Da tutta Italia a Roma i rappresentati del volontariato, quelli che ci sono sempre quando il Paese ha bisogno. E il presidente Napolitano ha ricevuto al Quirinale i testimoni di un’Italia migliore di cui si parla poco. Parla ai volontari il presidente della Repubblica ricevendoli in delegazione
al Quirinale. Sono arrivati da tutt’Italia aRomaper la loro Giornata e affollano il salone dei Corazzieri con le macchie di colore delle loro divise che qui segnano l’appartenenza ad un corpo, ad una missione, ad un dipartimento, mentre per chi si trova all’improvviso protagonista involontaria di una tragedia rappresentano la speranza di uscirne, l’aiuto, il conforto. Sono intimiditi dal palazzo così come sono invece sicuri di sè quando c’è bisogno di intervenire per salvare una, tante vite.E Napolitano è al loro impegno che rivolge un omaggio dovuto che troppo spesso viene negato nella rincorsa che media e politica fanno ad altri argomenti, ad altre
questioni. «I mezzi di comunicazione e noi stessi che lavoriamo nelle istituzioni siamo spesso troppo assorbiti dai comportamenti litigiosi o comunque poco cooperativi, che caratterizzano
la nostra società politica, e non guardiamo con sufficiente attenzione alle espressioni della nostra
società civile» è la considerazione del Capo dello Stato lamentando la poca «attenzione» che viene rivolta «in particolare a quelle forme di aggregazione e associazioni volontarie che sono capaci di favorire la coesione sociale».
Donne e uomini che si spendono per gli altri. Tanti giovani che sono esempio per quelli che non si impegnano e non sanno cosa si perdono a non farlo. Riuniti in più di quarantamila associazioni. Il volontariato, che è gratuito,non può in alcun modo esimere chi governa dagli impegni
economici e di programmazione che sono necessari a sostenere welfare e istruzione, tutela del patrimonio culturale e artistico, vita quotidiana di chi è solo. «Non si possono solo o
principalmente delegare al privato sociale compiti di soddisfacimento dei bisogni o dei diritti che la Repubblica nel suo insieme è chiamata a garantire» dice il presidente che ha colto le difficoltà, sottolineate davanti a lui, che nascono dal non avere ricevuto ancora il corrispettivo di quanto gli italiani hanno versato con il 5 per mille. E l’impegno del ministro Sacconi
in prospettiva, con parole d’impegno molto apprezzate». Perché, questo il timore del presidente «c’è il rischio di vedere estinguersi anche progetti molto importanti ed invece «bisogna garantire risorse, non togliere l’ossigeno» ed ai volontari rivolge l’invito «a fare ulteriori passi avanti sulla strada della cooperazione».
La mattinata si è snodata tra testimonianze me interventi, condotta da Elsa Di Gati e Fabrizio Frizzi nel contenitore di «Cominciamo bene» di RaiTre con la collaborazione partecipata
ed affettuosa di Flavio Insinna. Medaglia d’oro a Pasquale Neri, morto nell’alluvione di Messina. Da
oggi si comincerà a lavorare per l’anno internazionale del Volontariato
che cadrà nel 2011. Senza dimenticare l’impegno quotidiano.8
L’Unità 05.12.09
Pubblicato il 5 Dicembre 2009