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Indagine sulla RU486, voti il gruppo e no a casi di coscienza

La lettera di Dario Franceschini ad Anna Finocchiaro.
La Bianchi rimette il mandato: “la destra ha usato strumentalmente temi delicati come quello della salute delle donne”

Un’indagine conoscitiva sulla somminsitrazione della RU486, voluta dalla maggioranza e in cui Dorina Bianchi viene nominata relatrice senza discussione del gruppo. Un iter traumatico stoppato oggi da Franceschini. In serata, per evitare strumentalizzazioni da parte della destra, la Bianchi rimetteva il suo mandato di relatore.

Sulla questione dell’indagine sulla RU486, il segretario del Partito democratico, Dario Franceschini, ha inviato una lettera alla presidente del gruppo Pd al Senato, Anna Finocchiaro. Ecco il testo della missiva:
“Cara Anna, a seguito del nostro colloquio telefonico di stamattina, concordo con te che sulla scelta di avviare una indagine conoscitiva sulla RU486 è necessaria una decisione del gruppo, anche attraverso una votazione. E, non essendo certo la scelta di una indagine conoscitiva una questione di coscienza, alla decisione del gruppo tutti devono attenersi”.”

“La capogruppo del Pd in commissione Sanità Dorina Bianchi, dicendo sì a una proposta di indagine conoscitiva sulla Ru486 e accettando la nomina a relatrice, ha espresso una posizione del tutto personale, non condivisa dalla grande maggioranza del gruppo Pd al Senato e in commissione Sanità”. Lo ha ribadito anche Vittoria Franco, responsabile nazionale Pari Opportunità del Pd.
“Ero e resto convinta – prosegue Vittoria Franco – dell’inopportunità di un’indagine di questo tipo che ha come unico e vero obiettivo porre restrizioni alla legge 194. L’Aifa non ha fatto altro che regolamentare, con decisioni molto equilibrate, l’uso di un farmaco che, essendo stato già adottato in altri Paesi europei, non può essere vietato nel nostro. Trovo dunque singolare che il presidente della Commissione Tommassini chieda di fatto all’Aifa di rinviare la delibera finale sulla Ru 486. Questo sarebbe già un risultato inaccettabile dell’avvio dell’indagine conoscitiva”.

Infatti in serata Dorina Bianchi, capogruppo in commissione sanità, dichiarava la sua volontà di rimettere il mandato da relatore per l’indagine conoscitiva sulla Ru 486. “Rimetto il mandato di relatore al Presidente Tommasini alla luce della mancanza del coinvolgimento del Partito Democratico nell’individuazione dei tempi, dei contenuti e delle modalità di svolgimento dell’indagine conoscitiva sulla Ru486. Non voglio essere strumentalizzata dalla destra né lo vuole il mio Partito”.

“Non era assolutamente mia intenzione prendere decisioni in solitudine su questo argomento. Resta l’amarezza nel constatere che ancora una volta la destra ha usato strumentalmente temi delicati come quello della salute delle donne”.

da www.partitodemocratico.it del 23.9.2009

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