Esplode la richiesta di ore di cassa integrazione a febbraio, segnale di «un’economia avvitata in una pericolosa fase recessiva». Le 81.988.268 ore registrate a febbraio segnano un incremento consistente sul mese precedente pari ad un +49,12%, così come il dato sui primi due mesi dell’anno (136.969.464) segna un +5,16% sullo stesso periodo del 2011.
Coinvolti 400mila lavoratori. Numeri che tradotti vogliono dire 400 mila lavoratori coinvolti nei processi di cassa che hanno subito un taglio del reddito per oltre 525 milioni di euro, pari a circa 1.300 euro per ogni singolo lavoratore. Sono questi i dati che emergono dalle elaborazioni delle rilevazioni Inps da parte dell`Osservatorio Cig del dipartimento Settori produttivi della Cgil Nazionale nel rapporto di febbraio.
La scarsa domanda di lavoro. «Il nostro sistema produttivo, e la sua caratura manifatturiera, è invischiato in una crisi profondissima con prospettive pericolose di declino», osserva il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, dalla lettura dei dati. «La cosiddetta “recessione tecnica” comincia a dispiegare i suoi effetti sui lavoratori con un balzo deciso nella richiesta di ore di cassa: è sempre più difficile immaginare una inversione di tendenza senza una ripresa nelle produzioni e nei consumi». Per questo, osserva ancora il sindacalista, «il confronto sul lavoro è stato caricato di troppa enfasi “salvifica”: è sicuramente importante ma non influenza la domanda di lavoro, quest’ultima ha bisogno di scelte strategiche in una prospettiva di sviluppo e di crescita».
da www.ilsole24ore.com