Tutti gli articoli relativi a: cose che scrivo

L’on. Ghizzoni interviene alla Camera a proposito del colpo di mano contro la legge delega di riordino degli enti di ricerca

«Signor Presidente, limiterò il mio intervento all’analisi dell’articolo 27, introdotto durante l’esame al Senato e che dovrebbe riguardare la Modifica della legge delega 165 del 2007 in materia di riordino degli enti di ricerca. Ho usato intenzionalmente il condizionale perché in realtà c’è molto di più di una modifica della citata legge delega: l’articolo contiene infatti la evidente volontà di far prevalere la politica sulla libertà della ricerca e di mortificare ab initio la costituenda autonomia statutaria degli enti vigilati dal Miur. C’è infine l’inserimento dei medesimi enti nella disciplina cosiddetta taglia enti prevista dalla famigerata finanziaria estiva di Tremonti, dalla quale fino ad ora sono stati esclusi. Nel settembre 2007 fu approvata la legge delega sul riordino degli enti pubblici nazionali di ricerca, che ha rappresentato un successo concreto del breve Governo Prodi. Un successo che fu conseguito grazie anche all’apporto di molti contributi migliorativi dell’allora opposizione, tanto che nel voto finale alla Camera UDC e AN si astennero. Grazie a quel lavoro di condivisione è stata data finalmente attuazione all’autonomia statutaria degli enti …

“L’assistenza sociale ‘fai da te’”, di Gad Lerner

La perdita del lavoro, le crisi di liquidità, l’inaspettato abbassamento del tenore di vita che colpisce molti cittadini, stanno provocando nella società italiana un’inaspettata reazione vitale di “assistenza sociale fai da te”. La gente in difficoltà cerca aiuto e non ne trova nelle misure di sostegno erogate dallo Stato: basti pensare alla sostanziale irrilevanza della “Social card” inventata dal governo per la spesa dei meno abbienti. Talmente numerosi sono i bisognosi privi dei requisiti necessari per godere della cassa integrazione, del sussidio di disoccupazione o di altre forme di protezione pubblica, da rendere inevitabile la ricerca di alternative private. Si torna all’antico, cioè alla carità privata in cui è il donatore a stabilire chi merita la nostra compassione e chi no? Il fenomeno è ambivalente perché scaturisce da una carenza delle pubbliche istituzioni. Per chi crede nei principi universalistici del Welfare europeo è amaro constatare quanto stia diventando arduo applicarli. Comincia a prevalere l’idea che non ce ne sarà abbastanza per tutti i sinistrati, così come la nostra pietà è tutt’altro che smisurata: rimuoviamo frettolosamente …

“Per superare la crisi serve il rivale di Keynes”, di Amartya Sen

IL 2008 è stato un anno di crisi. La prima a manifestarsi è stata una crisi alimentare, che ha minacciato particolarmente i consumatori più poveri, specialmente in Africa. Insieme a questa crisi, si è verificato un eccezionale aumento del prezzo del petrolio, che ha minacciato tutte le nazioni legate all’importazione di questa fonte di energia. Infine, quasi all’improvviso, si è avuta, in autunno, una svolta al ribasso nell’economia globale, che ora sta continuando ad aumentare di velocità con un ritmo spaventoso. Sembra probabile che, nell’anno 2009, il ribasso presenti un deciso incremento e molti economisti prevedono una depressione generalizzata, forse dell’ampiezza di quella verificatasi negli anni Trenta del XX secolo. Sebbene rapide fasi di decrescita abbiano interessato anche i grandi capitali, le più colpite sono state le persone che già erano meno abbienti. Per trovare una risposta alla crisi, in tempi recenti c’è stata una massiccia rivisitazione di John Maynard Keynes. Senza dubbio, l’accumularsi dei ribassi che proprio ora stiamo osservando e che ci avvicina sempre di più a una depressione, presenta connotati chiaramente keynesiani: …

