La Commissione Cultura, Scienze e Istruzione della Camera ha approvato, in prima lettura, in sede legislativa, la proposta di legge sul rilancio delle Scienze geologiche di cui è relatrice la parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni: “Con l’approvazione di questo provvedimento – spiega l’on. Ghizzoni – abbiamo ottenuto risultati concreti nell’azione di tutela del territorio e in favore della sicurezza dei cittadini. Della norma si avvantaggeranno anche le Scienze della Terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia che, nonostante le solide tradizioni di ricerca riconosciute anche a livello internazionale, con la riforma Gelmini avevano perso la propria autonomia dipartimentale”. Ecco la sua dichiarazione:
“La legge appena approvata prevede “Interventi a sostegno della formazione e della ricerca nelle Scienze geologiche” e rappresenta un intervento normativo fondamentale per diffondere una coscienza della tutela ambientale e una cultura della prevenzione dei rischi naturali. Con questa norma si interviene, innanzitutto, nel settore della formazione e della cultura, perché sono questi i pilastri su cui dobbiamo fondare gli interventi più generali contro il dissesto idrogeologico. Il nostro territorio – e quello modenese, dalla Bassa all’Appennino, ne è un esempio lampante – è caratterizzato da molteplici rischi naturali (sismici, idro-geologici, movimenti franosi etc.) che se non affrontati si trasformano in emergenze continue. A questo scopo concorre la formazione di professionisti esperti quali appunto i geologi. La legge approvata prevede il sostegno all’attività di ricerca, con risorse del Ministero dell’Ambiente, e misure per rinforzare la presenza dei Dipartimenti di Scienze della Terra nel sistema universitario. Le discipline geologiche vengono, infatti, incluse tra le aree disciplinari di particolare interesse comunitario che godono di risorse dedicate per sostenere le iscrizioni di studenti, e si prevede, inoltre, un programma di borse di studio in favore degli studenti che si iscrivono ai corsi di laurea in Scienze della terra. Inoltre sono stati abbassati i limiti di docenti necessari per poter costituire Dipartimenti autonomi. Di queste ultime norme, in particolare, si avvantaggeranno anche le Scienze della Terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia che, nonostante le solide tradizioni di ricerca riconosciute anche a livello internazionale, con la riforma Gelmini avevano perso la propria autonomia dipartimentale. Il Governo ha già messo in atto un sistema di governance innovativo per contrastare il dissesto idrogeologico, mediante la costituzione della unità di missione presso la Presidenza del Consiglio, ora il Parlamento aggiunge un tassello fondamentale con il potenziamento della formazione e della ricerca in ambito geologico”