Tutti gli articoli relativi a: ambiente

Gas Rivara, parlamentari Pd “Il deposito non si farà” – comunicato stampa 04.11.14

  “Non è vero che lo Sblocca Italia ha riaperto la strada alla realizzazione del deposito interrato di gas a Rivara. E’ il parere della Regione, introdotto nell’art. 38 grazie al lavoro di noi parlamentari in Commissione, il nostro argine più sicuro contro progetti non voluti dai territori”: con queste parole i parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni e Stefano Vaccari fanno chiarezza sulle voci che si stanno rincorrendo nell’Area Nord, spesso alimentate ad arte da chi difende interessi di parte. Ecco la loro dichiarazione: «Finché in questa Regione il Partito democratico sarà forza di governo il deposito interrato di gas a Rivara non verrà realizzato. Questa è una delle poche certezze nelle voci che si vanno rincorrendo nella Bassa, in alcuni casi fatte circolare ad arte da chi difende interessi di parte. Ricordiamo, innanzitutto, che per quanto riguarda Regione e Stato, il provvedimento è già archiviato con un no definitivo di entrambi: sono proprio la Regione Emilia Romagna e l’allora ministro dell’Ambiente Orlando ad aver pronunciato il diniego definitivo e nessuna delle ragioni …

"E in quel piccolo mondo siamo cittadini e compaesani", di Ilvo Diamanti – la Repubblica 07.10.14

L’esodo dalle città verso la provincia non è un fenomeno solo italiano. Riflette il deterioramento della qualità della vita e dell’ambiente soprattutto nelle periferie urbane. Dove si addensano i flussi migratori. Dove, al tempo stesso, il sistema residenziale e il paesaggio si sono degradati. Così, quelli che possono, se ne vanno. Per echeggiare il linguaggio dell’ecologia sociale: “evadono” dalle città e si “rifugiano” nei paesi più piccoli. Possibilmente, non lontano dai centri urbani, perché, comunque, le città restano il principale luogo di offerta di servizi. L’Italia, d’altronde, è un Paese di compaesani (come ha osservato il sociologo Paolo Segatti). La “provincia”, il mondo dei piccoli paesi e delle piccole città, d’altronde, è, ancora, fonte di soddisfazione, personale e sociale. Anzitutto, perché offre una rete di relazioni più fitta. Tra coloro che risiedono in comuni con meno di 10 mila abitanti, 7 persone su 10 affermano di avere legami e conoscenze con i vicini di casa. Oltre i 30 mila abitanti, la quota scende a poco più del 50% e negli agglomerati metropolitani, con più di 500 …

Sblocca Italia, Pd “Su rifiuti penalizza Regioni virtuose, non va” – comunicato stampa 01.10.14

  I parlamentari modenesi Pd Baruffi, Ghizzoni e Vaccari critici sull’art. 35 del decreto   «Non riteniamo questa posizione coerente con le politiche di riduzione dei rifiuti e di riciclo che lanostra Regione ha portato avanti da anni e che hanno consentito di raggiungere percentuali di raccolta differenziata di oltre il 50%: gli impianti dell’Emilia-Romagna non possono diventare l’unica soluzione al problema dei rifiuti in Italia. Lavoreremo nelle sedi opportune per modificare sostanzialmente l’articolo 35 del decreto Sblocca Italia.» Questo quanto dichiarato dai parlamentari modenesi del Pd Stefano Vaccari, Manuela Ghizzoni e Davide Baruffi. Ecco la loro dichiarazione:   “L’articolo 35 del decreto ‘Sblocca Italia’, che di fatto liberalizza lo smaltimento dei rifiuti urbani attraverso l’utilizzo degli impianti di termo-trattamento presenti nella nostra Regione, così come formulato dal Governo non è sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale. Ci aspettavamo una proposta più complessiva sul tema della gestione integrata dei rifiuti, e non una scorciatoia che rischia di trasformare gli impianti dell’Emili- Romagna, compreso quindi quello della città di Modena, nell’unica soluzione al problema dei rifiuti in Italia. Non riteniamo coerente questa posizione con …

