Tutti gli articoli relativi a: ambiente

SOS Padania: crescita senza direzione (e senso apparente)

In un collage di problemi e grandi opere in vario stato di decomposizione un’immagine desolante fra piste, bretelle, corsie, e cittadini scavalcati dal sito www.eddyburg.it “Malpensa non decolla, battaglia sulla terza pista”, di Ettore Livini Decolla nella bufera il sogno della terza pista a Malpensa. I 2.400 metri d´asfalto più “caldi” di Lombardia sono per ora solo un disegno su una mappa topografica, parcheggiato al Ministero dell´Ambiente per l’ok alla valutazione di impatto ambientale. Ma il fronte del no al progetto («partirà solo se e quando ci saranno le condizioni per giustificarlo» mettono le mani avanti alla Sea) si sta rivelando ben più ampio e agguerrito del previsto. Ci sono gli ambientalisti, in trincea per proteggere 400 ettari di bosco nel Parco del Ticino, Succiacapre e Averla minore; molti sindaci – uno schieramento che va da Pdl e Lega fino al Pd – in difesa di un territorio che all’espansione (e poi alla crisi) dello scalo ha già pagato un pedaggio salatissimo. E ora persino le compagnie aeree convinte che l’opera da 300 milioni sia …

"Pd: «La manovra svende il patrimonio artistico»", di Ste. Mi.

Ricordate i famigerati tentativi di vendere il patrimonio artistico di passate legislature berlusconiane? Furono sventati. Che ora ci stiano riprovando? Sotto sotto, sì, accusano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante. E non rischiano certo monumenti e luoghi d’arte come il Colosseo. Rischiano pezzi dello Stato di cui ogni tanto aleggia la possibilità di svendita come l’Arsenale di Venezia. «Nascosto tra decine di commi nella manovra finanziaria c’è un blitz che rischia di privatizzare il patrimonio storico e paesistico del nostro Paese: ai commi 17 e 18 dell’articolo 10 si prevede infatti – scrivono in una nota Della Seta e Ferrante – che lo Stato possa dare in pagamento ai propri creditori, al posto delle somme dovute, i propri gioielli di famiglia». Le ricchezze pubbliche ai creditori dello Stato dunque? «Il tutto – prosegue la nota congiunta dei due parlamentari democratici – senza nessun paletto che eviti l’alienazione di beni di valore storico, culturale e paesaggistico, e senza la possibilità di scongiurare cambiamenti di destinazione d’uso che trasformino, per esempio, un antico …

"Ora basta ambiguità", di Gianfranco Morgando

In Valle di Susa il confine tra la legalità e l’illegalità sarebbe superato. Le violenze di domenica rappresentano una sconfitta per gli amministratori locali le cui legittime critiche al progetto e richieste di confronto hanno finito per essere travolte dall’incapacità di distinguersi da chi ha costruito la piattaforma della manifestazione sulla parola “assedio”. E dimostrano che non è più possibile la convivenza tra chi intende rappresentare gli interessi delle comunità locali e chi li strumentalizza per finalità di violenza ed illegalità. Dissentire è legittimo, ma la vergognosa aggressione portata contro le forze dell’ordine e gli operai non è avvenuta per caso, perché è stata chiaramente annunciata e preparata. I fatti di domenica sono la logica conseguenza delle irresponsabili parole d’ordine pronunciate da parte di chi ha invocato l’assedio al cantiere, nonché del clima di paraguerriglia creato da chi ritiene di poter agire al di fuori delle leggi dello stato. Una minoranza fanatica ha “militarizzato” la Valle prima usando linguaggi bellicosi (parlando di «truppe», di «battaglia di tutte le battaglie» o invocando pericolosi parallelismi con i …

"Cibo, il mondo ha riserve soltanto per 116 giorni", di Roberto Giovannini

Le riserve Nel 2002 erano il 29,9% del consumo annuo. Oggi siamo solo al 21%. La sopravvivenza di un essere umano richiede 1.800 chilocalorie al giorno. Il livello nei silos è ai minimi mentre riparte la speculazione sulle terre e i biocarburanti. Millesettecentocinquant’anni prima di Cristo gli Egizi accumulavano in appositi depositi riserve di grano e altri cereali. Nel 498 avanti Cristo, la dinastia imperiale cinese degli Zhou orientali costruì degli immensi granai pubblici, acquistando al prezzo «normale» quando i raccolti erano abbondanti, e i prezzi erano bassi, e rivendendo allo stesso prezzo «base» in caso di carestia e prezzi elevati. Anche i Romani misero in piedi un sistema simile per calmierare il prezzo degli alimenti. Quello che fecero egizi, cinesi e romani – invece – non lo facciamo noi oggi. Anche se la sfida di alimentare quasi 7 miliardi di esseri umani è sempre più titanica, anche se una o due stagioni consecutive di raccolti negativi – come avvenne nel 2007-2008 – uccidono decine di milioni di persone e gettano nel baratro della fame …

