Tutti gli articoli relativi a: ambiente

"Napoli ancora sotto la spazzatura è fallito il miracolo di Natale", di Cristina Zagaria

Nonostante le ripetute promesse di Berlusconi la situazione non è cambiata. Cumuli ovunque: ieri per le strade della città c´erano 2.200 tonnellate non raccolte. Camion carichi di rifiuti che rimangono ore (giorni) in fila davanti agli stabilimenti. Camion che tornano indietro, senza scaricare. Camion che non riescono a tenere il ritmo della città. Seguendo gli autocompattatori stipati di immondizia, che fanno il giro dell´oca, si comprende la schizofrenia di una città che torna in emergenza e si prepara a passare un Natale sommersa dai rifiuti, tra scioperi, inchieste della magistratura per infiltrazioni mafiose nei cda delle aziende che gestiscono la raccolta e cittadini esasperati per le strade invivibili e il paradosso degli aumenti in bolletta per la Tarsu. Il miracolo di Napoli pulita è fallito ancora una volta, nonostante le ripetute promesse del premier Berlusconi. Ieri per le strade di Napoli c´erano 2.200 tonnellate di immondizia non raccolta, a cui si devono aggiungere le oltre seimila della Provincia. Cumuli ovunque. Soprattutto nel centro storico. Il Comune non riesce neanche più a tutelare i percorsi turistici. …

"Sorpresi da una precipitazione annunciata", di Luca Mercalli

Una banale nevicata diventa «una scintilla che fa esplodere una società sempre sull’orlo del collasso». La Stampa, 18 dicembre 2010 Appennino Pistoiese, è mezzanotte di giovedì, la luna splende in un gelido cielo, non c’è da credere che domani nevichi, ma si sa, oggi le previsioni meteo sono quasi infallibili. A guardar bene c’è un sottile velo di cirrostrati che avanza da occidente, appena un alone attorno alla luna, eccolo lì l’indizio. Alba di venerdì 17, cielo plumbeo e primi fiocchi, alla stazione di Prato comincia a imbiancare per terra. Treni in ritardo, anche il mio intercity da Napoli, dove tuttavia non nevica e ci sono tre gradi. Passato l’Appennino i prati sono verdi, a Bologna termometro a meno quattro, qualche fiocco svolazzante e altri treni in ritardo. La neve ricompare a Forlì e a Rimini ce ne sono dieci centimetri, un paesaggio fiabesco che prosegue lungo un ceruleo Adriatico fino in Puglia, dove però la nevicata si era fatta vedere soprattutto mercoledì e giovedì: a Bari appena una spruzzata. E non è certo la …

Emergenza rifiuti a Napoli. C'è un decreto per NON risolverla

Alla Camera gli unici miglioramenti dagli emendamenti PD. Ma la destra boccia quelli per la raccolta differenziata, la legalità e la trasparenza negli appalti. “Il decreto voluto dal governo Berlusconi è del tutto inadeguato e contiene scelte sbagliate che aggraveranno l’emergenza rifiuti smentendo clamorosamente i miracoli continuamente annunciati dal premier”. La sonora bocciatura del decreto sull’emergenza rifiuti arriva dalla capogruppo del Pd nella commissione Ambiente, Raffaella Mariani e dal deputato democratico eletto in Campania Tino Iannuzzi, che annunciano: martedì 21 dicembre voteremo no. Stella Bianchi, responsabile Ambiente della Segreteria PD è lapidaria: “Alla prima prova il governo Berlusconi dimostra di sbagliare ancora. Nel decreto continuano a restare in capo alle province, e non ai comuni, le competenze fondamentali nonostante il fallimento della loro azione sia sotto gli occhi di tutti, non c’è un impegno alla riduzione dei rifiuti da inserire nel piano regionale, ancora assente, sono previsti commissari straordinari per l’indicazione delle discariche invece di criteri tecnici rigorosi e trasparenti. C’é solo il passo avanti della chiara assegnazione al presidente della regione della responsabilità di …

"Rifiuti, la promessa mancata del premier due settimane dopo è ancora emergenza", di Conchita Sannino

