Tutti gli articoli relativi a: ambiente

"La burocrazia frena la ricostruzione", di Ilaria Vesentini

«Le norme e la burocrazia per la ricostruzione non sono semplici, così come non lo è la procedura per la richiesta dei contributi Sfinge. Ma non ci sono alternative. Bisognerebbe cambiare l’Italia per affrontare con burocrazia zero il problema del post sisma». Le parole di Giuliana Gavioli, responsabile del settore biomedicale di Confindustria Modena (nonché dg di BBraun Avitum, big del distretto di Mirandola martoriato dal sisma) sono la sintesi perfetta della distanza incolmabile tra l’utopia di eliminare perizie e autorizzazioni che reclamano i piccoli imprenditori emiliani terremotati e l’iter per gli aiuti stabilito dal commissario straordinario, nel solco della legislazione nazionale ed europea (ma con il meccanismo intermediato dalla Cassa depositi e prestiti, per non toccare il bilancio statale, che ha contribuito a generare confusione). Un gap che spiega il magro risultato incassato dalla prima misura concreta di aiuto alle popolazioni emiliane, quella per la dilazione fiscale: appena 750 milioni di euro richiesti contro i 6 miliardi per la moratoria stanziati dalla Cdp. E spiega anche perché giovedì scorso, di fronte alla piena disponibilità …

"Mai più un'altra Aquila", di Jolanda Buffalini

C’è qualcosa nell’aria, si potrebbe dire parafrasando un film di prossima uscita, «qualcosa di positivo», dice il ministro Fabrizio Barca, ma in un clima di sfiducia su cui pesa un terribile 2011, l’anno dello stallo, l’anno della paralisi conflittuale. Ma è il tempo della «Primavera de L’Aquila». Certezza, sollecitazione, auspicio? La convinzione del ministro è che ci sono ormai le condizioni, un anno di lavoro ha consentito di portare a compimento il cambiamento delle regole e della governance. Quello che, invece, manca, è la consapevolezza «della classe dirigente locale» che, invece c’è, «nell’assemblea cittadina». Il riconoscimento di Barca ai comitati suscita un applauso dal pubblico anche se, continua il ministro, «non basta, se credessimo che è sufficiente cadremmo nell’antipolitica». Si parla della ricostruzione de L’Aquila, nell’Aula magna della facoltà di scienze umane, nell’edificio antisismico da poco inaugurato, limitrofo alla zona rossa, dove il via vai degli studenti dà il senso della vita che riprende. Qualcosa di nuovo effettivamente si sente nella concretezza degli interventi al convegno organizzato dalla Cgil: ci sono Vasco Errani e Susanna …

“Per la bellezza”, di Vittorio Emiliani

Ad ogni pioggia appena più forte mezza Italia viene giù facendo vittime e sottraendo ai nostri paesaggi parti bellissime. Ma la legge sulle Autorità di Distretto, voluta dalla UE, giace nei cassetti. Né fa passi avanti un piano (anche del lavoro, segretario Bersani, anche del lavoro!) per la “ricostruzione” di colline e montagne che franano, smottano, colano a valle. Poi c’è il flagello degli incendi a “cuocere” insieme boschi e terreni con incendiari prezzolati dagli inesausti speculatori. Ma i Vigili del Fuoco, amati dagli italiani per solerzia e cortesia, hanno mezzi e remunerazioni indecenti. Nei centri storici – finora per lo più conservati – si stanno insinuando politiche di demolizione/sostituzione, laddove gli edifici non sono vincolati dalle deboli Soprintendenze (a Roma dentro la medioevale, centralissima Tor Sanguigna hanno lasciato infilare una pizzeria). Il consumo di suolo divora zone agricole. Si invoca tanta edilizia, i Comuni tamponano le falle dei bilanci ordinari con gli oneri di urbanizzazione, e la gente muore, a Palermo o a Ischia, sotto il cemento abusivo. Il dolente catalogo potrebbe continuare. Tanto …

I protagonisti del 2012 – I liceali del terremoto diplomati sul campo “Noi teniamo botta”, di Federico Taddia

