Tutti gli articoli relativi a: cose che scrivo

«Un nuovo patriottismo», di Ernesto Galli Della Loggia

Il ruolo della Presidenza della Repubblica L’anniversario dell’Unità ha messo in luce un cambiamento importante dell’Italia di questi anni: il patriottismo è diventato anche di sinistra (mi riferisco, com’è chiaro, a quella sinistra di ascendenza marxista da molto tempo maggioritaria nella sua area; non già all’altra, ultraminoritaria, di ascendenza repubblicana e democratica, che invece patriottica lo è sempre stata). Naturalmente anche prima di oggi moltissimi italiani appartenenti alla sinistra suddetta hanno nutrito un forte sentimento della patria, e in moltissime occasioni lo hanno manifestato con le parole e coi fatti. Tuttavia mai prima d’ora il patriottismo era entrato nel bagaglio ideologico di tale sinistra, nel suo orizzonte emotivo e culturale. Addirittura per gran parte della Prima Repubblica quella sinistra, lo si ricorderà, di patrie non nascondeva di averne due (l’altra essendo, ahimé, l’Unione sovietica). Oggi, invece, le cose per fortuna appaiono (se non altro appaiono) ben diverse. I motivi del cambiamento sono molti. Innanzi tutto il fatto che la tradizionale inquilina dello «spazio patriottico», e cioè la destra, intralciata politicamente dalla presenza della Lega, si …

«Quando la giustizia è alle dipendenze del governo», di Nadia Urbinati

La battaglia sulla giustizia è un capitolo importante di una grande mutazione in corso nel nostro Paese che riguarda l´equilibrio delle forze sociali in generale e, per conseguenza, dei poteri dello Stato. Si tratta di un processo comprovabile di erosione dell´eguaglianza economica e di cittadinanza, con dati che mettono in luce l´aumento della povertà e la diseguaglianza tra i cittadini di influire sulle scelte politiche. Vista dal versante delle istituzioni, questa grande mutazione tocca l´ordine costituzionale che ci ha accompagnato in questi ultimi sessant´anni per riequilibrarlo in un senso che è più decisionista. Si tratta di una battaglia tutta da combattere e non conclusa e che impegna in forme e modi diversi chi opera nelle istituzioni. I magistrati hanno espresso come sappiamo giudizi fortemente negativi sulla proposta di riforma della giustizia, tanto che l´Associazione nazionale magistrati ha proclamato una “mobilitazione diffusa” denunciando i nodi nevralgici del testo Alfano: la separazione delle carriere, lo sdoppiamento del Csm e le norme sulla obbligatorietà dell´azione penale. Se il perno della nostra Costituzione è l´indipendenza della magistratura, il perno …

"Quelle parole che fanno crescere l'Italia", di Massimo Gramellini

Da La Stampa di Torino, pubblichiamo parte dell’intervento al Quirinale per la Giornata dell’informazione “Nel preparare con Carlo Fruttero l’almanacco dei 150 anni di storia italiana, ci siamo imbattuti in tanto giornalismo di qualità. Certo, erano tempi non avari di retorica e nelle cronache dei funerali di Vittorio Emanuele II si scioglievano inni «al più valoroso fra i Maccabei». Ma i giornali erano anche capaci di parlare chiaro al potere, come Matilde Serao che in una lettera aperta al ministro Depretis denunciava le condizioni igieniche dei bassi di Napoli, chiedendo di smetterla con «la retorichetta del mare glauco e del cielo di cobalto». E furono i giornalisti a rivelare i primi scandali finanziari dello Stato unitario e a tratteggiare il profilo di Bernardo Tanlongo, presidente della Banca Romana, amico di cardinali e massoni, inesausto dispensatore di mance e di barzellette, che ha fornito il prototipo ai furbetti del quartierino. Furono sempre i giornalisti a strappare il velo di tanti inferni. Come quello dei carusi, i bambini impiegati nelle miniere di zolfo della Sicilia, la cui …

