Un anno fa scompariva Paola Manzini, parlamentare modenese dal lungo curriculum istituzionale. Un convegno, alla Camera dei Deputati, ha raccolto amici e colleghi. Il ricordo più dolce è quello che Luciano Violante esprime attraverso le parole di un poeta persiano dell’anno mille: “Paola era una di quelle donne che tagliano l’aria”. Poco prima l’immagine più formale, di donna delle istituzioni, l’aveva tracciata il presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini. Ad aprire il convegno dedicato a “Paola Manzini, l’impegno parlamentare dal 1994 al 2006”, è stato però il messaggio del Presidente Giorgio Napolitano che, impossibilitato a partecipare, ha comunque voluto ricordare la serietà e lo stile dell’impegno della parlamentare modenese, scomparsa un anno fa. Non una commemorazione agiografica ma un incontro vero tra amici e parlamentari che colgono l’occasione per ribadire, attraverso la figura di Paola Manzini, il valore e l’attualità di una politica che si eleva ad istituzione, che rispetta la centralità del parlamento ed il valore del dialogo, anche sanguigno, capace di perseguire non il facile ma il giusto, divenire tradizionale nell’accezione più alta del termine.
Istituita una borsa di studio
Alla memoria di Paola Manzini, il comune di Vignola, in collaborazione con l’Unione Terre di castelli, ha voluto dedicare una borsa di studio del valore di 7mila euro. Avrà valenza pluriennale ed è rivolta a studentesse universitarie in materie umanistiche o sociali che risiedano nel territorio dell’Unione e che si siano concentrate con la loro tesi di laurea sul tema “donne, società e istituzioni”.
di Miriam Accardo