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Camposanto, Bersani “Questa terra è nel cuore di tutto il paese”

Il segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani ha parlato nel cuore delle zone terremotate. In Emilia non si faranno gli errori del passato: il segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani, nel corso di un incontro con gli amministratori e i cittadini delle popolazioni colpite dal sisma, ha ribadito l’impegno totale del partito su questi temi. “Questa gente meravigliosa – ha ribadito Bersani – è nel cuore di tutto il paese”. Il segretario regionale del Pd Bonaccini ha anche annunciato che lunedì il partito consegnerà al commissario Errani i primi 500mila euro raccolti: saranno lo stesso Errani e i sindaci a decidere a cosa devono essere destinati questi fondi. “Rinasceranno le fabbriche, rinasceranno le scuole, rinasceranno le case e rinascerà, da qui, anche la buona politica, quella da sempre più vicina ai cittadini”: il segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani, venerdì sera, a Camposanto, uno dei comuni colpiti dal sisma, ha voluto portare un messaggio di speranza, ma anche l’impegno del partito affinché queste terre, che lui ha confermato essere “nel cuore di tutto il paese”, …

"Viaggio nell’Emilia che non si arrende", di Claudio Visani

Due mesi fa, il boato. E l’Emilia Romagna fu sconvolta dal terremoto. Dopo sessanta lunghi giorni viaggio nei paesi dove il sisma ha lasciato profonde ferite, c’è ancora chi aspetta di tornare nelle case e le istituzioni sono in prima linea per assistere i cittadini e lavorare per la ricostruzione. È già pronto il piano casa. E il presidente della Regione Vasco Errani dice: qui da noi non vogliamo le new town, faremo di tutto per ricostruire le zone colpite. Assicurare la regolarità del prossimo anno scolastico realizzando in due mesi una risposta provvisoria ma adeguata per i 18mila studenti che non avranno la scuola agibile a settembre. Poi, entro l’autunno, chiusura di tutte le tendopoli. Vogliamo dare a tutti i cittadini che hanno la casa inagibile una sistemazione dignitosa, transitoria, in attesa della ricostruzione. Niente new town. Non investiremo i soldi del terremoto per soluzioni provvisorie che poi diventano definitive. I moduli abitativi li prenderemo in affitto, massimo per due-tre anni. Ma ciò che più di ogni altra cosa serve ora è il riconoscimento …

"L'uomo della pianura", di Dario Franceschini

La piccola stazione era sempre pulita e ordinata. Per arrivare ai binari si attraversava l’androne, con la biglietteria su un lato e l’orario dei treni attaccato sul muro opposto, dietro le due panche di legno che servivano da sala d’attesa. La ferrovia passava un po’ lontana dal centro del paese, perché il ponte sul Reno l’avevano costruito in un punto dove il fiume era più stretto e così, per raggiungerla, si era dovuta fare una strada lunga e diritta, costeggiata da due filari di pioppi che tagliavano la pianura. Ogni mattino presto, d’estate e d’inverno, Udilio Cesari la percorreva lentamente, appoggiandosi al bastone. Andava sul marciapiede del primo binario, entrando dal cancelletto di fianco all’edificio, senza mai attraversare l’androne della biglietteria. Poi raggiungeva una vecchia panchina di legno verde accostata al muro della stazione, la puliva appena con un fazzoletto e si sedeva. «Pensa di certo ai suoi anni in America», mormoravano i paesani in attesa dei treni. Stava appoggiato con le mani sul bastone davanti a sè, con lo sguardo fisso per ore sulla …

Carlo Lucarelli: “Lettera al terremoto”

Gentile Sig. Terremoto, c’è una cosa che non hai capito della mia terra, ora te la racconto. Per chiamarci non basta una parola sola: Emilia Romagna, Emiliano Romagnoli, ce ne vogliono almeno due; e anche un trattino per unirle, e poi non bastano neanche quelle. Perché siamo tante cose, tutte insieme e tutte diverse, un inverno continentale, con un freddo che ti ghiaccia il respiro, e una estate tropicale che ti scioglie la testa, e a volte tutti insieme come diceva Pierpaolo Pasolini, capaci di avere un inverno con il sole e la neve, pianure che si perdono piatte all’orizzonte, e montagne fra le più alte d’Italia, la terra e l’acqua che si fondono alle foci dei fiumi in un paesaggio che sembra di essere alla fine del mondo. Città d’arte e distretti industriali, le spiagge delle riviere che pulsano sia di giorno che di notte e spesso soltanto una strada o una ferrovia a separare tutto questo; e noi le viviamo tutte queste cose, nello stesso momento, perché siamo gente che lavora a Modena, …

