrivi ha una motivazione culturale (proprio dal Paese che, nel dopoguerra, puntò tutto sulla tecnologia). Altre cifre. Il sistema produttivo culturale …

“La parola è potente e il segno lascia il segno”, di Michele Serra – La Repubblica 11.01.15

Quasi mi vergogno, adesso, del paio di querele per “vilipendio della religione” che meritai in quanto fondatore e direttore di Cuore, più di vent’anni fa. Scaramucce che mi parvero, ai tempi, grande battaglie. E non lo erano perché la civilizzazione ci ha portato, tra i suoi tanti vantaggi, quello della mediazione giuridica dell’offesa. Il massimo disturbo era cercarsi un buon avvocato. Il massimo rischio, perdere del tempo. Quanto alla “religione” vilipesa devo aggiungere subito, perché non è un dettaglio, che la maggior parte delle (poche) seccature giudiziarie che ci toccarono, a Cuore, scaturirono non dalla suscettibilità dei bigotti, ma da quella delle aziende. La sacralità del Prodotto e del Marchio, già vent’anni fa, era decisamente superiore non solamente a quella degli déi; anche a quella degli esseri umani. Con Grillo — quando lavoravo con lui — avevamo stabilito, in sintesi, che offendere Andreotti era molto meno rischioso che offendere Coccolino. Uso il verbo “offendere” perché non è intelligente né leale defalcare la satira a semplice attività spiritosa, innocuo divertimento. Non erano simpatici pagliacci, i caduti …

“I filosofi del dialogo”, di Alberto Melloni – Corriere della Sera 08.01.14

La cultura europea è profondamente segnata dagli orrori di cui si è resa responsabile: si è abbandonata alla violenza religiosa, all’interno e fra le Chiese; ha inventato una macchina di sfruttamento bestiale basata sullo schiavismo e sul colonialismo; ha costruito l’inferno totalitario e il genocidio come soluzione «finale», che non ha avuto pietà di nessuno. Ma quella stessa cultura ha sviluppato idee che costituiscono un anticorpo agli orrori. Non un antidoto, giacché quel veleno — lo dimostra l’islamofobia contro la quale i berlinesi in questi giorni si sono schierati come un muro, davanti alla porta di Brandeburgo oscurata per marcare il lutto della ragione — può sempre tornare: ma un anticorpo che combatte l’orrore, fatto di concezione dei diritti, di aspirazioni democratiche, di una visione pluralistica dell’uomo e della società, di una teologia. Quell’anticorpo di cui sono privi coloro che, ingannando se stessi, si credono titolati a uccidere in nome di un Dio di cui bestemmiano il nome di Clemente e Misericordioso; coloro che fanno coraggio alla propria codardia con quel grido «Dio è grande», …

“Un super club per la lettura” L’ultima sfida di mr Facebook”, di Elena Stancanelli – La Repubblica 5.1.15

Mark Zuckerberg, sempre lui. L’inventore del social network più importante del pianeta (1,3 miliardi di iscritti, circa 12 miliardi di messaggi al giorno, 40 minuti al giorno di stazionamento medio sulle pagine da parte degli utenti, 1,3 miliardi di dollari come utile trimestrale nel 2014…). Se fosse una nazione, sarebbe la seconda nazione al mondo dopo la Cina, e Zuckerberg se la potrebbe comprare. Quando parla, lo si sente. Quando decide qualcosa, lo fa con attenzione. O almeno, questo è quello che tutti speriamo. Se infatti domani lanciasse l’idea che per accedere a Facebook dovremmo tutti farci tatuare una F sulla fronte, chi esiterebbe? Ieri, per fortuna, non ha parlato di tatuaggi, ma di quacosa di altrettanto bizzarro, oltre che antico: i libri. Dal luogo della contemporaneità per eccellenza, dall’intelligenza più smart e 2.0, arriva la proposta di creare un gigantesco club del libro. Attraverso l’esercizio di una buona pratica, che Mark Zuckerberg si è dato tra gli obiettivi da perseguire nel nuovo anno: leggere almeno due libri al mese. Una proposta che fatta da un …

"Nella cultura l’Italia fa il pieno di risorse", di Maria Adele Cerizza – Il Sole 24 Ore 29.12.14

Per la sezione “cultura” del programma di fondi europei per le imprese “Europa creativa”, nel 2014 l’Italia è al primo posto in quanto a numero di progetti di cooperazione “piccola scala” finanziati nel 2014 (quattro su 62 inviati) e al secondo posto per il numero di progetti di cooperazione “larga scala” (tre selezionati su 13 inviati) dopo la Francia. Buoni risultati anche nei programmi legati all’innovazione delle Pmi. “Europa creativa” raccoglie gli attuali programmi “Cultura 2007”, “Media 2007” e “Media Mundus” –  giunti al termine della loro operatività il 31 dicembre 2013 – in un unico programma quadro, che comprende un nuovo strumento finanziario per migliorare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese attive nei settori culturali e creativi. Per la sezione cultura l’Italia è al primo posto in quanto a numero di progetti di cooperazione “piccola scala” finanziati nel 2014 (quattro progetti selezionati su 62 inviati) e al secondo posto – insieme a Belgio, Germania e Austria – per il numero di progetti di cooperazione “larga scala” (tre selezionati su 13 inviati) dopo …