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Ispra, la Prestigiacomo incontrerà i ricercatori il 4 gennaio. Una vittoria del PD

L’annuncio da Ignazio Marino. Cesare Damiano chiede al governo attenzione alle vicende di Eutelia, Ispra e Alcoa. 38 giorni sul tetto del proprio istituto, ma ora i ricercatori dell’ISPRA incontreranno il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo.
“Sono davvero lieto di questo importante segnale di apertura del Ministro Prestigiacomo. Insieme a Rosa Calipari, abbiamo parlato con il Vice Capo di Gabinetto del Ministro, la Dott.ssa Bernadette Nicotra, che ci ha comunicato l’appuntamento del Ministro con i ricercatori lunedì alle 10:00”. Ignazio Marino rivela così come la vertenza dei ricercatori dell’Ispra si sia sbloccata, dopo 38 giorni di protesta degli scienziati sul tetto dell’Istituto.
L’ISPRA è nato da appena 2 anni e dopo il taglio die 200 posti per il 2010 si prevede il blocco dei rinnovi dei contratti a termine: oltre 250 ricercatori rimarrebbero senza lavoro.
Così l’istituto nato dall’accorpamento di tre – Apat, Infs e Icram – invece di corrispondere a una migliore utilizzazione delle competenze tecnico-scientifiche, sia del personale di ruolo sia di quello a tempo determinato e precario è diventato un simbolo della cecità del governo. Speriamo che il 2010 inizi con il cambio di rotta chiesto dal segretario del PD, Pier Luigi Bersani, da Franceschini e Marino, dai senatori ecodem e da tanti esponenti democratici d aun annoa questa parte.

“Mi auguro ora che ai buoni propositi seguano i fatti – afferma Marino – e che i ricercatori siano tutti confermati nell’importante lavoro di tutela ambientale che svolgono con altissime qualifiche, al momento più apprezzate all’estero che in Italia. Spero inoltre che questo sia un segnale di cambiamento di visione del governo della destra che finora sulla ricerca non ha investito nulla, sottraendo invece risorse allo sviluppo e all’innovazione, chiavi di volta del futuro del nostro Paese”.

Eppure 200 ricercatori (su 500 in organico nell’istituto) hanno dovuto passare più di un mese senza confronto, ocn una delegazione costretta ad occupare l’Ispra per tentare di avere la visibilità necessaria alla propria causa e mantenere il posto di lavoro. Eppur enon si tratta di fannulloni, sono loro quelli che si occupano della nave dei veleni in Calabria, dei capodogli arenatisi in Puglia, del disastro idrogeologico di Messina.
Le imprese private nei monitoraggi come garantirebbero la stessa imparzialità? Forse freneremo la fuga dei cervelli, ma intanto per loro fortuna buona parte di questi scienziati ha già avuto proposte di contratti a tempo indeterminato offerti da Gran Bretagna, Stati Uniti e Germania.

E’Cesare Damiano a mentenre alta l’attenzione apsettando i fatti. Lo fa perché “Rai e Poste Italiane hanno revocato le loro commesse ad Eutelia. Il 31 dicembre scorso è anche scaduto l’appalto della Camera dei deputati per la manutenzione informatica. Quanto accade contraddice le decisioni del Consiglio dei ministri che, in un’apposita seduta, aveva promesso lo scorso anno di garantire le commesse pubbliche e private alla società in attesa delle decisioni circa l’amministrazione straordinaria. I ricercatori dell’Ispra continuano la loro lotta per il lavoro: l’unica interlocuzione che manca ancora è quella del ministro Prestigiacomo che ha competenza sull’istituto. L’azienda Alcoa ha dichiarato che fermerà l’attività dello stabilimento di Porto Vesme perché non soddisfatta dalle proposte del governo per la diminuzione del costo dell’energia. Abbiamo citato tre situazioni emblematiche, ma l’elenco sarebbe molto più lungo. Facciamo un appello al governo e chiediamo un atto di responsabilità e di coerenza con le decisioni assunte dai vari ministri, al fine di impedire gravi ripercussioni sull’occupazione e l’aumento della tensione sociale”.

Insomma nel 2010 il PD continuerà sulla strada intrapresa,a fianco di lavoratori e ricercatori.
Ma.Lau.
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