“Senza il lavoro non c’è Italia. Il governo ha l’orecchio su quelli che ce la fanno, noi vogliamo avere l’orecchio su chi non ce la fa o rischia di non farcela: lavoro, imprese e redditi delle famiglie”. E’ l’impegno del Pd che il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha assunto prendendo la parola al presidio davanti a Montecitorio, promosso dalla Cgil a sostegno delle aziende in crisi e dai lavoratori dell’Agile-ex Eutelia.
Al presidio sono intervenuti alcuni parlamentari del Pd e dell’Idv.
Tra le bandiere rosse della Fiom e della Cgil ed i vessilli
dei metalmeccanici Cisl e Uil, microfono alla mano, Bersani
critica duramente il governo per una politica industriale
“demenziale” che per il 2010 sul 2009 ha previsto “nove miliardi in meno di investimenti pubblici in piena recessione. E’ un’assurdità – dice – a cui bisogna rimediare”. Bersani punta il dito sulla prospettiva con cui l’esecutivo ha affrontato la crisi economica: “Se loro prestano orecchio a quelli che ce la fanno. Noi a quelli che non ce la fanno o rischiano di non farcela, perché è con la gente al fronte oggi che mangeremo domani visto che senza lavoro, imprese e consumi non c’è Italia. Chi è oggi al caldo non può dare futuro al Paese”.
E i lunghi striscioni dei lavoratori e del sindacato annunciano che “il tempo e’ scaduto”. Ai 2000 lavoratori dell’Eutelia Bersani spiega che la prima cosa da fare è separare “l’impresa dalla proprietà attuale che è assolutamente improponibile”.
E parlando del dibattito, nato su proposta del PD: “Oggi il governo arriverà con le parole non con i provvedimenti ma finalmente dopo molti mesi siamo riusciti ad ottenere una discussione sulla situazione reale del paese. Noi cercheremo di portare i riflettori sulla situazione reale a partire dal problema del lavoro con le nostre proposte sui redditi, gli ammortizzatori sociali e con proposte per dare lavoro”.
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