Il governatore uscente: «Nessuno si senta sconfitto». Casini: “Con lui niente alleanze”. Tanti pugliesi al voto, quasi 200 mila, secondo fonti del partito, e una netta vittoria per il governatore uscente: «Ha vinto Nichi Vendola», ha annunciato il segretario regionale del Pd pugliese, Sergio Blasi. «È stata una giornata importante, di democrazia, una giornata bella», ha aggiunto. L’annuncio – anche se non sono stati resi pubblici i risultati definitivi – ha confermato i primi dati affluiti al comitato elettorale il presidente uscente della Regione che davano Vendola avanti nettamente, con oltre il 70% dei suffragi, sul rivale Francesco Boccia nella sfida per conquistare la candidatura per il centrosinistra.
VENDOLA – «Nessuno si senta sconfitto – ha detto Vendola seduto a fianco di Boccia nella conferenza stampa del dopo voto – abbiamo segnato la differenza tra noi e il centrodestra: il candidato per la presidenza della Puglia noi non lo scegliamo a Palazzo Grazioli ma insieme a una porzione rilevante del corpo elettorale». I quasi 200mila elettori sono per Vendola: «un segmento di popolo: è la democrazia la vera risorsa del centrosinistra. Finora con le nostre polemiche abbiamo coperto le gravi fibrillazioni nel centrodestra, da noi il confronto si è svolto in pubblico e non è differenza da poco. Tra noi c’è passione autentica e rendo merito a Boccia del coraggio nell’assumersi questo rischio. Ora lavoriamo insieme perchè le energie dei sostenitori di Francesco e dei miei diventino un unico grande cantiere del centrosinistra. Io per primo – ha aggiunto Vendola – devo interloquire con tutti, con le diverse anime della sinistra, con le energie delle culture moderate, contro un governo che va contro gli interessi del Sud».
BOCCIA – «I pugliesi si sono espressi e i numeri sono evidenti, non lasciano spazio ad interpretazioni, toccherà ora al presidente Vendola fare tutti gli sforzi possibili per costruire una coalizione che noi del Pd continuiamo a chiamare alternativa» ha sottolineato invece Boccia. Per Boccia, che ha sempre insistito sulla necessità di allargare la coalizione di centrosinistra a tutte le forze dell’opposizione parlamentare, «da domani mattina questo dovrà essere l’impegno di tutte le forze politiche che hanno a cuore questa prospettiva». «Per quanto mi riguarda – ha detto il candidato sconfitto – io sono convinto che tutti i partiti lavoreranno in questa direzione». «Al presidente Vendola – ha concluso Boccia – l’onere di costruire una alternativa che a mio avviso resta l’unica speranza che abbiamo per sconfiggere il centrodestra non solo in Puglia ma anche in Italia nei prossimi anni».
ALTA AFFLUENZA – Hanno votato circa 192.000 persone per le primarie del centrosinistra in Puglia per la scelta del candidato presidente alle prossime regionali. Il dato è quello definitivo reso pubblico dal Pd pugliese. Coloro che votarono in Puglia alle primarie del Pd il 25 ottobre scorso quando venne scelto Pierluigi Bersani a segretario del partito furono circa 170.000. Furono invece 79.296 i partecipanti alle primarie del 2005 quando per la prima volta Nichi Vendola ebbe la meglio su Francesco Boccia nella scelta del candidato presidente del centrosinistra per la Regione Puglia. Durante la giornata code, in alcuni casi lunghe anche decine di metri, si sono formate davanti ai seggi, chiusi domenica alle 21 (e aperti alle 8 di mattina). Dopo mesi di polemiche e veleni, per il centrosinistra pugliese è stato dunque il giorno delle primarie. Il Pdl, nel frattempo, ha investito della candidatura Rocco Palese, attuale capogruppo in Regione ed ex assessore al Bilancio.
LA SFIDA – Quello in Puglia è stato un voto delicato, soprattutto per il Partito democratico che ufficialmente sosteneva Boccia contro il governatore uscente Vendola. Di fatto, lo stesso film andato in onda cinque anni fa, quando prevalse l’allora esponente di Rifondazione contro ogni pronostico. Come nel 2005, Boccia poteva contare in teoria sul sostegno di tutto il Pd (allora erano Ds e Margherita), ma è noto che molti esponenti democratici sono schierati con Vendola. La vittoria di Vendola rischia ora di aprire accese discussioni tra i democratici. Per Boccia sono scesi in Puglia a fare campagna elettorale il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, il capogruppo alla Camera Dario Franceschini e Giuseppe Fioroni, senza contare Massimo D’Alema che ha trascorso nella regione praticamente tutta l’ultima settimana. I democratici tentano di attuare in Puglia la loro linea nazionale: dare vita a una coalizione larga che tenga insieme l’opposizione parlamentare: Pd, Udc e Idv. Ma il leader dei centristi Pier Ferdinando Casini ha precisato: «Se vince Vendola non ci sarà spazio per un’alleanza».
PRIMARIE ANCHE A VENEZIA -Giorgio Orsoni ha invece vinto le primarie del Pd per la corsa a sindaco di Venezia e sarà il candidato del centrosinistra. Ha battuto Gianfranco Bettin registrando il 46% contro il 35% di quest’ultimo e il 18% di Laura Fincato. «Le primarie per la scelta del candidato a sindaco di Venezia hanno fatto registrare una buona partecipazione in un clima sereno, con un risultato netto a favore di Giorgio Orsoni – dice Davide Zoggia della segreteria del Partito Democratico, responsabile Enti locali -. Voglio esprimere un ringraziamento agli altri due candidati e a tutti coloro che hanno partecipato e fatto partecipare a queste consultazioni, che possiamo archiviare positivamente visto che per organizzarle c’erano solo tre settimane. Ora dobbiamo affrontare la sfida più importante: questo clima, questo risultato, questa partecipazione ci caricano ancor di più in vista del confronto con il ministro di Berlusconi. Quindi – conclude – auguri e massimo sostegno a Orsoni».
Il Corriere della Sera 25.01.10