Tutti gli articoli relativi a: ambiente

"Non siamo giapponesi", di Leonardo Tondelli

Io credo che il rumore della scossa del 29 non me lo scorderò più. Però è anche vero che assomiglia ad altri rumori, che da quel giorno in poi mi fanno un po’ male al cuore. I tuoni, per esempio, e questo mi ha fatto odiare gli acquazzoni estivi. Anche gli aeroplani certe volte mi spaventano. Lo sciame sismico è snervante: puoi mantenere i nervi saldi durante una scossa di magnitudo 5.9 per poi impazzire perché hai sentito un tuono. E ogni tanto le sirene alla finestra ti dicono che qualcun altro ha il cuore più debole del tuo. Mentre notavo queste cose, e in farmacia il Lexotan andava via come il pane, un giornalista prestigioso, uno di quelli che girano il mondo e chiacchierano con tutti, visitava le tendopoli, assaggiava i tortellini, e decideva che il morale era alto, perché… Perché gli emiliani sono così, sempre di buonumore. Siccome poi il giornalista riteneva necessario trovare un compromesso sul tema del giorno – l’annosa polemica della parata – decise testé di proporre su internet il …

"Sisma emiliano, scosse inglesi", di Stefano Pitrelli

Imprenditori pronti a rimetterci per tenersi il cliente. Per quanto?. «Può il battito d’ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas?», chiedeva il matematico americano Edward Lorenz. Certo è che in questi giorni le crepe del sisma emiliano stanno lambendo le sponde inglesi, perché quella sotto i piedi dell’industria biomedica italiana – che trova il suo cuore nella devastazione di Mirandola – è un’unica grande e minacciosa faglia. Che l’Italia sta ignorando, a suo rischio e pericolo. Tutto comincia in Inghilterra, con l’allarme lanciato dal ministero della salute britannico – riportato lunedì dal Financial Times e dal Telegraph– e da tre importanti ospedali londinesi: due designati per le Olimpiadi e uno pediatrico. Qui i macchinari per la dialisi, tutti firmati dall’americana Baxter, per funzionare adoperano indispensabili tubicini di gomma monouso. Parti che la multinazionale – con sedi in ogni continente – produce solo a Mirandola. Interpellata da Europa, la Baxter ora “corregge” quanto scritto in una lettera pubblica alla sanità d’Oltremanica, garantendo che i suoi due fornitori emiliani, la Bellco e l’Haemotronic, …

"Ricostruzione: i soldi direttamente ai cittadini", da gazzetta.it

I soldi per la ricostruzione post-sisma di case e imprese saranno a disposizione dei cittadini in banca, a costo zero. E’ quanto ha comunicato oggi il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, al governatore dell’Emilia-Romagna e commissario per la ricostruzione, Vasco Errani, impegnato nel pomeriggio in una riunione con i sindaci delle zone terremotate alla presenza del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera. Nella lettera, Grilli spiega che grazie all’emendamento al decreto sulla spending review, convertito in legge proprio questa mattina al Senato, “vengono di fatto messi a disposizione fino a un massimo di sei miliardi di euro per le sole esigenze di interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione di immobili di edilizia abitativa e per macchinari e immobili ad uso produttivo”. Questi fondi, assicura il ministro, “potranno essere attinti direttamente dai soggetti danneggiati nella forma di contributo a fondo perduto, senza oneri, interessi o altri costi, con procedure particolarmente snelle, negli importi che saranno loro riconosciuti secondo i criteri fissati” dal commissario straordinario. I cittadini e le imprese, continua Grilli, “avranno disponibili queste risorse a decorrere …

Terremoto, Senato approva decreto "Misure urgenti per le terre colpite"

Il provvedimento passa con 247 sì, 11 no e 4 astenuti. La Lega non partecipa al voto in aula: “Il governo doveva fare di più”. L’Idv vota no: “Decreto lacunoso approvato con urgenza per evitare lo scollamento della maggioranza”. L’aula di Palazzo Madama ha approvato il decreto che prevede misure urgenti in favore delle popolazioni colpite dai terremoti del 20 e 29 maggio 2012 nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo. Il testo, sul quale il governo ha posto la fiducia, è stato approvato con 247 sì, 11 no e 4 astenuti ed è stato convertito in legge. La Lega non ha partecipato al voto: “Abbiamo deciso di non partecipare al voto di fiducia che al Senato coincide anche con quello sul provvedimento, per non votare contro il decreto sul terremoto”, ha spiegato Federico Bricolo, capogruppo della Lega Nord, “anche se nei confronti delle popolazioni colpite il governo avrebbe dovuto fare molto di più a cominciare dal sostegno alle imprese”. Il gruppo dell’Italia dei Valori, invece, si è espresso con un …

