A dimostrazione di quanto il Governo Berlusconi non conosca la coerenza, pubblico il mio intervento a favore di un emendamento sui ricercatori, condiviso in Commissione Cultura con la maggioranza, che ne ha apprezzato i contenuti. Ovviamente questo emendamento non è stato accolto dal Governo.
“Signor Presidente, l’emendamento presentato da tutti i deputati del gruppo Partito Democratico nella VII Commissione interviene a modificare la previsione del comma 17 dell’articolo 4-bis, in materia di reclutamento di ricercatori universitari.
Signor Presidente, forse vale la pena ricordare succintamente le norme che hanno regolato negli ultimi anni tale materia In particolare, la legge finanziaria per il 2007, la prima legge finanziaria del Governo Prodi, in coerenza con l’impegno assunto in campagna elettorale di sostenere e potenziare la ricerca e di valorizzare i giovani di talento, ha previsto un piano straordinario di assunzione, per il triennio 2007-2009, di circa 4.000 ricercatori nelle università e negli enti di ricerca.
In particolare, la legge finanziaria ha vincolato le risorse per l’assunzione dei ricercatori universitari, vale a dire 20 milioni nel 2007, 40 milioni per il 2008 e 80 milioni per il 2009, all’adozione di un regolamento che avrebbe dovuto contemplare nuove modalità di svolgimento dei concorsi, ispirate ai principi di trasparenza e di valorizzazione del merito e di allineamento agli standard europei.
Purtroppo, dopo un percorso accidentato e tormentato, il nuovo regolamento non ha ottenuto la registrazione da parte della Corte dei conti. Questa situazione ha reso, quindi, necessario un intervento con un’apposita norma, per svincolare le risorse dall’adozione del regolamento di cui ho parlato.
Così avvenne lo scorso anno, quando, con una specifica norma, noi utilizzammo le risorse per il 2007, poiché si riteneva di poter adottare comunque il nuovo regolamento, anche in ritardo rispetto ai tempi previsti. Ma così non è stato.
Ora, con la norma in parola, si svincolano le risorse stanziate per il 2008, vale a dire 40 milioni di euro. Concordiamo con la ratio di questo provvedimento, perché consente di proseguire l’attuazione del piano previsto dalla legge finanziaria per il 2007, il piano di assunzione dei ricercatori, ma riteniamo questa previsione normativa tutto sommato un po’ riduttiva e molto timida, poiché si limita a rendere utilizzabili le risorse per il solo anno in corso, perché, a fronte delle conclamate esigenze di ringiovanire il corpo accademico e di innovare la didattica e la ricerca universitaria, il Governo non ha previsto di rendere disponibili anche le risorse per il 2009, che sappiamo che sono disponibili, che ammontano a ben 80 milioni di euro e consentirebbero di completare il piano straordinario di assunzioni.
Signor Presidente, sottosegretario che non mi sta ascoltando, mentre io tento di convincerlo della bontà di questo emendamento, comprendo la difficoltà di fare propria questa ipotesi, perché è in contrasto con quanto erroneamente e superficialmente avete previsto nel decreto-legge n. 112 del 2008, approvato dalla maggioranza in quest’Aula la scorsa settimana, che prevede già per il 2009 il limite del 20 per cento del turn over delle assunzioni del personale universitario.
Espresso in questi termini (20 per cento del turn over), forse non si comprende la reale portata di questo provvedimento, ma se dico che, per assumere un giovane ricercatore, dovremo aspettare che cinque docenti vadano in pensione, allora forse appare a tutti chiaro quanto questa norma sia irrazionale e penalizzante per il sistema della ricerca universitaria.
Lo sblocco delle risorse previste per le assunzioni per il 2009 e, conseguentemente, il superamento del blocco del turn over per i ricercatori universitari per il 2009, è in sintesi il contenuto di questo emendamento che abbiamo presentato come deputati del Partito Democratico.
L’accoglimento di questo emendamento rappresenterebbe un atto coerente anche con gli ordini del giorno presentati dagli onorevoli Ghizzoni e Aprea, due distinti ordini del giorno accolti dal Governo nel corso dell’approvazione del decreto n. 112 del 2008, che impegnano il Governo ad immettere risorse ai giovani ricercatori del sistema universitario.
Ma soprattutto il parere favorevole – per questo chiedo un ripensamento – su questo emendamento sarebbe coerente con la volontà espressa dalla stessa maggioranza, almeno dai componenti di maggioranza nella VII Commissione, i quali, vale la pena ricordarlo, signor Presidente, già nel parere espresso in Commissione sul decreto n. 112 del 2008, posero una condizione che prevedeva l’esclusione dei ricercatori dal blocco del turn over e che, insieme a noi del Partito Democratico, in Commissione, su questo provvedimento, hanno espresso una condizione di analogo tenore. Tale condizione esclude – cito dal parere approvato dalla Commissione – totalmente dal blocco del turn over il reclutamento dei ricercatori anche per il 2009. Chiedo, quindi, un atto di coerenza, lo chiedo ai colleghi della VII Commissione che in maggioranza hanno votato questo parere. Chiedo un ripensamento estremo al Governo per il bene del sistema universitario e del Paese. Ora non vi è più nemmeno del resto – lo abbiamo visto poco fa – anche la presunta blindatura del testo.
Non vi è più, facciamola saltare ancora per una norma di buon senso (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).