Tutti gli articoli relativi a: ambiente

«C'è ancora molto da fare». Il 30 arriva Letta e inizia la battaglia in Parlamento per gli aiuti, di Silvia Saracino

Il Presidente del consiglio Enrico Letta verrà in visita nelle zone terremotate il 30 maggio. L’annuncio è ufficiale, viene dal commissario straordinario Vasco Errani durante il consiglio regionale di ieri. Il percorso è ancora da definire, l’unica certezza è l’incontro in mattinata nella sede della Regione con alcuni sindaci e rappresentanti istituzionali. Sicuramente il neo premier toccherà alcune zone colpite della Bassa modenese, per toccare con mano a che punto è la ricostruzione. «La sintesi è semplice: si è fatto molto, c’è ancora molto da fare» ha detto Errani presentando in consiglio il bilancio a un anno dal terremoto. «Non partecipo a nessuna polemica — dice glissando sulle critiche ma non è vero che i fondi per la ricostruzione non ci sono, ci sono. E non dite il contrario, altrimenti chi ha un danno di soli diecimila euro si spaventa e, vista la burocrazia, non fa domanda. Invece ha diritto e deve farla». Se Errani non vuole polemizzare ci pensano i comitati di cittadini a farlo, con Massimo Nicoletti del comitato Finale Emilia terremotata protesta. …

"Il vizietto della destra", di Vittorio Emiliani

Nei raduni fascisti, quando il gerarca di turno voleva un po’ scaldare l’ambiente, alludeva a Lui e subito si alzava un grido solo «Duce! Duce!». E una selva di braccia irrigidite nel saluto romano. Lo stesso deve succedere al Pdl con la «magica» parola «condono». Purché ci sia qualcosa da condonare (in campo edilizio, ambientale, fiscale), subito scatta, come per Lui, il «Sì» berlusconiano. Giorni fa aveva lanciato in proposito un «ballon d’essai» il neo-ministro della commissione Giustizia (ma quale giustizia?), eletto senza i voti del Pd, Francesco Nitto Palma. Adesso ci riprova per iscritto, senza arrossire, il senatore Domenico Del Siano, il quale, propone di attaccare un emendamento al decreto sulle emergenze per il terremoto dell’Emilia e di Rovigo del maggio 2012. Si riaprirebbe così, fino alla fine di quest’anno, i termini del condono edilizio 2003, concedendolo a quanti all’epoca non l’avevano ottenuto… Un condono di dieci anni fa, vi rendete conto? È davvero bieco giustificare una simile porcheria col pretesto di passare poi i proventi (sempre ipotetici, oltre tutto) ai terremotati della Bassa …

Accesso al credito, deputati Pd “Aiutare le famiglie e le imprese”

I parlamentari modenesi Baruffi, Ghizzoni e Patriarca hanno siglato una specifica mozione. Assicurare un adeguato accesso al credito per famiglie e imprese è una delle chiavi di volta per superare questo difficilissimo momento di crisi. Per questo i parlamentari modenesi del Pd Baruffi, Ghizzoni e Patriarca hanno firmato una specifica mozione in cui si chiede al Governo di ampliare la platea di coloro che possono accedere al Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa e di promuovere, prima della scadenza del 30 giugno, una proroga per la normativa che contiene misure per il credito alle Pmi. L’obiettivo è quello di assicurare “un adeguato livello di credito alle famiglie, alle piccole e medie imprese, all’agricoltura e all’artigianato”, in modo da poter “sostenere la prospettiva di ripresa dei consumi e del sistema produttivo”: i parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni ed Edoardo Patriarca hanno siglato una specifica mozione (primi firmatari Misiani e De Micheli) che impegna il Governo a “promuovere tutte le iniziative necessarie per implementare forme di ristrutturazione diffusa dei …

“Noi, più forti del sisma” nella fabbrica di Finale ricostruita dagli operai, di Jenner Meletti

