Tutti gli articoli relativi a: ambiente

“Solo il 10% ha già chiesto il contributo”, da La Gazzetta di Modena

Se le imprese che sono rimaste “in vita” lottano contro la morsa dell’infinita burocrazia, altre non ce l’hanno fatta e sono cadute sotto il peso delle conseguenze del terremoto. Non è casuale che, delle 142 cessazioni di impresa denunciate presso la Camera di Commercio, 135 arrivino dall’area del sisma. Il settore che ha accusato maggiormente il colpo è quello manifatturiero (cuore pulsante della nostra economia), dove si è registrato il 70,4% delle chiusure. A seguire le piccole imprese artigiane (da sempre le più “deboli”): il 60,7%, infatti è scomparso. Di fatto, il tasso di mortalità aziendale nell’area del cratere sismico è quasi il doppio di quello regionale: si parla di una percentuale pari all’1,4%, contro lo 0,8% relativo a tutta la regione Emilia Romagna. Parliamo di un’area ad alta intensità produttiva. Nella Bassa Modenese, infatti, trovano sede circa 10mila imprese. Basti pensare che solo a Mirandola, sede insieme a Medolla del distretto biomedicale, conta 2500 imprese. Sono 1200 circa invece a San Felice. Mentre la “piccola” Cavezzo ne conta 820 e Concordia quasi mille. I …

“Le scorie radioattive che nessuno ha voluto vedere”, di Pietro Greco

Ci sono tre indicazioni e una profezia nel racconto che Carmine Schiavone ha rilasciato alla commissione parlamentare sul ciclio illegale dei rifiuti il 7 ottobre 1997. La prima indicazione è che per 15 anni i Casalesi hanno gestito un flusso di rifiuti radioattivi provenienti dalla Germania. La seconda indicazione è che questo flusso continuo garantiva guadagni per 600 o 700 milioni di lire al mese. La terza indicazione è che questi i “rifiuti nucleari”, come li definisce Schiavone, sono stati sepolti illegalmente in terreni tra le provincie di Napoli e Caserta. Di qui la profezia del boss pentito: «Tra venti anni saremo tutti morti». La profezia non si è avverata, per fortuna. I rifiuti radioattivi non sono stati ancora trovati. Ma questo non significa che Schiavone abbia detto il falso. Anzi. Sappiamo per certo che ha detto il vero: la Campania e, in particolare, la zona a cavallo tra le provincie di Napoli e Caserta sono state per molti lustri (e, per certi versi, lo sono ancora) il sito principale dove la camorra ha smaltito …

“Errani vara l’operazione verità. Ecco le scadenze per ricostruire”, di Francesco Dondi

Per non perdere i contributi bisognerà comunicare entro fine novembre la volontà di sistemare casa Muzzarelli: «Vogliamo sapere davvero quali sono le intenzioni delle persone, è ora di accelerare». Assessore Muzzarelli, ma questa ricostruzione va o viaggia con il freno a mano tirato? «Chiedetelo al sindaco de L’Aquila. Era con me in un convegno a Bologna e diceva che vorrebbe il modello emiliano. Bisogna saper usare i numeri e non dare i numeri. Ormai le ordinanze sono definite, siamo al 90% dei riferimenti legislativi anche se, come ha scritto Errani, ci sono alcuni punti da definire. Sul pubblico abbiamo stanziato 530 milioni su un piano da 1,2 miliardi; le assicurazioni realmente incassate dai privati sono oltre il miliardo e i procedimenti Mude e Sfinge viaggiano bene». Stando sul territorio la sensazione è opposta, con i Comuni che fanno da imbuto. «Stanno arrivando rinforzi per gli uffici tecnici in modo da essere più spediti e con un tavolo ad hoc cerchiamo di omologare i comportamenti dei tecnici pubblici. Dobbiamo aiutare al massimo la liquidazione dei contributi. …