"C’è dietro la mano dell’uomo", di Mario Tozzi

Colpa di una balla di paglia? Se fosse stata sul serio colpa solo di una balla di paglia, che ha fatto da tappo al torrente Lierza, la cosiddetta bomba d’acqua che si è abbattuta sulla festa degli Omeni al Mulino di Croda sarebbe stata comunque interamente causata dagli uomini. Uomini che, certamente in buona fede, ignorano le leggi della dinamica fluviale e che non volevano davvero provocare vittime e danni. Ma, purtroppo e ancora una volta, le cose potrebbero essere andate in modo diverso e quella balla di paglia, ammesso che abbia contribuito, al massimo è stata una delle concause minori in un territorio che dire strapazzato dalle costruzioni, dagli sbancamenti e dagli stravolgimenti è dire poco. E certo c’entra molto poco con la scarsa memoria degli abitanti del luogo, già dimentichi dell’alluvione del febbraio scorso (mica di un secolo fa) che aveva messo in pericolo uomini e cose. E ancora meno c’entra con la scarsa propensione che abbiamo, soprattutto nel nostro Paese, a comprendere il cambiamento climatico che è drammaticamente in atto e che …

"La verità (in ritardo) sulla Terra dei fuochi", di Roberto Saviano

LEGGETE qui: «Eccesso di bambini ricoverati nel primo anno di vita per tutti i tumori. Nella provincia di Napoli si è osservato un eccesso di incidenza per tumori del sistema nervoso centrale nel primo anno di vita». È il verdetto dell’Istituto superiore di sanità: è l’aggiornamento allo studio epidemiologico “Sentieri”, eseguito su ben 55 comuni nelle province di Napoli e Caserta. È la conferma di ciò che esperti e senso comune dicevano da tempo, ma che i governi si ostinavano a negare. Esiste un nesso tra la devastazione di intere aree, tra i rifiuti intombati e le morti per cancro, i bambini che si ammalano nel primo anno di vita, i bambini che nascono con malformazioni. L’allarme non era esagerazione. Nella Terra dei Fuochi si muore di tumore allo stomaco, al fegato, al polmone, alla vescica, al pancreas, alla laringe, ai reni, alla mammella. L’Istituto superiore di sanità ammette che fra i «fattori di rischio accertati o sospetti» c’è «l’esposizione a un insieme di inquinanti ambientali che possono essere emessi o rilasciati da siti di …

"Terremoto e alluvione: via libera a 210 milioni", da Gazzetta di Modena

Il decreto a favore delle vittime dei terremoti e delle alluvioni in Emilia Romagna, è stato convertito in legge grazie al via libera definitivo dato all’unanimità (216 sì e un solo astenuto) dal Senato, stanzia risorse per 210 milioni di euro e mira a garantire la continuità dell’attività di ricostruzione avviata dopo il sisma del maggio 2012 e le alluvioni dell’inverno scorso. Con il provvedimento, il presidente della Regione Vasco Errani viene nominato Commissario con delega ad operare per la ricostruzione, l’assistenza alle popolazioni e la ripresa economica nei comuni indicati per l’intera durata dello stato di emergenza. Alle aziende agricole, presenti nei territori interessati dagli eventi calamitosi, si applicano: la concessione di contributi in conto capitale fino all’80% del danno accertato sulla base della produzione lorda vendibile media ordinaria; di prestiti ad ammortamento quinquennale per le esigenze di esercizio dell’anno in cui si è verificato l’evento dannoso e per l’anno successivo, da erogare a specifici tassi agevolati; la proroga delle operazioni di credito agrario; la proroga (per una sola volta e per non più …

"Un veloce vademecum sulle modifiche più significative apportate al testo del Decreto Legge 74 (alluvione Modena) durante l’esame alla Camera, grazie ad un lavoro di ampia collaborazione tra gruppi parlamentari", di Manuela Ghizzoni

Come chiesto dalle istituzioni locali e dalle associazioni delle imprese agricole, l’inclusione dei territori colpiti dalla tromba d’aria e dalla grandinata del 30 aprile u.s. è contemplata dalla seguente modifica del comma 1 (proposta da molti gruppi parlamentari): “…Fermo restando l’ammontare delle risorse disponibili specificato al comma 5, tutte le disposizioni di cui al presente articolo si applicano anche ai territori dei comuni della provincia di Modena già colpiti dal sisma del 20 e del 29 maggio 2012, ivi comprese le frazioni di San Matteo, Albareto, La Rocca e Navicello della città di Modena, colpiti dalla tromba d’aria del 3 maggio 2013, individuati a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza di cui alla deliberazione del Consiglio dei Ministri del 9 maggio 2013 e in attuazione dell’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile 27 maggio 2013, n. 83, nonché ai territori dei comuni già colpiti dal sisma del 20 e del 29 maggio 2012 delle province di Bologna e di Modena colpiti dagli eccezionali eventi atmosferici e dalla tromba d’aria del 30 aprile 2014, …