"Un registro delle aree bruciate così si fermano i criminali", di Mario Tozzi

Lo spaventoso incremento degli incendi di quest’anno rispetto al 2011 non deve sorprendere per almeno due motivi. L’anno scorso si era ben al di sotto delle consuete medie nazionali, circa 50.000-100.000 ettari bruciati all’anno nei decenni passati. E non tutti prendono contro il fuoco quei provvedimenti dimostratisi utili, perché con gli incendi c’è ancora chi ci guadagna, considerandoli un modo di «controllare» il territorio. Già il fatto che si parli ancora di piromani la dice lunga sulla vera e propria affezione che c’è verso il fuoco da parte dell’uomo: in realtà qui i piromani non esistono, esistono, invece, i criminali del fuoco che appiccano incendi per ottenere un guadagno che è manifesto. Dove passa il fuoco non c’è più pregio ambientale, dunque non c’è più ragione di imporre vincoli alle costruzioni e alle infrastrutture spesso inutili. Anzi, il fuoco è più comodo, non devi chiedere lunghi permessi né attendere controlli. La prima ragione del fuoco è sempre la speculazione. Poi ci sono le ragioni tribali, le dispute territoriali, i dispetti, la distrazione. E per fortuna …

"Due aziende su tre riaperte dopo il sisma", di Francesco Alberti

Due su tre sono tornati. E se il bicchiere mezzo vuoto è quel 39% di imprenditori che ancora non si sono rialzati e non dormono la notte al pensiero di quanti mesi dovranno passare prima di poter riaccendere i motori, è su quel 61% di «risorti» che trae linfa la ricostruzione emiliana: un’avanguardia di sopravvissuti che a forza di domeniche e ferie cancellate, a testa bassa, notte e giorno, inventandosi soluzioni in una sorta di «fai da te» creativo quanto coraggioso, ha riallacciato i fili con il mercato, recuperato fornitori e clientela, alla faccia di chi parlava di inevitabile desertificazione, dando per spacciato il modello industriale di questa porzione d’Emilia, miracoli annessi. La strada è in salita. La crisi non fa sconti a nessuno, figurarsi ai terremotati. E gli eterni mali italiani (estenuante burocrazia, legislazione farraginosa, crediti con il contagocce, una politica spesso inconcludente), visti e vissuti dall’epicentro, fanno ancora più male, oltre che rabbia. Però sono tornati: grandi imprenditori e piccoli artigiani, botteghe e multinazionali, commercianti e bancarelle. Con una grinta quasi sfacciata. Più …

"La Consulta ci ridà sorella acqua bocciata la privatizzazione", di Calo Petrini

Il malvezzo della politica italiana di aggirare i responsi dei referendum popolari complice il passar del tempo, l’immobilismo e qualche decreto legge, ieri ha subito una sonora lezione. Grazie a una sentenza della Corte costituzionale. Dichiarando inammissibile l’articolo 4 del decreto legge 138 del 13 agosto 2011, la Corte esplicita chiaramente il vincolo referendario che vieta la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali. Dinanzi a quel decreto legge voluto dal governo Berlusconi per aggirare il voto di milioni di italiani, bene ha fatto la Regione Puglia a ricorrere alla Consulta. Tuttavia, questa sentenza non deve solo suscitare la gioia per chi ha a cuore la democrazia e la tutela dei beni comuni, ma dove spronare tutti nel costruire nuove idee e nuove pratiche per la gestione di questi beni. Qui iniziano le difficoltà, e la sfida di saperle affrontare con saggezza e pragmatismo è il terreno fertile di una nuova politica. Non è sufficiente denunciare la sistematica aggressione dei beni comuni, occorre sostenere esempi nuovi di gestione di quei patrimoni pubblici. In fondo, la …