Il caso La politica sostiene la continuazione del Dizionario. Il direttore, Mario Caravale: “È anche frutto della campagna sul Web”.
Bondi: «Salviamolo utilizzando i fondi per i grandi progetti culturali»
La politica corre in soccorso del Dizionario biografico de gli italiani. Si schierano a suo favore il presidente della Camera Gianfranco Fini e il Partito democratico.
Ma soprattutto lo fa il governo con Sandro Bondi: «Considero il Biografico un’opera di prim’ordine per esperienza diretta, dichiara il ministro per i Beni e le attività culturali, in quanto io stesso ho avuto occasione di servirmene nelle mie ricerche di carattere storico. Quindi ho preso contatto con il presidente dell’Enciclopedia italiana, Giuliano Amato, per studiare insieme una via che consenta di proseguire e terminare l’opera, magari anche pi speditamente del previsto, senza abbassare in alcun modo il suo elevato livello scientifico».
Bondi e Amato si sono sentiti ieri telefonicamente e hanno convenuto, si legge in un comunicato del ministero, «sulla necessità che le due istituzioni individuino le forme di collaborazione, soprattutto finanziarie, che possano rafforzare il Dizionario biografico degli italiani della Treccani».
Al «Corriere» Bondi illustra gli strumenti cui intende ricorrere: «Oggi la Treccani appartiene ad azionisti privati, in prevalenza fondazioni bancarie, e non dipende in alcun modo dal governo. Quindi abbiamo concordato con Amato che l’Enciclopedia presenterà un progetto al consiglio d’amministrazione della società Arcus, controllata dal ministero, il cui compito è appunto sostenere programmi riguardanti il settore della cultura».
L’Arcus (sigla che significa Arte Cultura Spettacolo) è stata costituita con una legge del 2003 su iniziativa dell’allora ministro per le lnfrastrutture, Pietro Lunardi. Presieduta da Salvatore Italia, gestisce risorse derivanti da una norma per cui li 3% degli stanziamenti previsti per le infrastrutture viene destinato a spese nel campo della cultura. Ogni volta che viene rifinanziata la legge obiettivo per le grandi opere pubbliche, una quota dei fondi viene attribuita ad Arcus, che la utilizza per sovvenzionare i progetti pi validi che le vengono presentati. Nel 2010 la disponibilità dovrebbe essere di 70-80 milioni di euro e si prevede che il decreto di finanziamento dei progetti venga emanato dai Beni culturali, di concerto con il ministero delle Infrastrutture, entro la prossima estate.
«Credo che la Treccani afferma Bondi non avrà difficoltà ad ottenere da Arcus le risorse necessarie a proseguire ll Dizionario senza modificarne le caratteristiche. Del resto Amato mi ha riferito che le diverse eventualità di cui si è parlato dipendevano appunto dalla mancanza di fondi».
Si può quindi ipotizzare che venga accantonata l’idea di affidarsi a contributi gratuiti di studiosi volontari pei portare a termine il Biografico. Ma i vertici della Treccani al momento non si pronunciano: maggiori lumi verranno probabilmente dal consiglio d’amministrazione convocato oggi.
Si dichiara invece molto soddisfatto il direttore della redazione del Dizionario, Mario Caravale: «La soluzione prospettata mi sembra ottima: un’iniezione di risorse pubbliche ci permetterà di non sacrificare la qualità delle voci e forse di accelerare il lavoro. E’ un risultato anche dell’appello per salvare il Biografico diffuso sul Web, che ha raccolto in breve tempo adesioni autorevoli della pi svariata provenienza: un fatto beffissimo in un Paese dominato dall’indifferenza come l’Italia di oggi». Altri redattori fanno peraltro notare che precedenti tentativi di ottenere da soggetti istituzionali un aiuto concreto per il Dizionario non avevano prodotto alcun risultato.
L’intervento del governo è giunto ieri al termine di una giornata che ha visto diverse voci levarsi per sostenere la causa del Biografico. La più autorevole è senza dubbio quella di Fini, che ha caldamente elogiato un’opera «conosciuta e apprezzata in tutto il mondo per il suo rigore filologico», affermando che «le istituzioni della Repubblica non possono restare insensibili al suo destino» e sollecitando iniziative per permettergil «di proseguire le sue pubblicazioni secondo gli scrupolosi criteri e le alte finalità culturali che l’hanno sin qui caratterizzato». Un impegno del governo per «impedire la messa in liquidazione» del Dizionario è stato chiesto inoltre in un’interrogazione da due senatori del Pd, Roberto Della Seta e Vincenzo Vita, mentre la capogruppo dello stesso partito nella conmvissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, ha chiesto un’audizione di Amato a Montecitorio.
dal Corriere della Sera
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Treccani, Pd chiede audizione Amato alla Camera
Roma, 28 OTT (Velino) – “Al di fine acquisire tutte le informazioni utili per valutare il nuovo progetto sul Dizionario Biografico degli Italiani, impresa editoriale unica nel suo genere per valore scientifico e importanza per l’ambito di ricerca, il Pd ha chiesto oggi che sia audito in commissione Cultura della Camera il presidente della Treccani, Giuliano Amato”. Lo rende noto la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni.