Tutti gli articoli relativi a: ambiente

“Il Generale Inverno pesa sul Pil”, di Mario Deaglio

Non bastava l’emergenza finanziaria, ora ci si mette anche il Generale Inverno. L’economia italiana, già metaforicamente gelata da una caduta produttiva – sensibilmente superiore a quella degli altri paesi avanzati – è andata, anche da un punto di vista fisico, duramente sotto zero. I Tir che qualche settimana fa rimanevano fermi per l’agitazione degli autotrasportatori sono adesso bloccati dal ghiaccio; le derrate alimentari che prima marcivano sugli autotreni fermi ai posti di blocco, ora non vengono ritirati dagli stessi autotreni bloccati dalla neve. In aggiunta al maltempo, i problemi energetici che ci sono letteralmente cascati addosso negli ultimi dieci giorni, completano il cerchio. Dal momento che l’anno lavorativo delle industrie è di poco più di 200 giorni, ogni giorno di produzione industriale completamente perduta varrebbe all’incirca lo 0,5. L’arresto completo per tre giorni delle industrie per mancanza di combustibile – un’eventualità molto remota, quasi un’ipotesi scolastica, utile comunque a fissare le idee e le dimensioni del problema porterebbe così a una caduta dell’1,5 per cento della produzione industriale dell’intero 2012 introducendo un nuovo stimolo negativo. …

“Il governo degli assenti. Italia al gelo, dove sono finiti i ministri?”, di Pietro Greco

Roma è stata sommersa negli ultimi giorni da una discreta quantità di neve, è stata attraversata da un’enorme quantità di polemiche istituzionali ed è stata assistita da una piccola quantità di mezzi di soccorso. In questa cattiva ripartizione di quantità consumata nella sua capitale, c’è la metafora di un Paese che sa sempre meno prevenire e sempre meno gestire le emergenze ambientali. Pagando un costo altissimo. Peraltro, dov’è il governo in questo momento? Qualcuno ha visto un ministro intervenire, dichiarare, organizzare? Se di emergenza si tratta, non si può scaricare tutto sul responsabile della Protezione civile o su un sindaco o sui gestori delle infrastrutture del Paese. È nelle difficoltà che un governo deve mostrare il proprio volto e le proprie capacità: questa è una regola che vale per tutti. Detto questo, la “lezione di Roma” potrebbe aiutarci a non perdere altro tempo. E fare della prevenzione e gestione del territorio, non solo un’arma per aumentare la sicurezza (e non sarebbe poco), ma addirittura una leva di sviluppo economico? Ribaltare la condizione è possibile. Proprio …

"Il governo degli assenti. Italia al gelo, dove sono finiti i ministri?", di Pietro Greco

Roma è stata sommersa negli ultimi giorni da una discreta quantità di neve, è stata attraversata da un’enorme quantità di polemiche istituzionali ed è stata assistita da una piccola quantità di mezzi di soccorso. In questa cattiva ripartizione di quantità consumata nella sua capitale, c’è la metafora di un Paese che sa sempre meno prevenire e sempre meno gestire le emergenze ambientali. Pagando un costo altissimo. Peraltro, dov’è il governo in questo momento? Qualcuno ha visto un ministro intervenire, dichiarare, organizzare? Se di emergenza si tratta, non si può scaricare tutto sul responsabile della Protezione civile o su un sindaco o sui gestori delle infrastrutture del Paese. È nelle difficoltà che un governo deve mostrare il proprio volto e le proprie capacità: questa è una regola che vale per tutti. Detto questo, la “lezione di Roma” potrebbe aiutarci a non perdere altro tempo. E fare della prevenzione e gestione del territorio, non solo un’arma per aumentare la sicurezza (e non sarebbe poco), ma addirittura una leva di sviluppo economico? Ribaltare la condizione è possibile. Proprio …

