Tutti gli articoli relativi a: cose che scrivo

“Scuola, memoria e integrazione”

Riportiamo l’intervento dell’On. Manuela Ghizzoni in occasione del 64° anniversario dei Fatti d’armi di Limidi del 20 novembre 1944 Domenica 23 novembre sono stata invitata dal Comune di Soliera a celebrare i fatti d’armi di Limidi del novembre 1944, una vicenda forse lontana nel tempo, ma ancora profondamente presente nella memoria della popolazione locale. Tra il dicembre del 1944 e il febbraio del 1945, nonostante la sospensione dell’avanzata alleata, il rinvio dell’attacco alla linea Gotica e l’invito rivolto alle formazioni partigiane dagli alleati di sospendere le operazioni su vasta scala, i partigiani di queste terre non smobilitarono, ma proseguirono il loro impegno contro il nazi-fascismo. In quei mesi si accentuò la recrudescenza delle azioni militari dei tedeschi e dei fascisti. Questi ultimi avevano costituito in estate il corpo delle famigerate Brigate Nere per contrastare le formazioni partigiane e gli episodi di violenza si acuirono. Si entrò in una spirale di odio che ebbe conseguenze tragiche sulla vita quotidiana della popolazione e che segnò gli anni più bui della nostra storia. Uno dei momenti più drammatici …

L’Europa sui ragazzi italiani: «Bamboccioni ma impegnati», di Alessandro Capponi

La sorpresa: appassionati di politica Il futuro non è più quello di una volta: la frase è vecchiotta — del poeta francese Paul Valéry, indirettamente ripresa anche dai Rem che cantano «dov’è finito il futuro che ci avevano promesso?» fino al «no future» dei Sex Pistols — eppure rappresenta perfettamente il punto di vista dei ragazzi italiani. Pessimisti, spesso a casa con mamma e papà perché «è più comodo», con quasi nessuna speranza di mantenersi grazie a sussidi e borse di studio, convinti che tra vent’anni il mondo sarà peggiore, e sarà sempre più difficile comprare una casa, ottenere un buon lavoro nonostante titoli e impegno, e pagarsi le spese sanitarie. Nonostante ciò, l’interesse per la politica non solo è vivo ma è anche superiore a quello dei ragazzi europei. Per carità, è sempre azzardato classificare il pensiero di una generazione, ma la sintesi delle interviste realizzate a luglio dalla Gallup per l’Agenzia nazionale per i giovani — mille interviste a ragazzi tra i quindici e i trent’anni — e confrontate con quelle realizzate a …

60° DELLA COSTITUZIONE ITALIANA. DIRITTI AL LAVORO

Nella splendida cornice dell’Auditorium S. Rocco di Carpi (Mo), si è tenuto, lo scorso 13 giugno, un incontro in occasione del 60° della Costituzione Italiana promosso dall’Assessorato alle politiche culturali del Comune in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio e il Comitato per la memoria. Alla iniziativa hanno partecipato il Sindaco Enrico Campedelli, Guglielmo Epifani segretario generale Cgil e Giovanni Taurasi dell’Istituto Storico di Modena. Il ruolo del diritto al lavoro così ben declinato nella Carta Costituzionale stride fortemente con la realtà di questo tempo in cui la sicurezza sui luoghi di lavoro e una scarsa tutela dei lavoratori precari ci portano a rivalutare lo sforzo, la lungimiranza e la concretezza dei Padri e delle Madri costituenti. Pubblichiamo l’intervento  di Giovanni Taurasi che offre parecchi spunti di riflessione storica e sociologica sul ruolo del Sindacato e sulla centralità del lavoro. “Il mio compito è quello di tentare un’introduzione storica che, a partire dalla vicenda locale sino a quella nazionale, ci riporti in qualche modo a quella straordinaria stagione che si aprì con l’elezione dell’Assemblea Costituente il 2 giugno 1946 e si …

2 giugno, Festa della Repubblica: le parole del Presidente Napolitano e quelle, lontane ma attuali, di Piero Calamandrei

