Tutti gli articoli relativi a: ambiente

"Sui rifiuti dietrofront del governo. A sorpresa passa la linea del Pd", di Gianni Del Vecchio

Il nuovo decreto sconfessa il vecchio piano Bertolaso: via Cava Vitiello e altre due discariche Di buon mattino il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, si presenta a palazzo Chigi, dove sta per cominciare un consiglio dei ministri delicato, quello che deve approvare il decreto legge per risolvere il problema dell’emergenza rifiuti in Campania. Una presenza abbastanza strana: di solito il leader del primo partito d’opposizione non interferisce direttamente con l’attività di governo. Ma ancora più singolare è l’incontro “casuale” con il ministro dell’interno, Roberto Maroni. Al leghista, Bersani esprime tutte le sue perplessità su quello che l’esecutivo sta per approvare, ovvero la delega ai presidenti delle province campane dei poteri necessari alla costruzione dei termovalorizzatori. Cosa pericolosa per diversi motivi: prima di tutto perché i due politici ai quali verrebbero affidati poteri commissariali (il napoletano Luigi Cesaro e il salernitano Edmondo Cirielli) sono anche deputati; e poi perché la provincializzazione del ciclo dei rifiuti, introdotta con la legge voluta da Bertolaso più di un anno fa, non ha funzionato, mostrando come le province siano …

Rifiuti, allarme della commissione ecomafie "Napoli va verso il disastro ambientale", di Patrizia Capua

Napoli verso il «disastro ambientale». Oltre 10 mila tonnellate di rifiuti in tutta la provincia, poco più di 3.500 in città. A lanciare l´allarme è Gaetano Pecorella del Pdl, presidente della commissione parlamentare sulle ecomafie, dopo una fitta giornata di audizioni in prefettura con le autorità locali. Disastro ambientale perché, spiega Pecorella, «le 10 mila tonnellate in meno di un mese potrebbero diventare 60 mila se non si deroga subito dalla gestione provinciale dei rifiuti». Per la crisi, la situazione igienica continua a peggiorare, a rischio ospedali e scuole. Caos in gran parte dei Comuni dell´area vesuviana. A Ercolano cumuli di spazzatura vicino agli scavi archeologici. La commissione ha sorvolato alcune aree tra Taverna del Re e il Vesuvio, «vedendo – dice Pecorella – discariche esaurite, montagne di rifiuti, gabbiani in volo e milioni di ecoballe». Assenti all´audizione i deputati campani del Pdl. Per gli esponenti Pd della commissione, Vincenzo De Luca, Stefano Graziano e Alessandro Bratti, «è una situazione ben più grave di quella ereditata due anni fa dal governo Berlusconi che disse di …

"La missione del successore di Bertolaso", di Angelo Chianale*

Dunque, come preannunciato, il nuovo capo della Protezione civile è Franco Gabrielli, carriera in polizia, già direttore del Servizio segreto civile. Si chiude così l’era Bertolaso: dieci anni costellati dalla continua espansione degli interventi di Protezione civile. Il nuovo capo ha le capacità e, si spera, l’appoggio politico per normalizzare l’attività dell’istituzione. Però il nuovo capo dovrà anche avere la sensibilità di allontanare la Protezione civile dal delicato campo del controllo dell’ordine pubblico. Pochi sanno che dal 2003 esiste l’emergenza del terrorismo internazionale, dichiarata dal Governo in maniera illegittima, perché senza i limiti temporali e territoriali imposti dalla legge. Il capo della Protezione civile qui gode di inusitati poteri: può ottenere dalle società di trasporto (aereo, navale, ferroviario, stradale) l’elenco dei passeggeri; e può creare un proprio archivio di informazioni, che ogni altra autorità statale (forze di polizia, esercito, servizi) è tenuta a fornirgli. E’, questo, un esempio di competenze in materia di pubblica sicurezza affidate alla Protezione civile, saltando i ministeri interessati (Interno, Difesa). Per altre emergenze la Protezione civile può monitorare il territorio …