"La differenza fra un treno e un golpe", di Michele Brambilla

Sarebbe fin troppo banale condannare la guerriglia in Val di Susa dicendo che mai e poi mai si può giustificare l’uso della violenza, che una cosa sono le proteste pacifiche e un’altra i lanci di pietre e di bombe carta, eccetera eccetera. Tutte considerazioni ovvie, anche se doverose. Ma questa volta crediamo che si possa dire qualcosa di più, oltre alla solita litania di «sdegno», «indignazione», «ferma condanna» e così via. Il punto è la distinzione tra la manifestazione del mattino e quella del pomeriggio. La prima è stata pacifica, con famigliole in corteo. La seconda la gazzarra che sappiamo, con i famigerati black bloc in azione. Tra i manifestanti del mattino e quelli del pomeriggio, o se volete tra gli storici comitati No Tav e i professionisti della violenza, c’è dunque una differenza netta. Questa sarebbe appunto la considerazione scontata e banale. Quella meno scontata e meno banale, invece, riguarda i toni, le dichiarazioni, i discorsi che purtroppo abbiamo sentito anche dai manifestanti non violenti. Abbiamo sentito parlare di militarizzazione della valle, di violenza …

"Il dovere di distinguere", di Carlo Galli

Per fortuna non c´è stata, in Val di Susa, una replica dei fatti di Genova di dieci anni fa. Come allora, la violenza premeditata si è infiltrata nelle proteste di massa; a differenza di allora la risposta delle forze dell´ordine è stata ferma, ma professionale. E questo è un fatto positivo. Ma c´è stata anche un´altra differenza: c´è stata – da parte di Beppe Grillo – l´offerta di una sponda politica alla protesta, che non ha distinto a sufficienza, e con la dovuta chiarezza, fra critica (anche radicale) e violenza. Parlare di “guerra civile” in corso, affermare “siete tutti eroi”, inneggiare alla “straordinaria rivoluzione” che si oppone alle “prove tecniche di dittatura”, significa che il linguaggio politico sta deragliando. Che il populismo demagogico grillino sta perdendo il controllo della situazione, e gioca ormai al tanto peggio tanto meglio. Che sta investendo politicamente non solo sull´emozione, come di solito fa, ma sull´esasperazione, sulla confusione. E invece è cruciale, ora, sapere esercitare la distinzione concettuale – e pratica – fra protesta e violenza: tanto lecita la prima …

"La Liguria prende i rifiuti napoletani", di Alessandro Fulloni

No della Lombardia: se vogliono, mandiamo esperti in discariche. La Liguria darà una mano e accoglierà 20 mila tonnellate di spazzatura che stanno marcendo tra le strade di Napoli. Con la Sicilia è prossima un’intesa. Sondaggi sono in corso con Puglia, Emilia Romagna, Marche, Calabria, Toscana e Friuli Venezia Giulia. «Nessun contatto» invece con la Lombardia. Anche se il governatore Formigoni ha messo a disposizione «dei propri specialisti che potrebbero scendere in qualunque momento» nel capoluogo campano per «impostare la soluzione definitiva del problema» . Sono i primi effetti del decreto legge sui rifiuti che favorisce accordi diretti tra Regioni disponibili ad aiutare la Campania a fronteggiare l’emergenza. Una misura però definita dal presidente della Repubblica Napolitano «non rispondente alle attese» , tanto da sollecitare «interventi ulteriori» . Ieri a Napoli erano 1.250 le tonnellate da rimuovere. Circa 15 mila quelle sparse in tutta la provincia dove la situazione è critica e si registrano ancora roghi. Un giro di telefonate tra presidenti ha accelerato le procedure dello smaltimento. «Stiamo superando la criticità attuale, anche se …