“Già concessi oltre 162 milioni di contributi”, di G.V. da La Gazzetta di Modena

Giovedì, alle 11.30 a Solara in via 1° maggio, si terrà la presentazione del progetto di ricostruzione della scuola primaria. L’edificio, che rinascerà grazie alle risorse della Regione, ma anche grazie alle donazioni di Sanofi Italia, Croce Rossa e privati cittadini, potrà ospitare 125 alunni e sarà dotato di cinque aule, due laboratori, una sala insegnanti ed una mensa. Interverranno il sindaco, l’ad di Sanofi Zanni, il presidente regionale Cri Scavuzzo e l’assessore regionale ala scuola Bianchi. Sono oltre 12mila i cittadini, per un totale di più di 7 mila unità abitative, coinvolti nelle pratiche Mude (Modello unico digitale per l’edilizia) accettate dai comuni per il contributo alla riparazione o alla ricostruzione delle abitazioni, mentre più di 1800 sono le imprese che hanno a che fare con le procedure Sfinge. Per quanto riguarda le abitazioni, i dati estrapolati dal sistema registrano circa 2700 richieste di contributo in lavorazione da parte dei professionisti e dei comuni, a cui vanno aggiunte altre 2556 domande già depositate presso i comuni stessi. Le ordinanze di contributo concesse ammontano a …

“La via Emilia ferita dal terremoto riprende la marcia”, di Aldo Bonomi

Continuo a cercare, per continuare a capire la metamorfosi, territori resilienti, capaci di adattarsi al trauma del cambiamento, smart land e piattaforme produttive che intrecciano funzioni urbane e distretti produttivi in cambiamento e geocomunità di area vasta dove cambiano e si evolvono le comunità locali fatte di campanili, capannoni e il Comune, con il sindaco a cui si torna per ricercare uno spazio di posizione adatto al competere. La via Emilia, la piattaforma emiliana che va dalla logistica di Piacenza fino a Bologna mi pare terreno fertile per i miei microcosmi. Nel 2011, dentro la crisi, rappresentanze del lavoro e delle imprese in mutamento e la Regione si impegnarono per un patto per la crescita intelligente, sostenibile, inclusiva. È di questi giorni il rappresentarsi in fiera, al Cersaie, di un distretto storico, quello ceramico di Sassuolo, che si evolve aprendosi agli investimenti stranieri, senza con questo perdere identità produttiva locale e anzi usando i flussi in entrata per aumentare i flussi in uscita. Per il mutamento della comunità locale basta citare Novellara, che tiene assieme, …

“G8, la catastrofe della Maddalena”, di Carlo Bonini

Nel 2009 avrebbe dovuto ospitare il vertice dei grandi della Terra. Ma il trasferimento del summit a L’Aquila rese i lavori portati a termine a tempo di record, con costi ingentissimi, inutili o quasi. L’ex Arsenale, promise Guido Bertolaso all’epoca plenipotenziario della Protezione Civile, aveva un destino da alberghi di lusso e yacht club. Le previste bonifiche a mare, non effettuate, hanno bloccato il turismo. I costi rischiano di lievitare ancora. E di molto. Mentre Regione, ministero dell’Ambiente e Comune si scaricano le responsabilità del disastro LA MADDALENA – Esistono catastrofi che il silenzio in cui sono state sprofondate, se possibile, rende ancora più intollerabili. E il G8 sull’Isola della Maddalena è una di quelle. Quattrocento milioni di euro di denaro pubblico hanno consegnato 27mila metri quadrati di edifici, 90mila metri di aree a terra e 110mila di mare al nulla di un progetto privato di fatto mai partito (un polo di lusso per la vela gestito dalla Mita Resort dell’ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia). Ai veleni liberati dai fondali della darsena dell’ex Arsenale …

“Un tuffo contro i “mostri” in Laguna la rivolta nel giorno delle supernavi”, di Roberto Bianchin

È bastata una nuotata in allegria per fermare i bisonti del mare. Per tenere incatenate le grandi navi alle banchine, con i passeggeri che non capivano i motivi dei ritardi nelle partenze, e i veneziani, per una volta vittoriosi, che facevano festa sulla riva delle Zattere sotto un sole tropicale. Inneggiando, tra fischietti, trombette, tamburelli, pentole, bandiere, “ombre” di vino e canzoni degli anni Sessanta, ai trenta coraggiosi che si erano buttati nelle acque tumultuose del canale della Giudecca per impedire per un paio d’ore con i loro corpi il passaggio delle grandi navi, armati solo di ciambelle salvagente, materassini e paperette gonfiabili. È stata una festa, riuscitissima, più che una protesta, quella messa in scena ieri dal comitato “No grandi navi”, che raccoglie centinaia di cittadini veneziani di ogni età, condizioni e colore stanchi dello sfruttamento turistico cui è sottoposta la città, esponenti delle società remiere, delle associazioni ambientaliste, dei centri sociali. La giornata infatti era di quelle da record. In negativo: 11 grandi navi, più 5 navi da crociera e 2 traghetti sotto …