"Terremoto, la solidarietà passa anche per il cibo", di Carlo Petrini

Ricordo che quando ci fu l’alluvione del ’94 nelle Langhe, che fece danni ingenti e si portò via anche vite umane, uno dei primi segnali del ritorno alla normalità si ebbe quando ricominciarono ad aprire i bar, le osterie e altri luoghi di socializzazione. Non tanto perché delle attività commerciali ricominciavano a lavorare, ma piuttosto perché le persone avevano posti in cui incontrarsi, per cui uscire. La stessa sensazione, anche se il ricordo del terremoto è troppo fresco e presente concretamente, l’ho avuta a Bomporto presso La Lanterna di Diogene, un’osteria modello (con orto e acetaia) che impiega alcuni ragazzi portatori di handicap, danneggiata dal sisma ma che circa una settimana fa mi ha invitato a una serata che voleva anche essere un modo per annunciare al mondo che si riparte. La stessa cosa me l’hanno raccontata quelli che erano presenti all’osteria Entrà di Massa Finalese nei pressi di Finale Emilia. L’oste Antonio Previdi, insieme alla sorella cuoca e proprio con l’aiuto di Giovanni della Lanterna di Diogene, ha riaperto ufficialmente le danze. Una cena …

"Terremoto, la fabbrica dei reni artificiali riparte sotto i tendoni", di Martina Castigliani

Un distretto biomedicale tra i più avanzati d’Europa e nel mondo. Per questo motivo era ricordata la zona industriale di Mirandola fino a qualche mese fa, poi il terremoto ha reso inagibili fabbriche e capannoni, costringendo un intero territorio a ricominciare da capo. Tra le aziende colpite anche la Bellco, una delle prime fornitrici di impianti di dialisi per i reparti di nefrologia in giro per il territorio nazionale e internazionale e tra le prime a ripartire. Ad un mese e mezzo dal sisma crolli e disagi sembrano già il passato: non hanno fermato l’attività delle aziende del distretto che costrette dalla necessità hanno allestito tendoni e tensostrutture sotto le quali continuano i lavori e la ricerca. La Bellco è tra quelle industrie di Mirandola che, nonostante le due scosse del maggio scorso, non ha potuto fermare la distribuzione di materiale sanitario e ha dovuto cercare di rimettersi in moto il prima possibile per non perdere clienti. “Il nostro obiettivo”, spiega il presidente Antonio Leone, “era quello di non mancare l’appuntamento con i nostri pazienti. …

«Ai terremotati 2,5 miliardi» Il miracolo degli aiuti bipartisan, di Alessandro Trocino

Il dibattito alla Camera e la passione dei deputati della zona. Due miliardi e mezzo di euro in un triennio, allentamento del patto di stabilità interno e dilazione dei termini di pagamento sulla fiscalità. È quanto prevede il decreto legge sul terremoto del 20 e 29 maggio che ha colpito tre regioni, sei province e decine di comuni. Un testo per l’emergenza, che è stato definito da molti «un primo passo», sul quale il governo ha deciso di mettere la fiducia. Dopo la devoluzione della tranche di luglio dei rimborsi elettorali alla ricostruzione, ieri c’è stato un altro passo dei partiti: per iniziativabipartisan, un gruppo di deputati delle zone colpite dal sisma ha chiesto che il taglio di spesa di 150 milioni effettuato dalla Camera per il prossimo triennio sia destinato a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. Iniziativa subito accolta dal presidente di Montecitorio Gianfranco Fini, che si farà promotore della richiesta con il governo. I voti favorevoli alla fiducia sono stati 466, i contrari 66 e gli astenuti sei. Il voto finale sul …