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La proposta. “Per i redditi medio bassi 100 euro in meno di tasse”

Petrini Roberto
Il Pd: urgente anche estendere la l4esima dei pensionati
Sei mosse per uscire dalla crisi. E’ toccato a Pierluigi Bersani il compito di illustrare le proposte del Pd per affrontare lo tsunami finanziario e tentare di superare lo stallo congiunturale in cui versa il paese. «Lo Stato protegga i risparmiatori, ma non chi li tradisce», ha tuonato il ministro ombra dell’Economia. «La destra ha aggiunto polemizzando con le nostalgie stataliste del Pdl – è pronta a mettere lo Stato nei luoghi impropri, purché non stia nei suoi. Per la destra lo Stato pu anche fare i panettoni, purché non faccia le regole». A corollario una rievocazione pungente: Tremonti nel 2003 ha ricordato Bersani, voleva «introdurre in Italia il sistema dei mutui americani». Quanto al piano anti-recessione è costruito con proposte di pronto intervento: «E il momento di misure urgenti per stimolare l’economia», ha detto il ministro ombra dell’Economia. La prima emergenza da affrontare è quella dei redditi più bassi: è necessaria, ha osservato nel corso della Conferenza economica del Pd, tenuta ieri a Roma, una «progressiva ed incisiva» riduzione della pressione fiscale sui redditi medio-bassi: l’obiettivo è quello di una riduzione del prelievo fino a 100 euro mensili in tre anni. Inoltre si propone in alternativa ad una misura non strutturale come la social card – l’estensione della quattordicesima, varata dal governo Prodi per 3 milioni di pensionati, fino 1.000 euro. La seconda mossa riguarda il fisco. Il governo di centrodestra, ha osservato Bersani, ha cancellato molte misure utili alla lotta all’evasione e ha «epurato» molte funzioni dirigenziali nelle agenzie fiscali. Il Pd propone una Maastricht per il fisco» per raggiungere il tasso di fedeltà fiscale degli altri paesi. La terza proposta è sulla dif sa del potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti: i contratti, spiega il Pd, devono garantire il recupero dell’inflazione, senza naturalmente avviare spirali di aumento dei prezzi. «No» invece ad una inflazione programmata «balcanizzata» da settore a settore o «irrealistica» come quella stimata dal governo. La quarta gamba del piano economico alternativo, che continuerà ad essere oggetto di verifica da parte della neonata «Consulta economica del Pd, attiene agli interventi sui settori protetti con il rilancio delle «lenzuolate» per banche, energia, assicurazioni e telecomunicazioni. Infine il Pd chiede una commissione bicamerale per il federalismo e avanza una proposta per il rilancio dell’industria e della produzione di energia: crediti d’imposta per la ricerca, per gli investimenti (»distrutti dal governo»). Sull’energia è toccato a Matteo Colaninno (ministro ombra peno Sviluppo economico) il compito di fare m velata apertura all’atomo: «Il nucleare potrebbe anche starci nei mix energetico», ha detto e invitando a tenere un atteggiamento «pragmatico» sulla materia ma anche a considerare costi e tempi.

La Repubblica, 7 Ottobre 2008

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