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“Allarme pensioni, esodati nuovo stop”, di Bianca di Giovanni

La precarietà pesa sui conti della previdenza. E con la riforma Fornero si crea un combinato disposto esplosivo. A lanciare l’allarme è la Corte dei Conti. I magistrati contabili sottolineano che la riforma ha certamente introdotto nel sistema maggiore equità, con il legame più stretto tra assegno e contributi versati, ma ha abbandonato il principio dell’adeguatezza previdenziale. Le «crescenti forme di precarietà del mercato del lavoro (nei posti e nelle retribuzioni) che incidono sui futuri trattamenti pensionistici, soprattutto per le fasce più deboli (dei giovani, delle donne e dei più anziani), con riflessi sull’adeguatezza delle prestazioni e sulla sostenibilità sociale dell’intero sistema». Così i giudici nella relazione sulla gestione finanziaria dell’Inps, a cui chiedono di attuare «misure di risanamento dei principali Fondi amministrati». Non solo i giovani atipici hanno difficoltà ad «accumulare» contributi, ma hanno anche bassissime possibilità di crearsi una pensione integrativa, per via delle retribuzioni tanto basse che non consentono di accantonare i versamenti. Insomma, il futuro è nero. E anche sul presente non mancano pesanti criticità, come quella degli esodati. Ieri alla Camera sono «saltati» i due emendamenti alla legge di Stabilità che puntavano a tutelare gli esodati nel 2013 e 2014. Le proposte presentate rispettivamente dalla commissione Lavoro e da Giuliano Cazzola (Pdl) non hanno superato l’esame delle ammissibilità. E questa è la cattiva notizia. I relatori, tuttavia, hanno assicurato che si impegneranno a trovare una soluzione con il governo. Prima di tutto servono numeri e risorse. «Dare numeri, vedere cammello», è la battuta del relatore Pdl Renato Brunetta. Dall’incontro di ieri sera dei relatori con il ministro Vittorio Grilli non arrivano ancora certezze. «Il problema degli esodati deve essere risolto dal governo, dal ministro Fornero dichiara Pier Paolo Baretta (Pd) si attende che il governo fornisca dati certi sul numero degli stessi esodati e sui fondi disponibili». In ogni caso, i relatori hanno precisato che la copertura non sarà reperita dalle risorse che si libereranno con le modifiche alla Stabilità. Non verranno dall’Irpef, né dal fondo sociale già varato: servono coperture aggiuntive.
REAZIONI La cosa provoca la reazione compatta dei sindacati. «È una vicenda incredibile dichiara Vera Lamonica, segretario confederale Cgil La legge di Stabilità deve indicare una norma generale di tutela». Raffaele Bonanni lancia strali ironici verso la ministra del Lavoro. Il governo ha «un obbligo morale oltre che politico di trovare i soldi per coloro che sono in difficoltà da troppi mesi dichiara Non contano i pentimenti, contano solamente le risorse». Cesare Damiano alza il tiro. «Siamo giunti al capolinea dichiara Noi avevamo indicato una soluzione per dare copertura finanziaria ad una proposta che avrebbe risolto il problema. E chiaro però che qualsiasi indicazione venga avanzata trova ostacoli, mentre il nodo va risolti Bisogna finirla con questo gioco a rimpiattino tra numeri dei lavoratori da salvaguardare e risorse da destinare. Bisogna mettere insieme ministero dell’Economia, del Lavoro, commissione Lavoro e relatori della Legge di Stabilità per concludere questa tormentata vicenda. Il problema da risolvere è chiaro, basta con nuovi rinvii. Se il governo non condivide le proposte, indichi le alternative. Noi abbiamo già detto che si potrebbero usare i risparmi derivanti dalle vecchie riforme delle pensioni, siamo disponibili a trovare tutte le soluzioni di copertura finanziaria, purché si arrivi ad una conclusione». Come dire: il re è nudo. Il problema lo ha creato il governo, ora lo risolva. Non c’è più tempo. L’incontro con Grilli non scioglie neanche altri nodi. Il ministro non ha sciolto ancora le riserve sul tetto e le franchigie alle detrazioni e le deduzioni fiscali. I relatori si incontreranno di nuovo con il ministro domani e dopodomani arriveranno le proposte scritte. La commissione lavorerà per tutto il fine settimana. Notizie positive, invece, per le cooperative sociali e per le pensioni di guerra. Nel primo caso, l’Iva dovrebbe tornare al 4% (il testo l’alzava al 10%). Il problema del comparto sicurezza, poi, «siamo convinti che sia da risolvere hanno riferito i relatori Il settore ha le sue specificità (problemi previdenziali, di ordine pubblico e di turnover) e il ministro Grilli concorda sul fatto che una soluzione deve essere trovata». Sul tema è intervenuto ieri anche Dario Franceschini, capogruppo del Pd. «Tra gli obiettivi prioritari che ci siamo posti c’è il reperimento di fondi a parziale sblocco del turnover del personale dei comparti sicurezza e soccorso pubblico ha detto le cui nuove assunzioni sono ora bloccate al 20%, con centinaia e centinaia di giovani risultati idonei ai concorsi di ingresso nelle forze dell’ordine, ma che non hanno di fronte a se nessuna prospettiva di essere arruolati».
L’Unità 07.11.12

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