Tutti gli articoli relativi a: cultura

“Casal di Principe ospita gli Uffizi la sfida dell’arte contro Gomorra”, di Stefania Parmeggiani – La Repubblica 20.03.15

La Galleria degli Uffizi a Gomorra. Il più importante museo italiano non andrà ad Abu Dhabi, come il Louvre, ma porterà un po’ della sua bellezza a Casal di Principe, nella villa confiscata a un boss della camorra: Egidio Coppola, detto Brutus, luogotenente di Cicciotto ‘e mezzanotte, uno dei capi storici del clan dei casalesi. La luce vince l’ombra , che si inaugurerà il 21 giugno, è la prossima tappa della collana di mostre “Città degli Uffizi”, che da qualche anno porta in giro le opere dei depositi della Galleria con l’obiettivo di farle conoscere e di restituire a centri lontani dai circuiti turistici la nobiltà del loro passato. Dal 2008 gli Uffizi hanno fatto tappa in diciassette città, ma nella terra dei fuochi, in un territorio così difficile da fare arretrare anche lo Stato, non erano mai andati. E fino a qualche anno fa sarebbe stato impossibile anche solo da immaginare. Invece, in questi giorni, si sta lavorando alla ristrutturazione della villa, che sarà intitolata a don Peppe Diana, ucciso dalla camorra nel 1994. E tra …

“Francesca Comencini “Porto in scena le donne delle Fosse Ardeatine” , di Anna Bandettini – La Repubblica 19.03.15

I 335 civili e militari massacrati erano tutti uomini, ma centinaia furono le donne colpite dall’orrore delle Fosse Ardeatine a Roma il 24 marzo del 1944, la feroce rappresaglia tedesca all’attentato partigiano dei Gap in via Rasella, il giorno prima, contro le truppe germaniche. Di quella terribile pagina della nostra storia, centinaia di madri, figlie, partigiane, amiche, sorelle furono le protagoniste silenziose, chi nel dolore, chi nella lotta. Dà loro voce, nell’anno del 70° anniversario della Resistenza, Tante facce della memoria uno spettacolo autoprodotto (con un contributo della Regione Lazio), che si vedrà per ora a Roma — lunedì al Teatro India, martedì alla Casa della Memoria e della Storia, mercoledì 25 al Maxxi — ma si auspica possa girare presto nelle scuole. Lo ha realizzato Francesca Comencini, che da settimane si divide tra le prove teatrali e i sopralluoghi per le riprese del secondo ciclo di Gomorra La serie, la fiction di Sky girata con Stefano Sollima e Claudio Cupellini, successo in mezza Europa. Regista di documentari che sono stati uno sguardo diverso sulla realtà ( Carlo …

Cultura: Ghizzoni, protocollo Mibac – Miur segna una vera innovazione – comunicato stampa 19.03.15

“Oggi è stato segnato un importante passo verso l’innovazione che porterà i suoi frutti sia all’accademia sia al mondo della cultura”. – Così la deputata del Partito democratico Manuela Ghizzoni, componente della Commissione Cultura Scienze e Istruzione, ha commentato la firma del protocollo d’intesa tra Mibact e Miur – “Potenziare la formazione accademica, la ricerca e l’innovazione per l’applicazione al patrimonio culturale e legare il progetto scientifico alle competenze è l’innovazione di cui il Paese aveva bisogno. Ma la vera innovazione – spiega la deputata democratica – sta non solo nei quattro punti dell’intesa, ma nell’aver  stabilito, per la prima volta, una collaborazione costante e di lungo periodo tra due ministeri strategici per lo sviluppo del Paese. “Giannini e Franceschini hanno dato oggi dimostrazione – conclude Ghizzoni – di quanto uno sguardo d’inseme possa creare una spinta propulsiva importante per la crescita economica, sociale e culturale”. di seguito il comunicato del MIBAC sui contenuti dell’accordo siglato oggi www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_920526948.html

“Contro il racket lavoro paziente non chiacchiere”, di Lionello Mancini – Il Sole 24 Ore 16.03.15

Da alcune settimane, si rincorrono interrogativi sullo stato di salute dell’antimafia in Sicilia, ma non solo. Come distinguere l’impegno per la legalità dagli sbandieramenti di convenienza e dalle parole ispirate, ma inutili? Come riconoscere – in sostanza – le iniziative che modificano la realtà, dagli slogan che “bucano” i media, ma non spostano gli equilibri consolidati del malaffare? Un primo criterio per tentare una risposta, è quello che individua i fatti distinguendoli dalle chiacchiere. Ad esempio, per le imprese che hanno ottenuto il rating di legalità, le chiacchiere “stanno a zero”. Il sito dell’Antitrust ne indica 391, il che significa che già oggi è possibile contare migliaia tra imprenditori, manager e dipendenti che praticano (non predicano) un’idea di azienda moderna e strategica, che hanno scelto come operare nel mercato e si sono assunti l’impegno volontario di conservare le tre stellette oppure di migliorare la valutazione indipendente della loro solidità, biennio dopo biennio. Altri fatti di cui pochissimo (giustamente) si parla, sono quelli ascrivibili al lavoro quotidiano delle associazioni antiracket. Forse non tutti hanno un’idea esatta …