Il videomessaggio che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della Festa Nazionale della Repubblica ha rivolto al Paese: «Per voi che ascoltate auguro innanzitutto che la festa del 2 giugno possa rappresentare un momento di serenità. Ricordiamo in queste settimane – con la mostra che vedete – la figura di Luigi Einaudi, grande studioso, maestro di vita civile e uomo delle istituzioni, che nel 1948 fu eletto Presidente della Repubblica. Ma questa giornata è l’occasione per ricordare anche come nacque, oltre sessant’anni fa, la Repubblica: tra grandi speranze e potendo contare sulla volontà allora diffusa tra gli italiani di ricostruire e far rinascere il paese, in un clima di libertà, attraverso uno sforzo straordinario di solidarietà e unità. E’ qualcosa che vale la pena di ricordare perché l’Italia, divenuta un paese altamente sviluppato, avrebbe oggi bisogno di uno sforzo simile, per la complessità dei problemi che sono dinanzi alla società e allo Stato, in un mondo profondamente mutato. Riuscimmo in quegli anni lontani a risalire dall’abisso della guerra voluta dal fascismo, e a …

«Ma è proprio così?», di Antonio Panzeri*

Stiamo assistendo a qualcosa di paradossale. Di fronte ai fenomeni migratori che stanno caratterizzando l’epoca moderna, l’Italia appare quasi l’unico Paese che sta subendo un processo di invasione, e ciò grazie a come viene condotta l’informazione. Le modalità con cui vengono riportate le notizie dai giornali e il tam tam televisivo ci inducono a pensare di essere ormai in una situazione di conflitto costante. Ma è proprio così? Proviamo a fare alcuni esempi: nei diversi paesi europei, l’immigrazione ha caratteristiche simili a quella italiana. La sola Spagna, che è stata al centro delle polemiche in questi giorni, ha ricevuto negli ultimi sei anni più di quattro milioni di immigrati. Potremmo dire lo stesso per la Francia e la Germania. I giornali e le televisioni di questi Paesi quasi mai riportano la nazionalità di chi commette reati. Partendo dai fatti concreti si pubblicano semplicemente statistiche complessive che danno modo a tutti di essere correttamente informati sulla grandezza o meno del fenomeno e sulle azioni possibili per risolverlo. Da noi ciò non succede. I dati lasciano a …

Una democrazia che funzioni

Dichiarazione di voto sulla fiducia al governo Berlusconi. Intervento del segretario del Partito Democratico Walter Veltroni «Piero Calamandrei, uno dei padri fondatori della nostra Costituzione, scrisse che «il regime parlamentare non è quello dove la maggioranza ha sempre ragione, ma quello dove sempre hanno diritto di essere discusse le ragioni della minoranza», e aggiungeva: «quest’ultima, a sua volta, deve avere rispetto per la legittimità elettorale della maggioranza e la legittimità costituzionale del Governo». Il diritto dell’opposizione e il rispetto della legittimità della maggioranza sono l’anima di una democrazia che funzioni. Questo Parlamento, nel Novecento, ha conosciuto tragicamente un tempo in cui veniva negato il diritto di opporsi. Da allora, al prezzo di sacrifici e di dolore, il nostro Paese ha fatto davvero molta strada e in questi mesi credo abbia accelerato la sua corsa verso la possibilità di essere una salda e ben funzionante democrazia europea. Rivendico al Partito Democratico il merito di aver introdotto ragioni profonde di discontinuità, rispetto ad un Paese che soffriva di una duplice e grave malattia: l’esasperata frammentazione politica e …

“25 aprile: a scuola di democrazia”

Intervento dell’on. Manuela Ghizzoni alla celebrazione della Festa della Liberazione a Mirandola. «Ritrovarci oggi, 25 aprile, non significa semplicemente celebrare – come è giusto che sia – l’evento fondativo della nostra storia repubblicana. E nemmeno si esaurisce nel ricordare il buco nero rappresentato dal nazifascismo, dalla tragedia della II Guerra Mondiale e dall’orrore della Shoah e, contemporaneamente, nel rammentare quanti ebbero il coraggio di opporsi all’occupazione e alla Repubblica di Salò, come i gappisti del distaccamente Bruni e i partigiani della divisione Sap Remo e nell’onorare quanti persero la vita in combattimento o per atroce rappresaglia, come accadde ai 5 giovani mirandolesi impiccati per l’uccisione di un soldato tedesco. Ma essere qui oggi, significa anche riflettere sulle radici della nostra democrazia e proprio da qui voglio partire per tirare quel filo che connette la Lotta di Liberazione alla Costituzione, alle Istituzioni repubblicane e, soprattutto, alla nostra vita democratica, di pace e in libertà. La sconfitta del fascismo ha infatti segnato l’inizio di una nuova epoca, l’affermazione della democrazia come sistema ideale di convivenza civile, in …