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"Lega double-face sui rifiuti: a Roma dice sì, al Nord no", di Gianni Del Vecchio

Il dl prevede lo smaltimento in altre regioni. Ma Cota e Zaia si tirano fuori. Umberto Bossi l’ha teorizzato due anni e mezzo fa, appena ripreso il potere dopo la parentesi prodiana. Per poter sopravvivere al logorio elettorale dell’azione di governo, è necessaria una strategia ambivalente: leali e diligenti col Pdl a Roma, populisti e contestatori sul territorio. Insomma, contemporaneamente di lotta e di governo. Poco importa dell’inevitabile corollario, e cioè la trasformazione genetica della Lega. Un partito costretto a diventare double-face, che prende decisioni impopolari a palazzo Chigi salvo contraddirle nei suoi feudi elettorali. L’emergenza rifiuti in Campania è l’ennesimo esempio di come Bossi riesca nell’impresa di far passare due messaggi contraddittori senza che nessuno se ne accorga. Nel decreto legge sui rifiuti, arrivato solo due giorni fa al Quirinale per la firma del presidente Napolitano, c’è una norma che farebbe venire l’allergia a qualsiasi leghista. Il comma 8 dell’articolo 1 chiarisce come le altre regioni dovranno farsi carico di quella parte di immondizia che la Campania non sarà in grado di smaltire con …

Montagne di rifiuti e di bugie

Una storia di ordinaria follia. Quella di ieri è stata la giornata più surreale e significativa su come il governo pensa di risolvere il problema dei rifiuti a Napoli. Un escalation di mediocrità, approssimazione e falsità iniziate già all’apertura del Parlamento. Questa una sintesi cronologica. La politica italiana si è svegliata con l’amara diagnosi fatta dagli ispettori della Ue sulle condizioni della spazzatura a Napoli. Un giudizio semplice e impietoso: la situazione è la stessa registrata due anni fa nel massimo dell’emergenza. Ma come? Ben 7 volte Berlusconi aveva dichiarato di aver fatto il miracolo e di aver risolto il problema dei rifiuti già nel primo Consiglio dei ministri che, per la gioia dei media, si era svolto a Napoli. Cosa è successo nel frattempo? Cosa è successo mentre Bertolaso si affrettava a nascondere la spazzatura sotto il tappeto? Napoli è stata abbandonata. Napoli ha acquisito la nomea mondiale di sporcizia e di degrado. Insomma Napoli, grazie alla politica del ghe pensi mì è diventata una discarica di munnezz’. Complimenti. L’allarme riproposto con forza nell’ultimo …

"Napoli pattumiera del nord la camorra guadagna 20 miliardi", di Roberto Saviano

Berlusconi ha detto 7 volte che l’emergenza era finita. Ma la Campania è invasa dalle ecoballe. Ci vorranno 56 anni per smaltirle tutte. Problemi dal ’94. Un’incapacità pagata 780 milioni l’anno, 8 miliardi in 10 anni. Il monte più alto d’Europa è il Monte Bianco: 4810 metri. Il più alto del mondo è l’Everest, con i suoi 8848 metri. Ma se noi immaginassimo una montagna fatta con i rifiuti illegali supererebbe la somma dei due: qualcuno ha calcolato che avrebbe una base di tre ettari e sarebbe alta più di 15mila metri. Quest’immensa mole è una preziosa fonte di reddito per la criminalità organizzata. Questo spiega perché in Campania la storia dell’immondizia lasciata a marcire per strada è, purtroppo, una storia infinita. Gli ispettori europei sono arrivati a Napoli e ci hanno detto quello che i napoletani sapevano già: e cioè che nulla è cambiato rispetto a due anni fa. In realtà è peggio. L’emergenza dura dal 1994. È moltissimo tempo. Vuol dire che un ragazzo che oggi ha 16 anni è cresciuto con l’idea …

Rifiuti: Bianchi, "Governo allo sbando, decreto solo annunciato"