“C’è Del Duca nell’Unità!”, di Paola Severini Melograni – Il Sole 24 Ore 15.03.15

Ormai è quasi fatta, la Guido Veneziani Editore si è aggiudicata quel che rimane (il marchio e poco più, certamente i debiti) della testata più iconica della sinistra italiana: «l’Unità». Era difficile immaginare che i resti dell’antico polo italiano del giornalismo rosa («Stop», «Intimità», «Vero», «Miracoli»…) potessero, con una offerta spericolata, tentare di rianimare il foglio fondato da Antonio Gramsci il 12 febbraio del 1924 e scomparso la scorsa estate dopo aver compiuto novant’anni. Solo negli ultimi dieci anni della sua vita di giornale di partito, dal 2003 al 2012 (poi affiancato da «Europa», che diventa organo del Pd nel 2007 fino al 2012), «l’Unità» ha succhiato dalle tasche dei contribuenti circa 54 milioni di euro, per un esborso medio, a copia, di 100 euro (cifre pubbliche). Intanto, nello stesso periodo, cresce e prospera la Guido Veneziani Editore, erede dell’impero di Cino Del Duca (la presse du coeur), venduto nel 1994 a Quadratum e poi passato alla Gve nel 2007. Dunque, il lungo viaggio iniziato dal garibaldino Giosuè Del Duca in occasione dell’ultima battaglia di …

“L’Italia può ancora difendere «quota 4%»”, di Matteo Mantovani Benedetto Santacroce – Il Sole 24 Ore – 06.03.15

L’Iva al 4% sugli e-book, introdotta dalla legge di Stabilità 2015, non è compatibile con la normativa comunitaria. È questo l’effetto a livello nazionale della decisione della Corte Ue che ha censurato la normativa francese. Tuttavia, la normativa italiana, ancora non sottoposta a procedura di infrazione, potrebbe essere salvata o, quantomeno, difesa dall’apparente incongruità della sentenza della Corte. I giudici europei hanno risolto la vertenza contro la Francia facendo leva sul fatto che un e-book non è un libro, siccome manca dell’elemento «fisico», bensì un prodotto «intangibile» erogato tramite il web. Pertanto, considerate le sue caratteristiche oggettive, un e-book rientrerebbe nella categoria dei servizi prestati per via elettronica. La Corte non ha fatto alcun cenno alle finalità che tale prodotto è destinato a soddisfare. Infatti, un e-book, dal punto di vista dell’acquirente, è sicuramente un sostituto naturale di un libro stampato. È pacifico che un consumatore, nel momento in cui acquista un e-book, rinuncia ad acquistare un libro tradizionale. Per cui il primo sostituisce il secondo. Il fatto che l’e-book sia veicolato tramite internet e possa essere utilizzato …

“Ok dall’Unesco su Pompei”, di Francesco Prisco – Il Sole 24 Ore – 06 – 03.15

Nel novembre 2010, all’indomani del crollo della Schola Armatorum, da Parigi arrivarono parole come pietre. A gennaio di due anni fa gli ispettori dell’agenzia culturale delle Nazioni Unite non esitarono a mostrare a Roma il cartellino giallo: o si recupera sulla spesa del Grande progetto e si mettono in sicurezza le 13 domus a rischio o Pompei finisce nella lista dei beni patrimonio dell’umanità «in danger», come fosse un monumento del Medio Oriente esposto alla guerriglia. Ma in questi cinque anni, nonostante più di 30 crolli accertati, nell’area archeologica vesuviana qualcosa è cambiato: mai l’Unesco aveva tributato all’Italia un’apertura di credito così ampia per la gestione del dossier Pompei come nel report reso noto ieri, frutto della missione compiuta a novembre scorso dalla delegazione guidata dall’inglese Christopher Young. «Ci sono miglioramenti tangibili e significativi nello stato di conservazione» del sito, si legge nel testo di 68 pagine. «L’Italia ha compiuto sforzi considerevoli nell’adottare le raccomandazioni dell’Unesco World Heritage Committee». E poi un assist importantissimo per lo staff del ministero dei Beni culturali chiamato all’impresa titanica …