Lacrime solcano ancora il viso di Bianca, mentre ricorda la prima telefonata alla compagna di banco: la scuola era distrutta, le lezioni non potevano continuare. Il suo tempo diventato improvvisamente libero ora poteva essere prezioso per quei bambini rimasti senza casa che cercavano facce amiche con le quali giocare e alle quali strappare un sorriso. Piange anche Fatma, tornando con la memoria a quelle ore, a quei giorni di strazio e dolore in cui il suo stipendio da cameriera nei fine settimana era diventato l’unica entrata certa in famiglia e il suo buon umore, cercato, difeso, quasi ostentato, l’appiglio a cui far aggrappare i fragili nervi dei genitori, della sorella e dei nipotini. Per Marco invece la commozione diventa inquietudine, tormento e trepidazione, mentre tutto d’un fiato descrive la sua corsa a trovare la nonna cardiopatica mentre la terra tremava, i giorni passati in auto dopo il primo sisma e l’irriverenza della seconda scossa che lo ha accolto proprio un attimo dopo aver vinto la paura e rimesso il piede dentro casa. «Mi sembrava di …

“Il male oscuro dopo il terremoto”, di Michele Brambilla

Chi, uscendo dall’autostrada a Modena, salisse su nella Bassa fino a Mirandola, passando per Carpi Medolla e Cavezzo, e magari deviando anche verso Finale San Felice e Rovereto sul Secchia, non avrebbe l’impressione di attraversare una terra che, se non la fine del mondo, la fine di un mondo l’ha già vissuta, e solo sette mesi fa. Non si vedono – se non di rado: e si tratta di vecchie cascine sparse qua e là. Oppure di antiche chiese – non si vedono più, dicevamo, case distrutte; né tendopoli, baracche, container. Certo alcuni segni del Mostro si scorgono ancora: in qualche strada, in uno spazio aperto, dietro le transenne che cintano pezzi di centri storici. Ma l’impressione è che non solo il peggio sia passato, ma anche che la vita sia ripresa come in quel bel tempo recente, quando questa piccola fetta di Emilia produceva, da sola, il due per cento del Pil nazionale. Eppure il Mostro si agita ancora. È invisibile, perché si manifesta nella sua forma più subdola: la paura. Ma si agita …

Sisma: Ghizzoni, Agenzia delle entrare si pronunci subito

Anticipare efficacia emendamenti approvati in L. Stabilità. “In attesa dell’approvazione in via definitiva della Legge di Stabilità è necessario un pronunciamento immediato della Agenzia delle Entrate, per riassumere quanto già previsto dall’emendamento a favore delle imprese colpite del sisma del maggio scorso e dare ulteriori garanzie. – lo dichiara la deputata modenese Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura della Camera, dopo l’approvazione al Senato degli emendamenti ‘Salva buste paga’ e per il riconoscimento dei danni indiretti alle imprese colpite dal terremoto – L’agenzia delle Entrate – spiega Ghizzoni – è in grado di dare garanzie alle imprese in merito ad una legge ancora non divenuta tale e anticipare, così, l’efficacia degli emendamenti a favore dei lavoratori delle zone colpite dal terremoto.”

“Il Commissario: forse oggi il via libera dell’agenzia delle entrate”, di Livana Bruschi

Sarà una corsa contro il tempo per far sì che ciò che è stato tolto dalle buste paga dei lavoratori delle zone terremotate possa essere restituito con le tredicesime. Ma bisogna fare in fretta, serve subito una circolare dell’Agenzie delle Entrate. E la Regione Emilia-Romagna si impegnerà per ottenerla, possibilmente fin da oggi. Del resto la Regione da mesi faceva pressing sul governo Monti, assieme ai sindacati confederali e alle forze economiche, per evitare che imposte e contributi a carico dei dipendenti dei comuni emiliani terremotati e sospesi da giugno fossero trattenuti in un colpo solo sulla busta paga di dicembre. Il governo, però, ha fatto orecchie da mercante e il pasticcio temuto si è verificato. Diecimila le buste paga colpite, azzerate o addirittura in negativo per effetto appunto dei prelievi in favore di Stato, Inps e inail. «Il governo è arrivato lungo, ma oggi — dichiara l’assessore regionale Giancarlo isiluzzarelli, braccio destro del Commissario Errani l’Agenzia delle Entrate deve assolutamente emanare quella circolare che abbiamo sollecitato, per dare risposte chiare e risolvere il problema …