Dichiarazione di Stella Bianchi della segreteria del Partito Democratico, responsabile Ambiente Dopo i miracoli il governo annuncia anche i decreti legge. Quattro giorni dopo il Consiglio dei ministri ancora non c’è traccia del testo del decreto legge per affrontare l’emergenza rifiuti in Campania, come testimoniato oggi dal presidente della Repubblica. Un governo irresponsabile, completamente allo sbando, in preda a guerre di potere animate da interessi non dichiarabili, che continua a calpestare ogni regola istituzionale e di buon senso e a gettare discredito sul nostro paese. Oggi gli ispettori della Commissione europea troveranno, purtroppo, tonnellate di rifiuti nelle strade di Napoli e della provincia e ancora nessun piano concreto per affrontare l’emergenza e costruire l’ordinaria gestione del ciclo dei rifiuti. Il governo sta giocando sulla salute dei cittadini una partita di potere che sembra destinata solo a spartire commesse piuttosto che ad affrontare in modo serio l’emergenza mai finita. E’ il momento della responsabilità. Il PD con i suoi gruppi parlamentari ha presentato giovedì le sue proposte; non cambieremo atteggiamento e continueremo a mettere i cittadini …

"Rifiuti, a Napoli gli ispettori Ue è allarme per il rischio sanitario", di Cristina Zagaria

Da oggi i controlli. In provincia 8.000 tonnellate per strada. Niente discariche e gli impianti Stir non riescono più ad accogliere la frazione umida. Allo stremo, dopo un mese di crisi. Senza via d´uscita, con gli impianti al collasso. Spaventata, perché si temono epidemie. Ecco Napoli. Oggi la città si sveglia con tremila tonnellate di rifiuti non raccolti. In provincia si superano le ottomila. Cumuli di sacchetti appesantiti e sfaldati delle piogge, che occupano marciapiedi, strade, isolati e si innalzano fino a ricoprire le vetrine dei negozi con i primi addobbi di Natale o le facciate dei palazzi. E se nel centro città l´immondizia abbandonata diventa l´amaro banchetto per gabbiani e piccioni, che si avventurano voraci per le strade cittadine, dalla periferia (Poggioreale e San Pietro a Patierno) arrivano le prime segnalazioni per le invasioni di topi. L´attenzione è massima. Oggi è in città la delegazione della Unione Europea. Ispezione ufficiale. La missione dei tecnici, guidata dalla responsabile della direzione generale Ambiente Pia Bucella, intende fare il punto della situazione nella regione, dopo la condanna …

"L'Aquila chiama l'Italia e l'Italia risponde", di Stefania Pezzopane*

L’Aquila ha chiamato l’Italia e l’Italia ha risposto, con entusiasmo e con generosità. Sorprendenti le code di tanti cittadini, per firmare la proposta di legge popolare. Una prova tangibile che una tragedia come questa non si può gestire con ordinanze o decreti, ma è necessaria una legge che stanzi risorse concrete, dia certezze sui tempi della ricostruzione e restituisca poteri agli enti locali. Dispiace constatare l’assenza, per la prima volta di alcuni gonfaloni, tra cui quello della Provincia dell’Aquila. Una mancanza di rispetto per i 25mila che hanno sfilato, anche sotto la pioggia battente. Al governo chiediamo di dare risposte alle istanze della popolazione. Non ci accontenteremo di altre vane promesse o di inutili ed estenuanti rinvii, a cui finora siamo stati costretti. * Responsabile nazionale PD per la ricostruzione ****** L’Aquila chiama Italia: in migliaia sotto la pioggia battente per gridare il dolore della città «Riprendiamoci la città». Uno striscione lungo oltre dieci metri è stato srotolato all’Aquila al passaggio del corteo dal ponte Belvedere, uno dei ponti simbolo della città, alle porte dellazona …

"Sui rifiuti il governo è impotente, chiede aiuto alla Ue e alle regioni", di Gianni Del Vecchio

Lunedì un pool di esperti europei arriva a Napoli su esplicita richiesta dell’esecutivo. Gli indizi che provano il fallimento del governo nella gestione dell’emergenza rifiuti a Napoli si fanno giorno dopo giorno più numerosi. Il primo è emerso giovedì mattina: il decreto legge varato dal consiglio dei ministri sconfessa completamente il piano Bertolaso, adottato non più tardi di due anni fa e che doveva essere la soluzione di tutti i mali. Il secondo è saltato fuori sempre giovedì ma in serata, quando il ministro Fitto ha detto senza mezzi termini che dal caos munnezza si può uscire solo se le altre regioni italiane collaboreranno e accetteranno una parte dell’immondizia campana. Il terzo è arrivato ieri: l’Unione europea ha fatto sapere che invierà degli esperti nella città partenopea su esplicita richiesta del governo italiano. Insomma, tre indizi che provano come Berlusconi non sappia più che pesci pigliare, travolto da una situazione ormai fuori controllo. La destra quindi si appella a Bruxelles. «Il governo italiano ci ha chiesto tutto l’aiuto o l’assistenza e consigli che possiamo fornire …