«Missione 2011 impariamo a cambiare la nostra mente», di Oliver Sacks

I propositi per l´anno nuovo spesso riguardano un´alimentazione più sana, il frequentare di più la palestra, lo smettere di mangiare dolci, il perdere peso: tutti encomiabili obbiettivi che servono a migliorare la salute fisica. La maggior parte della gente, tuttavia, non si rende conto di poter potenziare allo stesso modo anche il proprio cervello. Sebbene alcune aree cerebrali siano determinate geneticamente fin dalla nascita o dalla prima infanzia, altre zone – specie quelle poste nella corteccia cerebrale, che è nevralgica per le funzioni cognitive superiori come il linguaggio e il pensiero, nonché per le funzioni sensoriali e motorie – possono essere in larga misura ricondizionate nell´età adulta. In effetti, il cervello possiede la sorprendente capacità di recuperare la propria funzionalità dopo aver subito un danno: persino un danno devastante come la perdita della vista o dell´udito. Nella mia veste di medico che si occupa di pazienti affetti da malattie neurologiche, mi accade continuamente di assistere a questo fenomeno. Ad esempio, una delle mie pazienti rimasta sorda a 9 anni, in seguito a una scarlattina, era …

2001-2010: i volti e le storie del decennio*

L’eredità del decennio sono le sfide aperte della democrazia, di Bill Emmott I giornalisti spesso pensano che le notizie possano definirsi tali in termini di giorni o di minuti. I politici sembrano lungimiranti se pensano in termini di poche settimane, o visionari se fanno arrivare lo sguardo fino alle prossime elezioni. La maggior parte della gente comune ha ricordi che variano a seconda dell’argomento, più a lungo termine per la famiglia o per la carriera, più a breve per gli affari politici o economici o, soprattutto, per le notizie che riguardano altri. Gli storici, tuttavia, amano pensare in termini di decenni, perché 10 anni sembrano loro un tempo abbastanza lungo per fissare delle tendenze o cambiare rotta. Così vale la pena chiedersi: secondo gli storici del futuro cosa potrebbe essere stato importante durante il primo decennio del XXI secolo? E il giudizio sul decennio potrebbe essere positivo, in termini di sviluppo umano o di progresso, o negativo? Non sono, in parte, domande corrette, perché gli storici futuri hanno un vantaggio decisivo su di noi: sanno …

Napolitano: "Investire sui giovani per un futuro degno del nostro grande patrimonio storico"

“Dedico questo messaggio soprattutto ai più giovani tra noi, che vedono avvicinarsi il tempo delle scelte e cercano un’occupazione, cercano una strada. Dedico loro questo messaggio, perché i problemi che essi sentono e si pongono per il futuro sono gli stessi che si pongono per il futuro dell’Italia”. Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha aperto il tradizionale messaggio, a reti unificate, di fine anno. Nel richiamare la preoccupazione già espressa, anche in occasione del saluto con le Alte magistrature dello Stato, “per il malessere diffuso tra i giovani e per un distacco ormai allarmante tra la politica, tra le stesse istituzioni democratiche e la società, le forze sociali, in modo particolare le giovani generazioni”, il Capo dello Stato ha sottolineato “l’esigenza di uno spirito di condivisione – da parte delle forze politiche e sociali – delle sfide che l’Italia è chiamata ad affrontare; e l’esigenza di un salto di qualità della politica, essendone in giuoco la dignità, la moralità, la capacità di offrire un riferimento e una guida”. Ma – ha aggiunto il …

Napolitano: Unità nazionale e coesione sociale non significano burocratismo

Intervento del Presidente della Repubblica Napolitano alla Celebrazione dell’anniversario della morte di Cavour. “”La cerimonia di oggi in questo luogo intensamente evocativo della figura di Camillo Benso Conte di Cavour, è una nuova, essenziale tappa del percorso celebrativo già avviato, in vista del 150° anniversario di quel 17 marzo 1861 che sancì – con la proclamazione di Vittorio Emanuele II a Re d’Italia – il compimento del processo unitario, la nascita del nostro Stato nazionale. Già in questi mesi abbiamo ricordato e celebrato eventi che segnarono nel 1860 la fase conclusiva del movimento per l’Unità d’Italia : così, il 5 maggio, la partenza da Quarto in Genova della spedizione dei Mille, e la settimana successiva lo sbarco a Marsala, che aprì la strada alle battaglie per la liberazione della Sicilia e infine dell’intero Mezzogiorno. Questa mattina – rendendo omaggio alla tomba che custodisce le spoglie di Cavour – noi vogliamo piuttosto dare impulso al discorso che dovrà svilupparsi attorno all’insieme delle vicende destinate a sfociare nell’unificazione dell’intera nazione italiana : vicende la cui trama e …