“Il paese sconfitto”, di Giovanni Valentini

Non c´era bisogno di un´altra triste metafora, dopo i rifiuti di Napoli, i crolli di Pompei e il naufragio del Giglio, per rappresentare la crisi del nostro Paese sul piano mediatico planetario. Ma la disfatta di Roma, sotto una nevicata di poche ore e di pochi centimetri, è piuttosto un esplicito atto d´accusa contro un apparato pubblico palesemente inadeguato. “Capitale inetta, Nazione sconfitta”, si potrebbe dire parafrasando uno storico slogan del settimanale L´Espresso. Quando il maltempo si combina con il malgoverno, non c´è scampo per i cittadini. Allora la forza della natura s´incarica di mettere a nudo tutta la debolezza dell´uomo: per dire l´incapacità di prevenire e affrontare un´emergenza ambientale già ampiamente annunciata. Per l´occasione, il sindaco Alemanno avrebbe potuto almeno risparmiarsi (e risparmiarci) il consueto scaricabarile con la Protezione civile sulla puntualità delle previsioni meteorologiche: bastava ascoltare nei giorni scorsi un qualsiasi giornale radio o telegiornale, per informarsi e provvedere di conseguenza. La “Città eterna”, dunque, degna Capitale del Malpaese. Centro nevralgico di un intero sistema – ferroviario, aereo, stradale e autostradale – obsoleto …

"Il paese sconfitto", di Giovanni Valentini

Non c´era bisogno di un´altra triste metafora, dopo i rifiuti di Napoli, i crolli di Pompei e il naufragio del Giglio, per rappresentare la crisi del nostro Paese sul piano mediatico planetario. Ma la disfatta di Roma, sotto una nevicata di poche ore e di pochi centimetri, è piuttosto un esplicito atto d´accusa contro un apparato pubblico palesemente inadeguato. “Capitale inetta, Nazione sconfitta”, si potrebbe dire parafrasando uno storico slogan del settimanale L´Espresso. Quando il maltempo si combina con il malgoverno, non c´è scampo per i cittadini. Allora la forza della natura s´incarica di mettere a nudo tutta la debolezza dell´uomo: per dire l´incapacità di prevenire e affrontare un´emergenza ambientale già ampiamente annunciata. Per l´occasione, il sindaco Alemanno avrebbe potuto almeno risparmiarsi (e risparmiarci) il consueto scaricabarile con la Protezione civile sulla puntualità delle previsioni meteorologiche: bastava ascoltare nei giorni scorsi un qualsiasi giornale radio o telegiornale, per informarsi e provvedere di conseguenza. La “Città eterna”, dunque, degna Capitale del Malpaese. Centro nevralgico di un intero sistema – ferroviario, aereo, stradale e autostradale – obsoleto …

“La colpa dei disagi è sempre degli altri”, di Luca Mercalli

Cinquant’anni fa un’ondata di gelo siberiano ti colpiva alle spalle e basta, perché le previsioni erano quello che erano. Oggi la si individua con una settimana di anticipo. Mercoledì 25 gennaio, nelle città del Nord splendeva ancora il sole, ma già si pensava alla prevenzione. Comuni e viabilità avevano messo in moto la macchina per far fronte alla nevicata attesa sul Piemonte da sabato 28 e poi in estensione sull’Appennino emiliano-romagnolo. La neve a Firenze e Roma era data per certa, così come le temperature boreali, da giovedì in poi. Nessuno è stato sfiorato dal dubbio che le previsioni meteo non fossero da prendere sul serio, tanto che nei giorni successivi si è sviluppata una vera tempesta mediatica sull’imminente irruzione dell’inverno russo, al punto che si leggevano i valori dei record meteorologici prima ancora che si fossero verificati! Sarà l’ondata di gelo peggiore dal 1985, nevicherà a Roma, ghiaccio e neve creeranno disagi ai trasporti: nemmeno un condizionale. Più di così per informare istituzioni e cittadini non si poteva fare! Poi neve e gelo sono …

"La colpa dei disagi è sempre degli altri", di Luca Mercalli

Cinquant’anni fa un’ondata di gelo siberiano ti colpiva alle spalle e basta, perché le previsioni erano quello che erano. Oggi la si individua con una settimana di anticipo. Mercoledì 25 gennaio, nelle città del Nord splendeva ancora il sole, ma già si pensava alla prevenzione. Comuni e viabilità avevano messo in moto la macchina per far fronte alla nevicata attesa sul Piemonte da sabato 28 e poi in estensione sull’Appennino emiliano-romagnolo. La neve a Firenze e Roma era data per certa, così come le temperature boreali, da giovedì in poi. Nessuno è stato sfiorato dal dubbio che le previsioni meteo non fossero da prendere sul serio, tanto che nei giorni successivi si è sviluppata una vera tempesta mediatica sull’imminente irruzione dell’inverno russo, al punto che si leggevano i valori dei record meteorologici prima ancora che si fossero verificati! Sarà l’ondata di gelo peggiore dal 1985, nevicherà a Roma, ghiaccio e neve creeranno disagi ai trasporti: nemmeno un condizionale. Più di così per informare istituzioni e cittadini non si poteva fare! Poi neve e gelo sono …