”Il dibattito in Aula si preannuncia caldo, e noi faremo in modo che sia così”. Questo, ha sintetizzato Pier Paolo Baretta, capogruppo Pd in Commissione bilancio alla Camera, il clima che si respira tra le opposizioni, che hanno abbandonato i lavori della Commissione sulla finanziaria per protestare contro quella che hanno giudicato una ”fiducia mascherata”.
In una conferenza stampa congiunta i rappresentanti del Pd, dell’Idv e dell’Udc hanno stigmatizzato l’andamento dei lavori sulla finanziaria, con il maxiemendamento del relatore che ha riscritto la manovra e che governo e maggioranza ”hanno blindato”.
da www.deputatipd.it
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da www.ilsole24ore.com: «Finanziaria, il via libera arriva con un blitz della maggioranza», di Nicoletta Cottone
Appena l’opposizione ha abbandonato i lavori della commissione Bilancio della Camera, protestando per la manovra blindata, la maggioranza ha dato via libera alla Finanziaria e al Ddl Bilancio, dopo aver approvato rapidamente il maxi emendamento del relatore. In meno di dieci minuti sono stati bocciati circa 150 emendamenti dell’opposizione. Sì solo a una modifica proposta dal relatore Massimo Corsaro sulla ripartizione dei fondi dello scudo fiscale. «Denunciamo la violenza formale con la quale il presidente della Commissione, ha avviato la votazione degli emendamenti», ha detto Pier Paolo Baretta del Pd.
Solo qualche minuto prima le opposizioni avevano abbandonato i lavori della commissione e indetto una conferenza stampa. Pd, Idv e Udc hanno protestato perché, come hanno segnalato direttamente anche al presidente della Camera, l’andamento dei lavori in Commissione ha costituito di fatto una «fiducia anticipata» o «una fiducia mascherata»: per la prima volta nella storia della Finanziaria non sono state accettate modifiche al maxiemendamento, né da parte di deputati della maggioranza, nè dell’opposizione: non c’é niente di origine parlamentare, lamenta l’opposizione. Il presidente della Commissione, Giancarlo Giorgetti, si è rammaricato della scelta di abbandonare i lavori da parte dell’opposizione, ma ha sottolineato che si tratta di una valutazione politica: il regolamento é stato rispettato.
«Questa Finanziaria – ha detto il capogruppo dell’Idv in commissione Bilancio della Camera, Antonio Borghesi – non solo non risolve i problemi del Paese, ma mentre il presidente Berlusconi aveva garantito che conquesta manovra era finito l’assalto alla diligenza, invece
l’assalto alla diligenza c’é stato: se lo sono fatti loro su misura». Borghesi ha puntato il dito sul
fatto che nel maxi-emendamento del relatore é entrato «ditutto di più come interventi micro e per istitutispecifici».
Dopo un’intera nottata di dibattito senza alcuna votazione il capogruppo Pd alla commissione Bilancio, Pierpaolo Baretta, aveva definito in stallo la situazione del ddl di manovra. Una pausa di riflessione era stata chiesta dall’opposizione alle sei di mattina, vista la blindatura da parte della maggioranza in difesa del maxiemendamento presentato dal relatore Massimo Corsaro, interamente sostitutivo degli articoli 2 e 3 del provvedimento.
Intanto il vice-ministro all’Economia, Giuseppe Vegas, ha detto che la fiducia in aula alla Camera non è scontata ma è «probabile». «Dipenderà dagli emendamenti presentati – ha detto Vegas – Se l’opposizione presenterà numerosi emendamenti è probabile, altrimenti non sarà posta». Per Vegas l’iter seguito per l’approvazione in commissione Bilancio della legge Finanziaria «è una pre-applicazione della riforma che introduce la Legge di Stabilita» e ha mostrato che «la maggioranza è stata solidale e coesa con il governo». In risposta alle polemiche avanzate dall’opposizione, Vegas ha poi aggiunto: «poteva utilizzare il confronto della nottata per entrare nel merito dei temi, mentre invece si è discusso solamente del metodo».
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da www.ilsole24ore.com: «Opposizione: “Finanziaria sotto assedio del governo”», di Nicoletta Cottone
Finanziaria sotto assedio del Governo, con una «fiducia anticipata» o una «fiducia mascherata». Così le opposizioni descrivono la Finanziaria per il 2010, approvata con un blitz della maggioranza in 10 minuti, appena le opposizioni hanno deciso di abbandonare i lavori. Dieci minuti per bocciare 150 emendamenti dell’opposizione, per approvare il maxi-emendamento del relatore Massimo Corsaro (Pdl) e la modifica della tabella di ripartizione dello scudo fiscalegiudicata inammissibile.
