La presa di posizione di Pier Ferdinando Casini è piaciuta a Pier Luigi Bersani. «Le parole di Casini sono una conferma importante – ha detto il segretario del Pd rispondendo ai giornalisti a Fiorenzuola – Ho sempre pensato che sul tema del rafforzamento del sistema parlamentare contro la deriva populista a cui vuol portarci Berlusconi c’e la possibilità di uno schieramento molto ampio che può diventare via via una alternativa positiva di governo. Credo che le parole di Casini abbiano un significato molto serio».
È possibile un’alleanza?, hanno chiesto i cronisti. Altrochè, può esistere sì. Io ho lanciato una proposta di convergenza di lavoro comune sui tempi della democrazia e sulla crisi economica a tutte le forze che oggi sono all’opposizione in Parlamento e mi interessa anche con le forze che sono fuori trovare degli elementi di dialogo e convergenza. Perchè il grande campo dell’opposizione del centrosinistra è potenzialmente molto forte ma anche molto disgregato. E lì bisogna lavorarci sul serio».
Bersani ha partlato in una delle 1200 manifestazioni organizzate dal pd sui temi economici e politici: milleduecento piazze «per metterci all’altezza dei problemi degli italiani, compresi quelli italiani che hanno votato Berlusconi». Il leader descrive così l’ultima
iniziativa del suo partito, in un incontro pubblico a Fiorenzuola d’Arda. Manifestazioni «per parlare di questione democratica e
questione sociale, di lavoro, famiglie, redditi. E per dire – sottolinea – che queste picconate al nostro sistema non portano a
niente, ci fanno solo deragliare».
«Dobbiamo fare le riforme – conclude Bersani – ma non le riforme per un uomo solo». Riguardo le possibili novità che il premier
potrebbe lanciare domani da piazza Duomo, dove è atteso per un incontro organizzato dal Pdl, il leader democratico si limita a
dire: «Non vorrei fare pronostici, ci basta il Berlusconi di ieri».
Sulla stessa linea le parole di Dario Franceschini: «Se Silvio Berlusconi giocherà la carta dello ‘strappò per andare a nuove elezioni, saremo di fronte a una emergenza democratica, e organizzeremo una specie di nuovo Comitato di Liberazione Nazionale per difendere la Costituzione e la democrazia». Lo ha detto l’ex segretario del Pd partecipando nel centro storico all’iniziativa ‘Mille Piazze per l’Alternativà, organizzata dai democratici.
«Bisogna distinguere – ha detto il capogruppo del Pd alla Camera – tra una situazione normale in cui si va alle urne con
alleanze coese che si confrontano per la guida del Paese; altra cosa è trovarsi di fronte a una emergenza democratica. Per
questo condivido l’analisi fatta oggi in una intervista a La Stampa da Pier Ferdinando Casini: se ci fosse uno strappo di
Berlusconi e il tentativo di utilizzare l’arma delle elezioni anticipate per alterare le regole istituzionali, questo Paese dovrebbe rispondere come in una situazione di emergenza, mettendo in campo tutte le forze possibili per difendere la costituzione e la democrazia e mettere in piedi una specie di nuovo Comitato di Liberazione Nazionale».
L’Unità 13.12.09