Tutti gli articoli relativi a: ambiente

Il Papa: “Vigilerò sulla ricostruzione”, di Giacomo Galeazzi

In preghiera davanti alla chiesa dove ha perso la vita don Ivan, a colloquio , le istituzioni civili e religiose e la gente emiliana, Benedetto XVI ha ringraziato i volontari e invitato il governo ad un intervento come il “buon samaritano”. «Fin dai primi giorni sono stato sempre vicino a voi con la preghiera e con l’interessamento. Ma quando ho visto che la prova era diventata più dura» ho sentito «più forte il bisogno di venire personalmente in mezzo a voi». L’ha detto il Papa a Rovereto di Novi da dove ha «abbracciato idealmente» i colpiti dal sisma. Benedetto XVI assicura all’Emilia, colpita ma non piegata che d’ora in poi vigilerà lui sulla ricostruzione. Gli sfollati non saranno dimenticati, il loro “patrono” sarà don Ivan Martini, il sacerdote morto sotto le macerie nella chiesa di Santa Caterina. Proprio qui Benedetto XVI si è raccolto in preghiera e l’ha proclamato luogo simbolo per unire nel ricordo del sacerdote tutte le vittime del terremoto e tutti quelli che ne stanno soffrendo le conseguenze. Il Papa ha incontrato …

I big della musica per l'Emilia Liga: «Niente alibi per lo Stato», da unita.it

Beppe Carletti dei Nomadi, l’ideatore (aiutato da Guccini) della serata: dagli sms arrivati 1 milione e 200mila euro. Andrea Mingardi riprende “With a little help of my friend” che Joe Cocker rese vissutissima a Woodstock. Non è proprio lo stesso, ma per la serata va bene così. Altro musicista bolognese da una città sforna-talenti musicali:Cesare Cremonini. Che si presenta con piano solo. Altro omaggio a Lucio: “Caro amico ti scrivo”. Al quale si aggiungeLaura Pausini. Frizzi annuncia: con gli sms da casa “pareggiato” il contributo dallo stadio: 1 milione di euro. Ma spera che il sostegno via sms aumenti. I tempi si allungano, come succede spesso in questi mega-concerto Luca Carboni si affaccia con un suo cavallo di battaglia d’amore e distruzione per l’eroina, “Silvia lo sai”. Poi il suo “Mare, mare…” Frizzi legge un brano, bello, di Michele Serra su Crevalcore. Un testo, tra i primi sul sisma e sul dopo-sisma, che individua l’unicità di un territorio e della sua gente. Alle dichiarazione arriva un Paolo Belli swingante con “Guarda che mare”. Che poi …

"Il dono del Dalai Lama: 100mila dollari per il sisma" di Giulia Gentile

Le amministrazioni cittadine, da Milano a Matera passando per Bologna, da gior- ni discutono sull’opportunità di offrirgli la cittadinanza onoraria, senza creare un caso diplomatico con la Cina. Ma è con il cuore e con il sorriso aperto di chi accoglie un’autorità spirituale e un Nobel della non violenza che, ieri, le popolazioni emiliane colpite dal terremoto hanno salutato l’arrivo del Dalai Lama a Mirandola, nel cuore della «bassa» modenese. La massima autorità del buddhismo tibetano, in esilio dall’occupazione cinese del 1959, è arrivato nell’epicentro del sisma in mattinata, per una visita ed una preghiera lampo con i 400 sfollati del campo Fvg1, allestito in zona piscine dalla Regione Friuli Venezia Giulia, prima di partire alle volte della Basilicata, e poi di ripassare per Milano, per una serie di incontri e conferenze. E ovunque, nel corso della camminata nella “zona rossa” del paese su su fino allo scheletro del- la chiesa di San Francesco, e poi fino ai tendoni roventi della Protezione civile, Tenzin Gyatso, 77 anni, premio Nobel per la pace, ha salutato centinaia …

