Berlusconi assicura in ogni regione che le centrali non saranno fatte lì.
“No al nucleare, sì alla green economy”. E’ il segretario del Pd Dario Franceschini a parlare questa mattina da Caorso (Piacenza) sede di una delle centrali nucleari italiane. Il Democratico, durante un colloquio con i cronisti, non ha voluto replicare alle critiche mosse dal sindaco di Piacenza Roberto Reggi il quale, questa mattina, invitava il segretario a farsi da parte, visto che “7 elettori su 10 lo hanno bocciato al congresso”, preferendo puntare sulla denuclearizzazione, respingendo ogni ritorno all’ atomo : “Il mio Pd dice no al nucleare e sì alla green economy. Su un tema come questo non sui tratta di fare dell’antiberlusconismo, ma di prendere una posizione inequivocabile davanti agli italiani. Spero che ci sia compattezza in questo senso”.
Il segretario, ospite a sorpresa a Caorso con la candidata alla segreteria regionale Mariangela Bastico ed Ermete Realacci, ha quindi ribadito come il Governo “stia mettendo in piedi un grande imbroglio sul nucleare”: “Berlusconi, in ogni Regione in cui va, assicura che ‘le centrali non verranno fatte qui’, salvo poi aver emanato un decreto legge in cui dice chiaramente che, in materia, gli enti locali non hanno poteri vincolanti. Sono curioso di sapere, a questo punto, dove le farà”.
Franceschini , prima di lasciare la Bassa, ha poi incontrato le Rsu della centrale di Caorso, in stato di agitazione per la complicata situazione della Sogin, la società statale incaricata di gestire il decomissioning dell’impianto nucleare. Il rischio sollevato dai lavoratori è che Caorso diventi un “cimitero per le scorie radioattive”.
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A FERRARA DARIO FRANCESCHINI IN VANTAGGIO DI DIECI PUNTI
Nel capoluogo il segretario del Pd sfiora il 65%
Dario Franceschini consolida il consenso a Ferrara in vista del congresso nazionale del Partito Democratico. Gli ultimi dati sulle performance locali della mozione franceschini ana, pur tenendo conto del previsto consenso al segretario da parte dei suoi concittadini, sono incoraggianti per la provincia ma soprattutto per il capoluogo. Oltre che, fin dai primi rilievi, in controtendenza con il contesto regionale e nazionale. Nel momento in cui oltre il 90% dei circoli provinciali sono stati scrutinati (mancano solo Goro e Argenta), Franceschini è in testa con il 54,7% dei voti. I rivali Pierluigi Bersani e Ignazio Marino seguono rispettivamente con il 41,2% (1.732 voti) e con il 4,2% (142 voti). A Ferrara città il segretario nazionale va ancora meglio, sfiorando il 65%. Ieri sera si è votato a Pilastri, nel bondenese, e, per la città, a Foro Boario. Nel primo caso, su 43 votanti Franceschini ne ha conquistati 23, Bersani 15, Marino 5. Tendenza confermata rispetto alla scelta del prossimo segretario regionale, con la franceschini ana Mariangela Bastico a 21 voti, il bersaniano Stefano Bonaccini a 17, Thomas Casadei per la mozione Marino a 5 voti. Distacco minore tra i due principali contendenti a Foro Boario: Franceschini supera BERSANI di un solo voto (21 a 20), con Marino a quota 9. Nel quadro regionale Bonaccini e Bastico sono appaiati a 20 punti, Casadei è fermo a 9.
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FRANCESCHINI A BINETTI: RISPETTO LE SUE IDEE MA NON CAMBIO LE MIE
Su Twitter il segretario del Pd risponde alle dichiarazioni di Paola Binetti
‘La Binetti dice che non può votarmi per le mie posizioni su laicità e testamento biologico.
Sorry: rispetto le sue idee ma non cambio le mie’. Così, su Twitter, Dario Franceschini replica alla deputata teodem che aveva messo in forse il suo sostegno alla mozione del segretario per le posizioni espresse sui temi etici.
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