Tutti gli articoli relativi a: ambiente

Nucleare, il dietro front del governo è una vittoria del Pd

Bersani: “Ora il governo risponda sulle energie rinnovabili, noi lavoreremo per raggiungere il quorum perché vogliono depotenziare il referendum”. E annuncia un question time sulle politiche energetiche. Finocchiaro: “Il governo vuole nascondere il suo fallimento aggirando il voto”. Bianchi: “Vigileremo perché la marcia indietro sia definitiva, ora un piano energetico nazionale”. “Sul nucleare il governo con ogni evidenza scappa dalle sue stesse decisioni, è una vittoria del PD”. Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, al termine della riunione della segreteria ha commentato la notizia che il Governo ha deciso di soprassedere sul programma nucleare e ha inserito nella moratoria già prevista nel decreto legge omnibus, all’esame dell’aula del Senato, l’abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione di impianti nucleari nel Paese. ”Credo che questa – ha proseguito il segretario- sia in ogni caso una vittoria nostra, di chi già prima dell’incidente in Giappone aveva messo in luce l’assurdità del piano così come il governo lo aveva concepito. Per noi è positivo ma non è abbastanza, perché è chiaro che il governo …

Carbone pulito, gas e rinnovabili ecco l´energia del dopo-Fukushima", di Maurizio Ricci

Le scelte possibili per la nuova strategia dell´Italia. I fondi risparmiati con la rinuncia al nucleare potranno essere utilizzati per la ricerca. Carbone e metano ripuliti dalla Co2, vento, sole, anche semplicemente gas. L´energia post-nucleare o, più semplicemente, del dopo Fukushima, non è semplice, ma è possibile. Per l´Italia, anzi, grazie al referendum del 1987, più facile. Proprio perchè non abbiamo centrali atomiche, non dobbiamo, come ad esempio la Germania, affannarci a sostituirne, qui e ora, la produzione: il kilowatt nucleare, nelle nostre case, non sarebbe comunque arrivato prima del 2025-2030 e non avrebbe coperto più del 12-13% dei consumi. In realtà, il governo più che rinunciare al nucleare, lo ha accantonato. In linea di principio, fra un anno, il piano energetico promesso ieri potrebbe riesumarlo. Ma, dopo la retromarcia di ieri, sembra azzardato. Quali vie potrebbe, dunque, indicare il piano energetico 2012 e quali suggerimenti possono venire dagli altri Paesi europei? La premessa da cui partire è che, nonostante la propaganda, il nucleare è una energia costosa, perchè costoso è costruire le centrali che …

"I professionisti del trucco", di Giovanni Valentini

Nell´incauta megalomania sviluppista del governo in carica, il piano nucleare aveva assunto il valore emblematico di una “guerra santa”, una crociata per affrancare l´Italia dalla dipendenza energetica e restituirla alle “magnifiche sorti e progressive” di una vagheggiata ripresa economica. Ora, dunque, lo stop alla proliferazione delle centrali atomiche non è soltanto un dietrofront, una retromarcia, una ritirata strategica per non urtare la corrente d´opinione alimentata dall´incubo di Fukushima ed evitare così il referendum in calendario a metà giugno. È anche l´ammissione esplicita di una sconfitta annunciata. Una fuga dalle responsabilità. Una dichiarazione di impotenza programmatica. Ma è soprattutto la più smaccata e plateale rinuncia a governare un processo di crescita economica e sociale, in una prospettiva responsabile di sostenibilità: cioè di rispetto dell´ambiente, della sicurezza e della salute collettiva. Tanto il nucleare era diventato il perno di una “politica generale” per la maggioranza parlamentare di centrodestra, quanto appare adesso l´opzione scellerata e impraticabile di un´effettiva minoranza elettorale. Forse non c´è metro di paragone più concreto e preciso per misurare la distanza fra Paese (il) legale …