Baretta: «Nessun emendamento, nè della maggioranza, nè dell’opposizione, entra in Finanziaria». Le opposizioni hanno protestata nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio per l’anomalo iter di approvazione della Finanziaria in commissione Bilancio alla Camera. «Qui ci sono due anomalie – ha detto il capogruppo del Pd in commissione Pier Paolo Baretta – e la prima è che è stata attuata, di fatto, una procedura fiducia in commissione sul maxiemendamento blindato, il che rappresenta un vulnus davvero pesante. La seconda è che nessun emendamento, nè della maggioranza, nè dell’opposizione, entra nella Finanziaria. Questi due fatti sono dei precedenti molto gravi. Noi, come ci era stato chiesto dalla presidenza, eravamo arrivati anche a selezionare dei nostri 200 ultimi emendamenti restati, 43-44, per vedere se da parte della maggioranza c’era una disponibilità a discutere almeno su questo. Ma, dopo che siamo andati a illustrare al presidente Fini la situazione, in commissione Bilancio si è verificata una ulteriore forzatura procedendo alla votazione. Per questo non abbiamo partecipato al voto finale. La situazione che si è venuta a creare è molto seria e queste tensioni si riverseranno tutte anche nell’Aula».
Borghesi (Idv): «Finanziaria all’insegna dell’attacco alla diligenza». «Questa Finanziaria- ha detto il capogruppo dell’Idv in commissione Bilancio della Camera, Antonio Borghesi – non solo non risolve i problemi del Paese, ma mentre il presidente Berlusconi aveva garantito che con questa manovra era finito l’assalto alla diligenza, invece l’assalto alla diligenza c’é stato: se lo sono fatti loro su misura». Borghesi ha puntato il dito sul fatto che nel maxi-emendamento del relatore é entrato «di tutto di più come interventi micro e per istituti specifici».
Galletti (Udc): «Abbiamo preso atto dell’impraticabilità del campo». Il capogruppo dell’Udc in commissione Bilancio Gian Luca Galletti si lancia in una metafora calcistica: andando via dalla commissione «abbiamo solo preso atto dell’impraticabilità del campo e abbiamo smesso di giocare». Per Galletti «un Governo e una maggioranza litigiosi e pasticcioni hanno partorito una Finanziaria debole e pasticciata». Il dibattito in aula si preannuncia caldo.
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Finanziaria: Baretta (Pd), il sottosegretario Vegas non faccia il provocatore
“Se la maggioranza vuole un confronto batta un colpo”
Le dichiarazione del viceministro Vegas sono strumentali e provocatorie. E’ assurdo che, dopo la farsa di questi giorni, cerchi di scaricare sull’opposizione la responsabilità dell’eventuale fiducia. Intanto Vegas non dice il vero sul comportamento dell’opposizione perché siamo stati tutta la notte a discutere del merito delle nostre proposte nell’aula della commissione Bilancio senza che i parlamentari di maggioranza aprissero bocca.
A questo punto noi ripresenteremo tutti i nostri emendamenti e se la maggioranza vuole discutere batta un colpo: la smettano di polemizzare in modo pretestuoso e ci spieghino quale confronto costruttivo si può avere con chi ti dice non accoglieremo mai nessuna delle vostre proposte. Se questo significasse una pre-applicazione della legge di stabilità, e non ci pare affatto che sia così, saremmo nei guai.
Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione Bilancio Pierpaolo Baretta.
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Finanziaria: Boccia (Pd), Bocchino e centrodestra agli ordini di Tremonti
“Ecco le mance del rigoroso ministro dell’Economia”
“Se dare un contributo costruttivo, significa sbattere i tacchi davanti agli ordini di Tremonti, noi, come ovvio, non possiamo imitare l’onorevole Bocchino e tutti i parlamentari del centrodestra”. Lo afferma Francesco Boccia, della presidenza del gruppo Pd alla Camera.
“Quando qualcuno ti dice che nessuna delle tue proposte può essere valutata, quale contributo si può dare?” aggiunge Boccia.
“Ciò che è evidente dall’esame della Finanziaria – prosegue l’esponente Pd – è che nel braccio di ferro tra Tremonti e Fini ha stravinto il ministro dell’Economia e l’opposizione paga la debolezza del Presidente della Camera”.
“Nonostante la crisi in atto e la difficile congiuntura – conclude Boccia – alla fine il rigoroso Tremonti ha dato via libera a oltre settecento milioni di mance varie per il triennio 2010-2012. Si va dal Belice (è dal 1968, cioè dall’anno della mia nascita, che la Finanziaria se ne occupa) alle popolazione dell’Istria e della Dalmazia, dai finanziamenti all’Istituto Mediterraneo di ematologia, al museo tattile “Omero” di Ancona. Per non parlare dei fantomatici cento milioni finalizzati a interventi sul “rispettivo territorio in appartenenza”, che, tradotto, significa marchette per i parlamentari di maggioranza”.
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