“Il dovere di proteggere un paese troppo vulnerabile”, di Pietro Greco
Quello che si è verificato ieri in Sardegna è stato un evento meteorologico estremo. Intenso e raro, sul Mediterraneo. Lo hanno battezzato ciclone Cleopatra ed è stato causato da un vortice di aria fredda.Quel vortice si è staccato da una grossa perturbazione proveniente dalle zone artiche e, a contatto con il caldo Mediterraneo, ha fatto sì che si formasse e si scaricasse sulla Sardegna una «bomba d’acqua». Il nome Cleopatra non ha alcun significato scientifico. E «bomba d’acqua» è una pura invenzione giornalistica. Mentre tecnicamente potremmo definire il fenomeno che ha interessato la Sardegna un ciclone: un ciclone extratropicale, per la precisione. Ma la definizione tecnica ci dice poco, perché ogni depressione atmosferica è tecnicamente un ciclone. Dunque dovremmo chiamare ciclone (anzi, ciclone extratropicale) ogni perturbazione che giunge in Italia, che porta con sé vento e pioggia e che è causata dalla bassa pressione. Il che ci aiuta a capire poco quello che è successo ieri sull’isola dove, in alcune zone, sono caduti anche 470 millimetri di acqua a causa di una pressione bassa. Inoltre …