"Lega double-face sui rifiuti: a Roma dice sì, al Nord no", di Gianni Del Vecchio
Il dl prevede lo smaltimento in altre regioni. Ma Cota e Zaia si tirano fuori. Umberto Bossi l’ha teorizzato due anni e mezzo fa, appena ripreso il potere dopo la parentesi prodiana. Per poter sopravvivere al logorio elettorale dell’azione di governo, è necessaria una strategia ambivalente: leali e diligenti col Pdl a Roma, populisti e contestatori sul territorio. Insomma, contemporaneamente di lotta e di governo. Poco importa dell’inevitabile corollario, e cioè la trasformazione genetica della Lega. Un partito costretto a diventare double-face, che prende decisioni impopolari a palazzo Chigi salvo contraddirle nei suoi feudi elettorali. L’emergenza rifiuti in Campania è l’ennesimo esempio di come Bossi riesca nell’impresa di far passare due messaggi contraddittori senza che nessuno se ne accorga. Nel decreto legge sui rifiuti, arrivato solo due giorni fa al Quirinale per la firma del presidente Napolitano, c’è una norma che farebbe venire l’allergia a qualsiasi leghista. Il comma 8 dell’articolo 1 chiarisce come le altre regioni dovranno farsi carico di quella parte di immondizia che la Campania non sarà in grado di smaltire con …