Calcolato l’attuale costo del denaro, sono oltre 50 milioni di euro le risorse che, nei prossimi tre anni, arriveranno in Emilia Romagna grazie al prestito Bei destinato all’edilizia scolastica, senza alcun onere per i Comuni. Lo rende noto la parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni, componente della Commissione Istruzione della Camera. “Un’occasione importantissima – commenta l’on. Ghizzoni – per rinnovare il patrimonio di edifici scolastici esistente, purtroppo, per la maggior parte, obsoleto e non più adeguato alle nuove esigenze didattiche”
“Con l’attuale costo del denaro e tenuto conto degli interessi, in Emilia-Romagna arriveranno oltre 50 milioni di euro di mutui destinati all’edilizia scolastica, da ripartire tra le diverse province”: la deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni, componente della Commissione Istruzione della Camera, anticipa le cifre rese note dal Ministero dell’Istruzione in relazione al percorso di avanzamento del cosiddetto decreto Mutui del 2013, varato dall’allora ministro Carrozza. E’ stato calcolato, infatti, che la Banca europea degli investimenti, e in parte anche la Cassa depositi e prestiti, attiverà un prestito totale da circa 940 milioni di euro da destinare al rinnovamento delle strutture di edilizia scolastica del nostro Paese, cifra che potrebbe finanziare circa 4mila progetti. “Si tratta di fondi – spiega Manuela Ghizzoni – che verranno erogati alle Regioni sulla base di una programmazione triennale. Il primo piano regionale avrebbe dovuto arrivare al Miur entro il 30 aprile, ma visto il ritardo con cui ha viaggiato il provvedimento, è già stato deciso lo spostamento del termine di un mese”. La distribuzione del prestito Bei tra le diverse Regioni italiane avviene tenendo conto del numero di edifici scolastici presenti sul territorio, della popolazione scolastica e dell’affollamento delle strutture esistenti. “Gli interventi finanziabili – elenca Manuela Ghizzoni – coprono una vasta gamma di possibilità. Sono previsti interventi di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico ed efficientamento energetico degli edifici esistenti, nonché la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici e nuove palestre. Un’occasione, quindi, importantissima per rinnovare il patrimonio di edifici scolastici esistente, purtroppo, per la maggior parte, obsoleto e non più adeguato alle nuove esigenze didattiche”. Nei piani regionali triennali rientrano anche le opere già segnalate dagli Enti locali che avevano risposto all’appello del Presidente del Consiglio nel maggio scorso, i progetti di edilizia già approvati ma non finanziati e gli ulteriori progetti esecutivi immediatamente cantierabili. “È ancora presto per conoscere la cifra a disposizione del modenese – conclude Manuela Ghizzoni – ma si tratterà certamente di cifre importanti, milioni di euro direttamente spendibili nei prossimi tre anni – e senza alcun onere per i Comuni – che rappresentano una vera boccata d’ossigeno per la programmazione dei nostri Enti locali”.