"Eco-incentivi, indietro tutta", di Roberto Della Seta e Francesco Ferrante

Se non vi saranno novità, dal prossimo gennaio gli italiani non potranno più contare sul credito d’imposta del 55% per le ristrutturazioni di appartamenti e condomìni a fini di miglioramento energetico. Il centrodestra aveva promesso il rinnovo dell’incentivo, introdotto 4 anni fa dal governo Prodi. E nei giorni scorsi circolava l’ipotesi che la proroga venisse inserita nel maxiemendamento alla Finanziaria: così non è stato, e ormai siamo decisamente in “zona-Cesarini”. Questa scelta, o non-scelta, è al tempo stesso stupefacente e comprensibilissima. Da una parte, questo governo e questa maggioranza hanno sempre guardato all’ambiente come ad un optional, tanto più irrilevante in tempi di crisi economica. Per loro, come disse qualche mese fa Berlusconi, «occuparsi d’ambiente quando c’è la recessione è come andare dal parrucchiere con la polmonite». Così, di Finanziaria in Finanziaria, sono stati più che dimezzati i fondi per i parchi, per la lotta al dissesto idrogeologico, per la difesa della biodiversità. E però, la decisione di far morire gli eco-incentivi alle ristrutturazioni delle case è ancora un passo oltre questa idea generale così …

«Macerie di democrazia»: l'Italia a L'Aquila il 20 novembre

Diciannove mesi dopo le 3.32 del 6 aprile 2009 gli aquilani fanno duramente i conti con una ricostruzione che non c’è, non è mai iniziata e non si vede all’orizzonte. Si sentono all’«epicentro della crisi» che coinvolge il paese intero e chiamano a raccolta tutti gli italiani per una grande manifestazione indetta per il 20 novembre nel martoriato centro del capoluogo abruzzese. Doppia è infatti la piattaforma delle rivendicazioni: una strettamente inerente agli immensi problemi degli abitanti del bacino colpito dal sisma, lasciati soli nonostante la propaganda del governo. «Solo per fare un esempio – dice Annalucia del comitato “L’Aquila Anno 1” – il Governo ci fa tornare a pagare la tutte le tasse, saremmo trattati meglio se fossimo stati evasori, che riportano il capitale in patria con il 5%». L’altra piattaforma fa appello al resto del paese, «perché la situazione dell’Aquila – dice ancora Annalucia,– non è solo un problema locale ma è il paradigma di tutte le crisi italiane, il denominatore comune sono le emergenze gestite con le deroghe, con i commissariamenti, con …

"A L´Aquila percorso blindato il premier dribbla la protesta", di Antonello Caporale

Il presidente del Consiglio mancava da 9 mesi. Il popolo delle carriole tenuto a distanza. Anche a L´Aquila piove, anche qui la fastidiosa parola d´ordine, bunga bunga!, risuona davanti ai poliziotti che difendono l´accesso alla caserma di Coppito, il luogo blindato dove Silvio Berlusconi è atteso. È un ritorno frettoloso e chiuso ai cittadini. Il premier per altre ventinove volte è giunto in città, e in decine di occasioni ha salutato e abbracciato, baciato, pianto e sorriso. Non è tempo, fuori piove. La platea è ordinata secondo le gerarchie militari, nel senso proprio del termine. Militi che attendono il conferimento della medaglia d´oro della Protezione civile. Coppito è un comando sorvegliato oltre la misura e anche la forza dei dimostranti che arrestano il passo a tre chilometri di distanza. L´acqua e il fango e le carriole mostrano il segno della tormenta politica. Ne fa le spese chi capita a tiro. E a tiro, cioè in auto, giunge il vicecommissario delegato alla ricostruzione, dottor Cicchetti. Nomina tra le più infelici e contestate, figura opaca e assai …

"Le cifre dell’ambiente In tre anni fondi tagliati di più della metà" di Alessandro Arachi

Perso un miliardo di euro, parchi e ricerche a rischio. I bilanci sono decisamente disastrati. Sotto la soglia della sopravvivenza. Dal 2008 a oggi, infatti, è stato tagliato quasi un miliardo di euro, circa i due terzi della somma totale a disposizione del ministero dell’Ambiente. Non solo. Da qui al 2013 sono in previsione ulteriori tagli, oltre 200 milioni di euro nel complesso. Sui parchi l’ultimo allarme è stato lanciato ieri, dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo: «Dopo i tagli che sono stati fatti ai fondi per i parchi, sarò costretta a chiuderne almeno la metà». ROMA Sui parchi l’ultimo allarme è stato lanciato ieri, con disperazione. Ma già più e più volte il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo aveva avvisato, cercando di attirare l’attenzione: dopo i tagli che sono stati fatti ai fondi per i parchi, sarò costretta a chiuderne almeno la metà. La verità, tuttavia, è che a dare un’occhiata ai bilanci del dicastero dell’Ambiente usciti dalla manovra economica, si può vedere come i parchi siano soltanto la punta dell’iceberg della disperazione. I bilanci sono …