A Napoli serrata dei ristoratori, lungomare listato a lutto per protesta. In strada 1.800 tonnellate di “monnezza”. L´assessore: “Temo un Natale terribile”. La via dei Miracoli è ancora lastricata di immondizia. In tutti i sensi. Scadono domani le «due settimane» fissate dal premier Berlusconi, nel corso del vertice di fine novembre, come ultimo termine entro cui ripulire un territorio sfigurato. Ma a Napoli c´è ancora una montagna di rifiuti che fermenta sotto il cielo tiepido: 1.800 tonnellate. E la stessa ragnatela fatta di milioni di sacchetti, plastiche e cassonetti dati alle fiamme, detriti di ogni tipo, resti organici, avviluppa anche la provincia. Falliti i tentativi di sversare nelle province campane, è rimasta per ora sulla carta la disponibilità delle regioni Lazio, Toscana, Marche, Molise ed Emilia Romagna. Unica eccezione la Puglia, che – forse – completati i test sui rifiuti, accoglierà da stasera le prime tonnellate made in Campania. A Napoli, intanto, i cumuli divorano anche stradine e squarci di centro storico, compresa la suggestiva stradina (dei Miracoli, appunto) che porta ai conventi seicenteschi del …

"Il vertice dimenticato di Cancun", di Mario Tozzi

C’era una volta una bella riunione di uomini di buona volontà che decisero di darsi da fare per ridurre il proprio impatto ambientale sul pianeta. Partirono dal clima, che si stava surriscaldando, e stilarono un protocollo, a Kyoto, che non sarà stato un granché, ma almeno pretendeva impegni precisi e imponeva una legislazione dove prima c’era deregulation assoluta. Quegli uomini si sono riuniti tante volte dal 1992 (anno del primo summit per la Terra a Rio de Janeiro) al 2010 (Copenaghen), ma non sono riusciti ancora a mantenere nemmeno una delle loro promesse. Quegli stessi uomini si riuniscono ora a Cancun, in Messico, nel disinteresse generale. Ma c’è da meravigliarsi se l’attenzione dei cittadini e dei media sia spostata altrove? Quando si grida all’allarme per tanto tempo e poi non si prende nemmeno una decisione coraggiosa e, anzi, si lascia che le cose vadano come sempre o quasi, il minimo è che la credibilità si perda per strada. Quando il problema è troppo grande noi uomini preferiamo distogliere lo sguardo, impicciati come siamo in meccanismi …

"Così Napolitano ha riscritto il dl rifiuti", di Gianni Del Vecchio

Il capo dello stato apprezza e non dimentica l’emergenza di Napoli: il nuovo testo del decreto indebolisce Cosentino e Cesaro. La scorsa settimana il ministro Mara Carfagna ha provato a tener fuori «gli affaristi che comandano nel Pdl», come lei stessa li ha definiti, dalla gestione dei termovalorizzatori in Campania, arrivando addirittura a minacciare le dimissioni. Ma è stata sonoramente sconfitta dai “Cosentino boys”, tanto da essere costretta a rinculare e accettare l’egemonia del gruppo dirigente campano, riuscendo però a strappare in cambio del suo subitaneo dietrofront la candidatura a sindaco di Napoli. A proteggere la Campania dall’assalto degli affaristi ci ha però pensato qualcun’altro, con uno spessore ben diverso da quello del ministro delle pari opportunità. Il presidente della repubblica, Giorgio Napolitano ha costretto palazzo Chigi a cambiare il decreto sui rifiuti. Solo dopo aver verificato la bontà dei cambiamenti ha acconsentito a firmare il provvedimento. Modifiche sostanziali, che avranno un effetto politico ben preciso: estrometteranno i due presidenti delle province di Napoli e Salerno, i cosentiniani Luigi Cesaro ed Edmondo Cirielli, dal processo …

"Bertolaso, l'ultima vergogna", di Marco Guzzetta

La moglie di un sottosegretario. I figli dei giudici amici, dei generali amici e dei boiardi amici. Perfino la nipote di un cardinale. Tutti assunti (a tempo indeterminato) dalla Protezione civile un minuto prima del cambio della guardia. Con soldi sottratti ai terremotati Questo si chiama “mettere in sicurezza”, solo che più dell’Italia sommersa dalle alluvioni la Protezione civile sembra esperta nel rendere sicure le poltrone del suo personale. E così mentre tutto frana, Guido Bertolaso stabilizza i suoi fedelissimi: 150 precari, spesso d’alto rango, vengono assunti nel botto finale della gestione che ha alternato successi a scandali fino a diventare nel bene e nel male simbolo del modello berlusconiano di governo. Tutto grazie a una nuova legge che prevede “l’assunzione di personale a tempo indeterminato, mediante valorizzazione delle esperienze acquisite presso il Dipartimento dal personale titolare di contratto di collaborazione coordinata e continuativa”. Mentre la pubblica amministrazione falcia i ranghi e il precariato diventa condizione di vita, negli uffici che dipendono da Palazzo Chigi c’è un’ondata di piena di assunzioni che garantisce lo stipendio …