Tutti gli articoli relativi a: ambiente

Alluvione in Veneto. Letta «C'è grande rabbia», di Maria Zegarelli

«Due cose mi hanno colpito particolarmente: la rabbia della gente verso lo Stato – e quindi verso il governo – e il lavoro straordinario che i volontari, italiani e immigrati insieme, stanno facendo ancora in queste ore nelle zone devastate dall’alluvione». Enrico Letta, numero due del Nazareno, ieri mattina è andato in Veneto, prima a Vicenza, la città più colpita, poi a Verona, «perché il Pd sta preparando gli emendamenti alla Finanziaria ed era necessario rendersi conto di persona dell’entità dei danni». Insieme ai dirigenti locali del Pd, al sindaco di Vicenza – Achille Variati che ieri ha telefonato al Presidente della Repubblica – ieri ha incontrato tutte le categorie economiche alla Camera di Commercio. «C’è una grande tensione – racconta mentre corre verso l’aeroporto – e una grande preoccupazione perché ci sono intere zone devastate, colture di pregio, come i vitigni, ormai andate in malora, aziende fuori uso, abitazioni invase dal fango». Letta, ha sentito la novità? Dopo il vertice Lega-Pdl, Berlusconi e Bossi hanno annunciato che domani (oggi per chi legge, ndr ) …

"La rabbia dei veneti", di Ferdinando Camon

Le zone sommerse del Veneto sono tante, nelle province di Padova, Verona e Treviso l’acqua è arrivata a due metri sopra il pavimento di case, fattorie, aziende, fabbriche. Le persone evacuate sono più di tremila, intorno agli allevamenti gli animali morti galleggiano a migliaia: ma è stato così fin da subito, quando i fiumi han rotto gli argini, il giorno di Ognissanti, e allora come mai la nazione lo scopre con enorme ritardo? Come mai Bertolaso è venuto il 7 novembre, e Berlusconi e Bossi il 9? È questo che offende e fa arrabbiare i veneti. È di questo che s’è lamentato il governatore Luca Zaia. Leggevamo i grandi giornali nazionali e sull’alluvione non trovavamo che qualche brandello di cronaca, sepolto nelle pagine interne. Guardavamo i tg e vedevamo sempre la saga di Sarah e quella di Ruby, e sulla catastrofe che faceva scappare migliaia di famiglie solo qualche cenno disinformato, o un oltraggioso silenzio. Noi ci aspettavamo di finire in prima pagina, o in apertura dei tg. Interessarsi a Ruby vuol dire divertirsi sull’eros …

"ll Nordest resta una periferia", di Ilvo Diamanti

Continua a piovere nel Veneto. A Caldogno, Cresole, Rettorgole Lobbia. E a Vicenza. Dove il Bacchiglione è esondato a Ognissanti. Ha sommerso case, botteghe, aziende, garage. L´acqua è arrivata improvvisa, violenta e limacciosa. Ha fatto danni pesanti. Alle abitazioni, alle attività, alle cose. Alcune persone sono morte. Migliaia di sfollati. Al proposito ho scritto una Bussola (su Repubblica. it) quasi una settimana fa. In tempo reale. Come alcuni sanno, io abito a Caldogno, anche se il lavoro mi porta spesso – anzi: prevalentemente – lontano. L´alluvione mi ha sfiorato. Si è fermata a pochi chilometri da me. La strada che attraversa Rettorgole e si dirige a Vicenza ora è transitabile. Ma ai lati, ammassate, vi sono ancora le cose – mobili, elettrodomestici e altri oggetti – abbandonate dai residenti. Distrutte dall´acqua e dal fango. La strada per Cresole, invece, è ancora chiusa. Vi transitano solo i residenti e i mezzi della protezione civile. Prima di arrivare a Ponte Marchese, al confine tra Caldogno e Vicenza, sulla destra si scorge il presidio dei No Dal Molin. …

"Un new deal per l'ambiente", di Mario Tozzi

Mentre si sta ancora spalando via il fango del Veneto dal settore più produttivo d’Italia, il retaggio monumentale della nostra storia si sbriciola sotto le stesse perturbazioni meteorologiche a Pompei. Ma il problema non è la pioggia, e la soluzione più culturale che tecnologica. Il fulcro concreto del New Deal lanciato dal presidente Roosevelt appena dopo il crollo in Borsa del 1929, fu, non a caso, la messa in sicurezza di un territorio soggetto a frane e alluvioni, pur non avendo una tradizione di manutenzione idraulica e geologica per via di una storia ancora troppo breve. Non si puntò tanto sull’industria pesante (non ancora legata alla guerra), né su una ristrutturazione agricola (la rivoluzione dei pesticidi era di là da venire), ma sul risanamento delle criticità ambientali, ovviamente con i metodi noti allora: cemento armato a pioggia, interventi duri di idraulica ingegneristica, canalizzazioni e dighe (ottenendo così anche importanti quote di energia). Che non fossero i metodi giusti lo si è capito solo nel 2005, quando Katrina ha messo in ginocchio New Orleans, comprese le …