“La frittata futurista”, di Mario Pirani

Tutto rinviato alla settimana prossima. Le Regioni non ci stanno e rifiutano di subireunadecretazioned`urgenza chele spogli della sovranità, di recenteconquistata,inmateriadi edilizia. Il primo testo, messo a punto, come le leggi ad personam, dall`avvocato Ghedini è rinviato al mittente. Berlusconi, comunque, ha ripetuto ieri sera che la metà delle abitazioni degli italiani saranno interessate. Che dire? Sembra che, come un soufflé mal riuscito, il piano-casa un giorno si gonfi e l`indomani si sgonfi. Vedremo alla fine cosa ne uscirà: una frittata rimediata con gli avanzi, una maionese impazzita, una torta pasqualina ad alto indice di gradimento? Eppure non è mai stato uno scherzo ma un`idea che ha suscitato, secondo i punti di vista, des olanti angosce paesaggistiche e sfrenate velleitàedificatorie. Ho avuto personalmente il senso di quanto stava accadendo quando un amico architetto mi ha riferito che aveva cominciato a ricevere, dopo il primo annuncio, due o tre richieste al giorno da clienti vecchi e nuovi, interessati a conoscere qualipassi intraprendere per moltiplicare spazi abitativi, chiudereverande, soprelevare attici. Anche il felice proprietario di un ultimo piano …

I Parlamentari modenesi del Pd rispondono alla Gazzetta di Modena sulla riduzione del loro stipendio

I deputati e i senatori modenesi del Pd rispondono alla sollecitazione avanzata dal quotidiano “Gazzetta di Modena” sul tema degli stipendi dei parlamentari e sull’ipotesi di una loro riduzione. «Caro direttore, accogliamo volentieri la sua sollecitazione sugli stipendi dei parlamentari. Siamo consapevoli di avere stipendi certamente superiori alla media delle retribuzioni dei lavoratori italiani. Peraltro, oggi in Italia esiste un gravissimo problema occupazionale a causa della crisi economica, ma da molto tempo aspetta una risposta la questione salariale che riguarda milioni di lavoratori che hanno stipendi troppo bassi. Lei pone una domanda: sono davvero ben spesi tutti quei soldi per deputati e senatori? Noi pensiamo di sì, se la grande responsabilità affidata agli eletti dagli elettori viene assunta in pieno e tradotta in azioni efficaci a favore della collettività. Piuttosto, è necessario ridurre le spese per la politica, ma soprattutto accrescere la ‘produttività’, diciamo così, dell’attività politica. Da qui nasce l’esigenza di una profonda riforma delle istituzioni, a partire dalla riduzione di un terzo del numero dei parlamentari e da una specializzazione delle Camere che …

Evasione, il governo non lotta

L’Italia, “un paese con 100-120 miliardi di evasione fiscale,in cui recuperando il 10% si finanzierebbero molte delle cose che stiamo dicendo ”. Con queste le parole Dario Franceschini si presenta alla platea di imprenditori, presenti al Forum di Cernobbio della Confcommercio. “Gli evasori non sono tutti uguali. Si tratta sempre di un comportamento sbagliato, ma c’e’ chi evade per comprarsi la villa e chi per mandare a scuola i propri figli”. Un intervento inconsueto, quanto apprezzato come sottolineato dal lo scrosciante applauso partito dalle prime file e diffusosi fino alle ultime. “Tocca al governo – ha spiegato il segretario – capire da dove cominciare la sua battaglia all’evasione”. Franceschini ha illustrato le misure a sostegno delle piccole imprese proposte dal PD: – dimezzare dal 40 al 20% l’acconto sulle imposte e scongiurare così “l’incubo dei pagamenti di giugno” – portare da 30 a 70.000 euro il tetto per il “forfettone” al di sopra del quale cessa la possibilità di ricorso al regime fiscale semplificato. -l’istituzione di un fondo statale di garanzia per rimodulare il debito …

Conversione in legge del DL n. 3: norme per lo svolgimento nel 2009 delle consultazioni elettorali e referendarie

Di seguito pubblichiamo l’intervento alla Camera dei Deputati dell’On. Dario Franceschini “Signor Presidente, sarò brevissimo, perché i parlamentari del Partito Democratico che hanno parlato prima di me hanno già esposto le nostre posizioni sia sul provvedimento all’attenzione dei lavori dell’Aula sia sul punto specifico, che abbiamo chiesto venga introdotto nel testo, relativo al cosiddetto election day, cioè l’accorpamento nell’unica giornata del 7 giugno delle elezioni europee e amministrative, come già previsto, insieme al referendum sulla legge elettorale. Credo che i banchi vuoti, così compattamente vuoti della maggioranza, siano un po’ la metafora di quello che il Governo e i partiti del centrodestra stanno cercando di fare in queste settimane: nascondere, occultare, coprire con altro tutto ciò che può creare problemi, coprire la crisi economica, negarne addirittura l’esistenza, come fa con una certa frequenza il Presidente del Consiglio, impedire che da un fatto di percezione individuale si trasformi in un dato sociale, in un dato di percezione collettiva, cercare di coprire con temi anche importanti dell’agenda politica tutto ciò che può creare problemi in casa propria. …