"La scienza e il cigno nero", di Adriano Sofri

Era difficile credere che l´Italia potesse tornare davvero al nucleare. Ora, dopo Fukushima, decisioni come la “pausa di riflessione” di un anno suonano irrisorie. Non è del solo nucleare che si tratta, ma di un intero modo di avere a che fare con la natura, e fra gli umani. Di un´intera preistoria, gloriosa e rovinosa. I colpi che subiamo senza saperli prevedere, e tanto meno prevenire, hanno riportato all´ordine del giorno la questione dell´eterogenesi dei fini, cioè della probabilità che i risultati delle nostre azioni vadano a finire lontano dagli scopi che ci eravamo proposti. Siccome l´eterogenesi dei fini è una formula difficile, ora si dice cigno nero. (I cigni neri esistono davvero – in Patagonia hanno nero il collo e rosso attorno agli occhi, bellissimi, e tutti neri in Australia). Probabilmente, oltre che rassegnarci al fatto che i frutti dell´albero che scuotiamo cadono fuori dal cesto, dobbiamo rimettere in causa gli stessi scopi che abbiamo dato per scontati lungo qualche migliaio d´anni. Abbiamo bisogno di una conversione ecologica, che è altra cosa da una …

Giappone, nuova scossa: evacuata centrale nucleare

Una scossa di magnitudo 6,3 (valutazione preliminare) è stata registrata in Giappone, con epicentro nella prefettura di Fukushima. La Tepco, il gestore della disastrata centrale nucleare, ha ordinato ai lavoratori di evacuare l’ impianto. Il terremoto, che ha avuto per epicentro Hamadori (prefettura di Fukushima) e una profondità di 10 km, secondo la Japan Meteorological Agency (Jma), è stato registrato alle ore 14,07 locali (le 7,07 in Italia). Il sisma è stato subito seguito da tre scosse minori di magnitudo compresa tra 4,1 e 4,9. La Tepco ha reso noto, dopo aver effettuato i controlli richiesti, che le pompe per raffreddare i reattori di Fukushima n.1 non hanno subito danni. La compagnia, inoltre, aveva disposto l’evacuazione dei tecnici dal reattore a scopo precauzionale, oltre che dal vicino impianto di Fukushima n.2. La scossa di oggi e quella di ieri pomeriggio hanno reso sempre più critica la situazione della centrale nucleare danneggiata. ”L’iniezione di acqua per raffreddare i tre reattori (1,2 e 3 di Fukushima) si e’ arrestata quando l’alimentazione elettrica si e’ interrotta” per il …

Terremoto l'Aquila, Bianchi: "Sulla ricostruzione il governo ha mentito"

La responsabile ambiente: “A due anni dal sisma è doveroso ricordare quanti sono scomparsi e accertare le responsabilità di quanto accaduto”. Ricerca universitaria: la ricostruzione è più lenta che in Indonesia. Due anni dal terremoto che sconvolse L’Aquila e l’Abruzzo, due anni senza chiarezza su cosa è successo e due anni in cui anche l’Indonesia è stata più veloce nella ricostruzione. “A due anni di distanza dal sisma che ha sconvolto l’Abruzzo è doveroso ricordare quanti sono scomparsi e essere vicini ai familiari delle vittime, e accertare fino in fondo le tante responsabilità di quanto accaduto quella terribile notte. Chiediamo chiarezza su chi ha autorizzato, omesso di controllare o eseguito i lavori di costruzione o rifacimento dei tanti edifici, anche pubblici, crollati per il sisma”. Così la responsabile Ambiente del Pd Stella Bianchi, al termine di una riunione della segreteria del partito dedicata anche ai problemi del dopo terremoto. “Oggi – spiega Bianchi – ancora 39mila persone sui 70mila che risiedevano a L’Aquila sono fuori dalle proprie abitazioni, in sistemazioni che li privano dei legami …

"Radiazioni 7,5 milioni di volte più alte", di Giusi Fasano

È il livello di iodio 131 nel mare della centrale. Possibili restrizioni alla vendita di pesce. È stato un altro giorno nero, ieri, per la Tokyo Electric Power Company. Anticipata da una fuga di notizie, la società che gestisce la centrale di Fukushima ha dovuto ammettere che «sì, è vero. Lo scorso 2 aprile il livello di iodio 131 nell’acqua davanti alla chiusa del reattore numero 2 era 7 milioni e mezzo di volte più alto rispetto al limite legale» . Valore che le rilevazioni di ieri danno in ribasso, «solo» 5 milioni di volte oltre il limite consentito. «Davanti al reattore 2» dice la Tepco, senza specificare un dettaglio che rende ancora più drammatica l’emergenza nucleare già gravissima: che i campioni esaminati sono stati prelevati dall’Oceano e che quindi quei numeri esorbitanti misurano la contaminazione del mare di fronte alla centrale, non quella di una pozza ai piedi dell’edificio. E c’è altro, nel mare di Fukushima: il cesio 137, misurato con valori di un milione di volte oltre la norma. Così per la prima …