Oltre all'emergenza, subito un piano per la riqualificazione del territorio

Dichiarazione del segretario Bersani sul maltempo in Veneto: “il governo intervenga non solo dichiarando l’emergenza. Basta interventi di propaganda”. Il Segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, ha chiesto al Governo di intervenire immediatamente non solo con la dichiarazione dello stato di emergenza per superare la drammatica situazione venutasi a creare per colpa del maltempo e del dissesto del territorio in Veneto e in altre regioni. “Il bilancio dei danni è decisamente allarmante. Il Governo – ha dichiarato Bersani – deve assumere immediatamente su di se questa emergenza destinando risorse straordinarie a questi territori e programmando, anche su scala nazionale, una serie di interventi strutturali capaci di riqualificare il sistema idrogeologico oggi ancora al di sotto degli standard di sicurezza. Oltre alla doverosa ed immediata gestione dell’emergenza, che deve essere reale e non soltanto di stampo propagandistico come accaduto con il terremoto dell’Aquila e con i rifiuti in Campania, serve un piano di messa in sicurezza dei territori: un impegno prioritario per le nostre comunità e per lo sviluppo del nostro Paese. Il Governo è, …

"L'emergenza continua dei rifiuti campani", di Claudio Cicatiello*

A meno di due anni dall’approvazione del piano Bertolaso che avrebbe dovuto risolvere definitivamente l’emergenza rifiuti in Campania è scoppiata una nuova crisi. Perché? Non sono state individuate soluzioni condivise sulla localizzazione degli impianti. La realizzazione dei tre inceneritori e delle dieci discariche previste è in forte ritardo. I politici locali hanno interesse a cavalcare il malcontento dei loro elettori. Ora anche il presidente del Consiglio ha sconfessato il piano originario. Prevedibile che l’emergenza rifiuti si ripresenti entro breve tempo. A meno di due anni dalla dichiarazione di fine emergenza, Napoli e l’area metropolitana sono di nuovo invase dai rifiuti: come è potuto accadere, e soprattutto perché? Nel 2008 l’emergenza rifiuti a Napoli e in Campania aveva raggiunto il suo culmine, ma in realtà altre fasi di crisi c’erano state sul finire degli anni Novanta e nel 2002-2003, per poi acuirsi di nuovo a partire dal 2006. IL PIANO BERTOLASO DEL 2008 Il motivo delle crisi ricorrenti è sempre lo stesso: la mancata realizzazione di impianti sufficienti per lo smaltimento dei rifiuti, a causa dell’incapacità …

"Ambiente, la scure del governo tagliato un miliardo di euro Rapporto Wwf: i fondi ridotti del 60 per cento in tre anni", di Giovanni Valentini

La legge di stabilità sancisce l´agonia del ministero: la penalizzazione più pesante mentre aumenta il degrado del territorio. L´hanno chiamata, eufemisticamente, “Legge di stabilità”. Ma, almeno per quanto riguarda l´ambiente, bisognerebbe ribattezzarla legge di instabilità. O meglio, di destabilizzazione del suolo, del territorio, delle aree protette, insomma di quell´immenso patrimonio naturale su cui pure si fonda la maggiore industria nazionale: quella del turismo. Sono tali e tanti i tagli in questo campo da prefigurare addirittura lo smantellamento o la liquidazione del ministero che è o dovrebbe essere istituzionalmente preposto – appunto – all´Ambiente e alla Tutela del territorio e del mare. Le cifre contenute nella cosiddetta “Legge di stabilità” (ex Finanziaria), predisposta dal governo Berlusconi, parlano chiaro. Nel 2011, come denuncia un Rapporto del Wwf Italia, il bilancio complessivo del ministero affidato a Stefania Prestigiacomo sarà ridotto a un terzo di quello del 2008, anno d´insediamento del governo Berlusconi: da un miliardo e 649 milioni di euro ad appena 513 milioni. Una decurtazione secca di un miliardo. E nel triennio successivo, lo stanziamento verrà ridotto …