I parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Carlo Galli, Manuela Ghizzoni, Maria Cecilia Guerra, Edoardo Patriarca, Giuditta Pini, Matteo Richetti e Stefano Vaccari, commentando gli esiti dell’importante operazione anti-mafia della Dda di Bologna, ribadiscono l’efficacia e il valore delle white list e la necessità dei controlli. Ecco la loro dichiarazione:
«Vogliamo, innanzitutto, ancora una volta, ribadire tutto il nostro apprezzamento per l’importante lavoro svolto dalla magistratura e dalle forze dell’ordine in difesa delle nostre comunità. L’operazione Aemilia ha evidenziato una presenza radicata e pervasiva, duratura nel tempo, di una compagine ‘ndranghetista che ha vestito i panni dell’imprenditoria e dell’internazionalizzazione. La stessa indagine però è anche la controprova che certi strumenti legislativi, per i quali come Pd, ci siamo a lungo battuti, sono effettivamente efficaci. Stiamo parlando delle tanto contestate white list che, dopo molte discussioni, riuscimmo a far inserire nel primo testo normativo successivo al sisma del 2012, il dl n. 74. E l’idea delle white list nacque proprio sulla base dell’esperienze delle ricostruzioni dopo terremoti precedenti, uno per tutti quello dell’Aquila. Non vogliamo fare processi anticipati a nessuno, ma è certo che le white list, unite alla creazione del gruppo interforze Girer, hanno contribuito a contrastare la presenza della criminalità organizzato nel tessuto sano delle imprese. Quindi, se è vero che ci deve essere meno burocrazia, è altrettanto vero che i controlli devono essere fatti. E’ per questo che, anche per il caso del tecnico del Comune di Finale Emilia, ribadiamo l’invito alla magistratura di fare chiarezza fino in fondo e accertare tutte le responsabilità. Maggiori e più efficaci controlli in difesa della legalità vanno a vantaggio di tutta la comunità, compresa la stragrande maggioranza di imprese che lavorano in maniera onesta e rispettando le leggi».