"La ricostruzione faraonica che deturpa San Giuliano", di Barbara Spinelli

Siamo abituati a parlare degli anni berlusconiani come di un’epoca di torbidi: torbidi nei palazzi di potere, nei rapporti tra esecutivo e magistratura, nei partiti che avrebbero potuto, se lo avessero voluto, fermare la degradazione della politica, il discredito terribile che oggi l’affligge. Siamo meno abituati a considerare le cicatrici che questi anni hanno lasciato sul corpo fisico dell’Italia, sul suo paesaggio, sull’idea che gli italiani si fanno delle proprie città, sul modo in cui le abitano. Sono sfregi profondi (si aggiungono a più antichi sfregi: il sacco di Palermo negli anni ‘50-’70 fu l’acme) e in ampie zone d’Italia sono indelebili: ci hanno cambiato antropologicamente, nessun’alternanza riuscirà a eliminarli. Parlo delle ferite non rimarginate all’Aquila, città che ho visto rinserrata nei ponteggi, dopo oltre tre anni, come un prigioniero impietrito di Michelangelo. Parlo di San Giuliano di Puglia, dove sono andata per capire e vedere com’è iniziato questo strazio cui dovremo ormai dare il nome che merita: urbanicidio, rito sacrificale che ha immolato tante città terremotate, riducendo in polvere la parola stessa che usiamo …

"Concertone per l’Emilia", di Toni Jop

Davvero, il terremoto, in Emilia ha spostato le montagne se è vero che domani allo stadio dell’Ara di Bologna accadrannno come mai visti. L’appuntamento con l’imprevisto, con tutto ciò che avreste voluto ma non avete mai osato chiedere è, com’è ormai noto, alle ore 21. Benché si tratti di una iniziativa destinata ad alleviare i dolori prodotti dal sisma, lo spirito che la circonda è tutt’altro che mesto. E non basta la musica, tutta emiliana e buona come i tortellini e il Parmigiano a spiegare questo particolare clima di avvento. Vediamo di essere più chiari. 1) Conoscete Guccini abbastanza per sapere con certezza cosa avrebbe risposto se qualcuno lo avesse invitato a tenere un concerto nel corso dell’estate? Lui è gentile e avrebbe sicuramente risposto sorridendo: «No, grazie, non ce la faccio, non mi sento, non mi va…». Avrebbe risposto così anche a chi gli avesse chiesto di presentarsi sul palco di Woodstock, in fondo così vicino alla Via Emilia e al West, sgusciando così, per santa pigrizia da una foto di gruppo che lo …

"Rio+20, è finito il tempo dei summit", di Mario Tozzi

Davvero non vale la pena interrogarsi su quale straordinaria occasione si sia sprecata a Rio, vent’anni dopo il primo summit sulla Terra. Già in quell’occasione abbiamo sentito gli stessi allarmi e le stesse identiche lamentele. Oggi c’è un solo punto di novità: la crisi economica gravissima che ci attanaglia. E che relega ancora di più l’ambiente in fondo alle preoccupazioni degli uomini del pianeta Terra. Poteva essere il momento giusto per comprendere la connessione fra la crisi economico finanziaria e il deficit ecologico che abbiamo scatenato in quegli ecosistemi che sono alla base del nostro benessere. Si sarebbe potuto discutere in modo meno ridicolo sugli aggiustamenti sintattici di protocolli sempre meno impegnativi e un po’ di più di cose concrete da fare. Si poteva proporre un modello nuovo di sviluppo che non fosse basato solo sulla crescita quantitativa, ma su efficienza e equilibrio, anche a favore di chi verrà dopo di noi. La riconversione ecologica del pianeta è inevitabile e non si può produrre una crescita infinta da sistemi naturali che sono, per definizione, finiti. …

"Sisma Emilia arrivano dieci milioni Ue. Letta: «Si corre per ripartire»", di Natalia Lombardo

In arrivo dall’Europa 10 milioni di euro per il rilancio del commercio nelle zone dell’Emilia Romagna colpite dal terremoto. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Vasco Errani, ieri all’assemblea regionale di Confcommercio. Sono una parte dei fondi per la ricostruzione stanziati dall’Ue e «disponibili da subito», ha detto il Governatore che vuole «giungere in tempi brevi» a definire le percentuali di rimborso per le imprese danneggiate. E che nella «bassa» sia stato colpito il cuore produttivo dell’Italia lo ha toccato con mano Enrico Letta, vice- segretario del Pd, che ieri si è recato nei comuni e nei distretti industriali più colpiti. Mirandola, dal centro storico «devastato», poi Rolo, Bomporto e Sorbara, i cui produttori di Lambrusco lottano per non saltare la vendemmia. «Sono rimasto impressionato dalla volontà, dalla determinazione degli abitanti, che si sono rimboccati le maniche per ripartire al più presto», racconta Letta. Nel distretto biomedicale si sta facendo «una corsa contro il tempo per dare delle garanzie alle multinazionali e impedire che se ne vadano altrove», così come nei caseifici la corsa …