La parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni sarà a Udine, venerdì 23 ottobre, per partecipare alla due giorni organizzata dal Pd sui temi dell’università e della ricerca. Presiederà, in particolare, i lavori del tavolo dedicato al diritto allo studio. “Quel tavolo – spiega Manuela Ghizzoni – sarà l’occasione per discutere con tutti i soggetti coinvolti di alcuni dei temi caldi relativi al diritto allo studio, a cominciare dalle ricadute negative di un’applicazione senza correttivi del nuovo Isee”.
La deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni, componente della Commissione Istruzione della Camera, sarà una delle protagoniste, a Udine, della due giorni organizzata dal Partito democratico dedicata ai temi dell’università e della ricerca. L’iniziativa dal titolo “Più valore al capitale umano. Università, ricerca e alta formazione motori di sviluppo” si tiene a Palazzo Garzolini di Toppo Wassermann dal 23 al 24 ottobre. Ad aprire i lavori, venerdì pomeriggio, sarà il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, insieme a Debora Serracchiani, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e vicesegretario del Pd, e a Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione. Manuela Ghizzoni condurrà, nel tardo pomeriggio di venerdì 23 ottobre, il dibattito al tavolo dedicato al diritto allo studio intitolato “Io merito, il diritto a una vera cittadinanza studentesca”. “Quel tavolo – spiega Manuela Ghizzoni – sarà l’occasione per discutere con tutti i soggetti coinvolti di alcuni dei temi caldi relativi al diritto allo studio, a cominciare dalle ricadute negative di un’applicazione senza correttivi del nuovo Isee. Non solo occorrono misure che possano limitare gli effetti immediati del provvedimento, ma occorre anche una più complessiva strategia di medio-lungo periodo che faccia uscire l’Italia dalle ultime posizioni in Europa per il sostegno al diritto allo studio. Misure in questo senso – conclude Manuela Ghizzoni – possono essere introdotte in fase di discussione della Legga di stabilità a partire dal rafforzamento del fondo per il diritto allo studio. L’ideale sarebbe poter chiudere il confronto a questo tavolo definendo un quadro più complessivo dei diritti di cittadinanza degli studenti universitari”.