C’è ancora una casetta di legno, nel cortile dietro la Cigaimpianti. «L’abbiamo tenuta perché ci serve come ricovero degli attrezzi per la mega grigliata che faremo prima delle ferie, con tutti gli operai. E soprattutto per ricordare i giorni pesanti che abbiamo passato». Giorni nei quali la fabbrica era rotta e le tante casette di legno erano gli uffici e anche l’abitazione per gli operai e i tecnici che avevano perso la loro casa di mattoni. Claudio Sabatini, il titolare di questa azienda di outsourcing (fornisce ad altre imprese servizi di montaggio e manutenzione) ricorda una data precisa, nel difficile cammino della rinascita. «Mercoledì 23 maggio 2012, tre giorni dopo la prima scossa. Su cento operai, quindici non si erano presentati in azienda. Li ho chiamati uno per uno, per un incontro. Sembrava una riunione degli alcolisti anonimi. Uno alla volta, operai e tecnici hanno raccontato i loro problemi. “Mi chiamo Marco, lavoro qui da tre anni. Il mio appartamento è pieno di crepe”. “Io sono Alessio, devo sistemare mio padre, la sua casa è …

Errani: «Comunità e impegno di tutti, ecco come ci siamo rialzati»

Lo aveva detto nei giorni scorsi e lo ripete adesso: «Chi ha subito danni e li certifica sarà risarcito fino all’ultimo euro». Alla vigilia della prima scossa che un anno fa trasformò l’Emilia in una terra di sangue, terro- re e macerie, Vasco Errani ripete come un mantra che i terremotati avranno rimborsati i danni per le abitazioni e le imprese. Nei paesi del cratere c’è però ancora diffidenza e in molti tengono fermi i lavori più grossi di ripristino in attesa di vedere prima l’arrivo di qualche soldo. «Partiamo da una certezza: i soldi per i risarcimenti ci sono. Così come sono tanti i cittadini e le imprese che hanno già ricevuto i contributi e altri li riceveranno mano a mano che i lavori andranno avanti perché abbiamo stabilito un sistema in base al quale le banche liquidano gli stati di avanzamento direttamente alle imprese scelte per i lavori di ricostruzione. E per questo sono disponibili sei miliardi. Ora lavoriamo per integrare le risorse per edifici pubblici, storici e le chiese. Sono temi seri, …

"Grazie, non dimenticheremo (e una notizia che purtroppo non fa notizia)", di Manuela Ghizzoni

Oggi è il 19 maggio. E’ passato un anno dalla prima, terribile scossa delle 4 del mattino del 20 maggio. E oggi, nei comuni di Finale Emilia, Mirandola e San Felice si svolgono tre iniziative per “ricordare e ringraziare”. Contrariamente alle mie previsioni, non potrò partecipare (ci si ammala, a volte…) e me ne rammarico molto perché con tutto il cuore avrei voluto stare con chi – più direttamente di me – ha subito la violenza del terremoto, avrei voluto insieme a loro ricordare le vittime, troppe, e avrei voluto unirmi al ringraziamento per tutti coloro – e sono stati tantissimi – i quali ci hanno portato un aiuto e ci hanno offerto un gesto di umanità. Di strada, da quel 20 maggio, ne abbiamo fatta tanta, ma siamo tutti consapevoli che per la ricostruzione ancora più lungo è il tratto che dobbiamo ancora compiere: e non per tornare ad essere quello che eravamo prima, dato che nulla sarà più come prima, ma per essere qualcosa di meglio, di più coeso, di più sicuro, di …

"Un anno d’inferno ma l’Emilia è rinata", di Gigi Marcucci

Un anno dopo, ma ancora per pochi giorni, l’ufficio del sindaco è sempre nel minuscolo gabinetto di un asilo nido, dove due piccolissimi water-closet sono stati per decoro coperti con scatole di cartone. Il consiglio comunale si riunisce invece in una «ludo-tenda», d’inverno riscaldata con soldi arrivati dal Canada. Dodici mesi sono trascorsi dalla prima scossa, quella che divorò centri storici e si portò via fabbriche e le vite di molti operai tra Modena e Ferrara. Ma quello di Luisa Turci, sindaco di Novi, non è un lamento che si innalza da Cratere, come fu ribattezzata questa porzione di Emilia devastata dal terremoto. Semmai è una riflessione. «Il tempo è un nostro alleato, una fonte inesauribile di opportunità», dice il sindaco. Qui nessuno ha mai parlato di new town, cattedrali da costruire nella voragine, e poi magari da sgomberare perché edificate con materiali di scarto. Roba buona al massimo per qualche campagna elettorale. L’imperativo è recuperare, secondo una scala di priorità: prima i servizi e le scuole, ora ricavate in edifici temporanei, e un tetto …